I premi contabilizzati del ramo cauzioni sono stati nel 2012 pari a 501,3 milioni, in diminuzione del 4,8% rispetto al 2011, quando erano pari a quasi 527 milioni. I premi di nuova produzione sottoscritti nel corso
dell’anno rappresentano il 49,6% del totale (53,6% nel 2011) e ammontano a 248,5 milioni, con un decremento dell’11,9% rispetto all’anno precedente. Vi ha contribuito principalmente la contrazione delle
garanzie legate agli appalti (prevalentemente pubblici) e quelle assimilate agli appalti (per concessioni edilizie) che insieme hanno registrato il 6,9% in meno dei premi totali rispetto al 2011 e il 15,2% in meno di premi di nuova produzione. Hanno contribuito alla contrazione del ramo anche la riduzione dei contratti collegati a regolamenti CEE e garanzie AGEA (-25,1% di premi totali rispetto al 2011 e -34,7% di premi di nuova produzione) oltre che di quelli inerenti alla gestione rifiuti (-15,7% di premi totali rispetto al 2011 e -23,3% di premi di nuova produzione). In controtendenza e, quindi in aumento rispetto al 2011, risultano i premi totali relativi a garanzie inerenti a contributi (+3,3%), quelle legate a operazioni doganali (+4,1%) e quelle relative a garanzie di pagamento (+14,2%), anche se per tutte queste categorie i premi di
nuova produzione risultano comunque in diminuzione. Dopo una lieve ripresa dei premi negli ultimi due anni, nel 2012 si è assistito complessivamente a una diminuzione della raccolta, iniziata già nella prima parte dell’anno (nel primo semestre del 2012 i premi totali registravano un decremento del 4,3% e quelli di nuova produzione del 6,5%) e accentuatasi poi nella seconda. Il volume dei premi contabilizzati nel 2012 ritorna così a livelli registrati nel 2004, a dimostrazione che l’anno appena chiuso è stato fortemente influenzato dalla congiuntura negativa iniziata nel 2009 e legata agli effetti della crisi economica.
Le garanzie assicurate
Anche nel 2012 la maggior parte dei premi contabilizzati (il 61,7%) del ramo cauzione è concentrato in due tipologie di rischio principali: gli “appalti” (in prevalenza cauzioni a garanzia dei contratti per appalti pubblici) e “assimilate agli appalti” (principalmente polizze per concessioni edilizie) che insieme hanno raccolto 309,0 milioni (331,8 milioni nel 2011). I premi totali di queste due categorie di rischi risultano, quindi, in diminuzione rispetto all’anno precedente (-5,7% per “appalti “e -9,0% per “assimilate agli appalti”). Tra tutte le specifiche garanzie stipulate risultano in aumento solo i premi contabilizzati di quelle legate a contratti per appalti esteri (+3,4%) e, tra le “assimilate agli appalti”, le garanzie diverse da polizze fidejussorie ex legge 201/04 e quelle a garanzia di concessioni edilizie (+2,6%). La nuova produzione è risultata generalmente in contrazione (rispettivamente -12,5% per “appalti“ e -21,8% per “assimilate agli appalti”); risulta in aumento solo per le garanzie legate a contratti per partecipazione ad appalti esteri +50,4% (anche se tali garanzie costituiscono solo l’1% dei premi di tutte le tipologie di appalto) e quelle inerenti a “altre garanzie assimilate agli appalti” (+8,5%).
Le garanzie per “rimborso di imposte” (prestate a favore dell’Amministrazione Finanziaria per l’eventuale restituzione delle somme risultate indebitamente erogate a seguito di avviso di rettifica da parte delle Autorità competenti relative alle dichiarazioni fiscali) hanno raccolto il 9,9% dei premi contabilizzati nell’anno (9,5% nel 2011), pari a quasi 50 milioni, sostanzialmente stabili rispetto al 2011 (-0,4%). Tale andamento è stato determinato principalmente dalla contrazione che hanno fatto registrare i premi legati a garanzie per rateazioni di imposte/contributi previdenziali (-89%) controbilanciati da quelli legati a garanzie per rimborsi IVA e altre imposte (+11,7%) e quelli inerenti i ricorsi IVA e similari (+47,8%). La quasi totalità
dei premi di queste tipologie di rischio (96,3% nel 2012) è costituita da nuova produzione che mostra quindi gli stessi andamenti descritti per i premi complessivi.
