Si è svolta a Milano la XII edizione della Conferenza Rischio Paese di Coface, il tradizionale appuntamento della Compagnia assicurativa, nel corso della quale è stato presentato in Italia il Country Risk Book 2013 in lingue inglese e francese, il rapporto annuale che valuta il Rischio Paese relativo a 158 Paesi del mondo. Dopo l’apertura dei lavori a cura di Ernesto De Martinis, Country Manager Italia di Coface è stato Yves Zlotowsky, Chief Economist Coface, a illustrare in dettaglio lo scenario del Rischio Paese per aree geografiche e settori economici. A seguire, Francesco Daveri, Professore Ordinario Dipartimento di Economia presso l’Università di Parma, e Gregorio de Felice, Chief Economist Intesa Sanpaolo, hanno delineato i nuovi scenari economici e finanziari in un’ottica di prospettive di sviluppo e competitività per banche e imprese. Nell’ambito della Conferenza Rischio Paese 2013 ha poi preso vita una tavola rotonda dal titolo “Verso i mercati globali: modelli innovativi per l’internalizzazione. L’impatto dell’export sulle imprese italiane”. Ad animare il dibattito, oltre ad Ernesto De Martinis e agli economisti Francesco Daveri e Gregorio de Felice, anche Antonio De Matteis, Amministratore Delegato Kiton, e Carmelo Zocco, Amministratore Delegato Arioli, entrambe imprese italiane che hanno portato la testimonianza delle sfide affrontate nel proprio percorso di espansione sui mercati esteri, a conferma di come l’impresa eccellente possa ancora, oggi, crescere ed espandersi.
Ernesto De Martinis, Country Manager Italia di Coface, ha così commentato l’evento: “Siamo particolarmente orgogliosi del rinnovato successo della Conferenza Rischio Paese, che si è confermata un momento di dibattito di grande interesse per il tessuto imprenditoriale e bancario italiano. L’edizione 2013 ha voluto soffermarsi ancora una volta su un tema scottante per le imprese domestiche: come affrontare al meglio il percorso verso i mercati internazionali, consapevoli di un contesto economico ancora stagnante. Lo sviluppo del commercio estero, infatti, può e deve rappresentare l’asse di ripresa delle nostre imprese, ma perché questo si realizzi è di vitale importanza conoscere i mercati di destinazione e gestirne le complessità e i rischi. Ci auguriamo che un appuntamento come la Conferenza Rischio Paese possa essere di aiuto alle nostre imprese”.