Rispetto al 2011 sono diminuiti i premi contabilizzati riguardanti le tipologie di rischio inerenti alla gestione rifiuti”: il volume di affari nel 2012 è stato pari a 32,6 milioni (circa il 6,5% dei premi totali contabilizzati) con un decremento del 15,7%. Circa un quarto di questi premi (7,5 milioni di euro, in diminuzione del 16,2% rispetto al 2011) sono stati contabilizzati per garanzie inerenti le spedizioni transfrontaliere di rifiuti che coprono le eventuali spese sostenute per il trasporto, lo smaltimento o il recupero dei rifiuti, nonché i costi per la bonifica dei siti inquinati connesse alle predette operazioni. Anche l’andamento della nuova produzione (24,2 milioni), che costituisce circa il 75% dei premi contabilizzati per questi rischi, è stato negativo e registra una diminuzione di oltre il 23% rispetto al 2011.
In aumento del 3,3% i premi per i rischi inerenti a “contributi” (a garanzia dell’esatta destinazione dei fondi erogati da Organismi Europei, Amministrazioni Statali, Regionali o di altri Enti Locali per la realizzazione di progetti specifici) che sfiorano i 33 milioni, contabilizzando il 6,6% di tutti i premi del ramo (erano il 6,0% nel 2011). Risulta comunque in decrescita la nuova produzione che, nel 2012, cede il 4,4%.
Nel 2012, delle oltre 50 imprese che operano nel ramo, le prime cinque del mercato hanno contabilizzato il 35,9% dei premi totali, in lieve diminuzione rispetto a quanto si era registrato nel 2011 (36,1%). È invece diminuito in modo più consistente il market share delle imprese “medie” (dal 6° al 15° posto) che passano dal 44,5% del 2011 al 41,6% del 2012, anche se sono quelle più grandi (dal 6° al 10° posto) a mostrare la contrazione maggiore (quasi 3 punti percentuali in meno). In aumento invece la quota di mercato delle piccole imprese (dal 16° posto in poi) che passano dal 19,4% del 2011 al 22,5% del 2012. Da un’analisi basata su tutte le imprese che hanno operato nel ramo nel 2012 è risultato che circa due terzi di esse (rappresentative di oltre l’80% dei premi raccolti nel 2012) hanno sperimentato un decremento dei premi
contabilizzati (in media -9,2%) mentre la restante parte mostra una variazione positiva del volume di affari (mediamente del +20,0%).
In aumento anche il volume di premi per le tipologie di rischio classificate come “doganali” (cauzioni per il pagamento periodico differito dei dazi doganali, per temporanee importazioni, per altre operazioni doganali) che nel 2012 hanno raccolto oltre 20 milioni (+4,1%). Anche in questo caso tale andamento non riflette quello dei premi di nuova produzione che segnano invece un decremento dell’1,7% rispetto al 2011.
Il maggiore incremento del volume dei premi è stato registrato per le coperture relative a “garanzie di pagamento” che nel 2012 hanno raccolto quasi 10 milioni (8,7 nel 2011) con un aumento del 14,2%; la nuova produzione non ha mostrato la stessa tendenza, anche se rimane sostanzialmente invariata rispetto all’anno precedente.
In diminuzione del 25,1% i premi contabilizzati per le garanzie “Agea – regolamenti CEE” che si attestano a 8,4 milioni (pari all’1,7% di tutti i premi del ramo). Si sono ridotti di oltre un terzo anche i premi della nuova produzione che nel 2012 superano di poco i 4,5 milioni (erano 7,0 milioni nel 2011).
I premi contabilizzati relativi alle tipologie di rischio non rientranti in quelle già menzionate (Ingresso stranieri, Generiche dirette, Giudiziali, Rapporti di collaborazione non subordinati, Rapporti di collaborazione subordinati, Esattoriali società Coop, Esattoriali S.p.A., Esattorie per istituti di credito) risultano in aumento (+9,8%), attestandosi a oltre 38 milioni (il 7,7% dei premi del ramo), di cui il 44,6% dovuti alla nuova produzione dell’anno che risulta comunque in diminuzione del 6,4% rispetto al 2011.
Fonte: ANIA