Il primo trimestre di Cattolica Assicurazioni 2013 segna un utile in crescita, una significativa ripresa della raccolta vita ed un andamento industriale dei rami danni in miglioramento.
I primi tre mesi dell’anno hanno evidenziato un utile netto consolidato di 24 milioni rispetto ai 19 milioni dello stesso periodo del 2012 (+26,3%).
L’utile netto di gruppo risulta pari a 21 milioni contro i 16 milioni dell’esercizio precedente (+31,3%).
La raccolta premi complessiva del lavoro diretto ed indiretto danni e vita ha raggiunto i 1.073 milioni di euro, in aumento del 24,9% rispetto agli 859 milioni dell’esercizio precedente.
La raccolta premi del lavoro diretto danni passa da 398 milioni al 31 marzo 2012 a 406 milioni a fine marzo 2013 (+2,1%). Nel comparto auto si registra una raccolta pari a 248 milioni, in crescita del 3,8% rispetto al 31 marzo 2012. I rami non auto, con una raccolta premi pari a 158 milioni risultano sostanzialmente in linea rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (159 milioni).
Nel comparto danni la buona performance industriale si riflette nel combined ratio, che passa da 96,5% al 31 marzo 2012 a 94,5%, evidenziando un ulteriore miglioramento anche rispetto a fine esercizio 2012 (95,7%).
Nel segmento vita la raccolta da lavoro diretto si attesta a 654 milioni di euro. Il miglioramento rispetto all’anno precedente (+45,4%) è dovuto principalmente alla raccolta dei rami tradizionali I (+60,3%) e V (+37,3%) che segnano una netta ripresa. Positiva è anche la raccolta del ramo III (+12,3%) che torna a crescere dopo un periodo di contrazione.
In generale, sull’incremento della raccolta ha inciso in maniera rilevante il canale bancario (+70,9%).
Il risultato degli investimenti è pari a 125 milioni di euro (rispetto a 129 milioni al 31 marzo 2012).
Gli investimenti ammontano a 16.100 milioni di euro. Le riserve tecniche lorde dei rami danni sono pari a 3.003 milioni di euro (3.014 milioni al 31 dicembre 2012) e le riserve dei rami vita, comprese le passività finanziarie, si attestano a 12.302 milioni di euro (12.323 milioni al 31 dicembre 2012). I dati al 31 marzo 2013 confermano la solidità patrimoniale del Gruppo con un patrimonio netto consolidato pari a 1.610 milioni di euro (1.609 milioni di euro al 31 dicembre 2012).
Il margine di solvibilità del Gruppo è pari a 1,55 volte il minimo regolamentare (invariato rispetto al 31 dicembre 2012, tenuto conto della proposta di dividendo approvata dall’Assemblea dei Soci del 20 aprile 2013).
Per l’esercizio in corso, caratterizzato dalla complessa situazione economica, il gruppo prevede al momento un andamento della gestione assicurativa in miglioramento.
Proseguono le azioni di sviluppo per il comparto danni, nonché le iniziative per il recupero della produzione nel comparto vita.
La gestione degli investimenti proseguirà secondo criteri di elevata prudenza in relazione all’andamento dei mercati finanziari.
Il Presidente di Cattolica Assicurazioni, Paolo Bedoni, ha dichiarato: “Cattolica continua a crescere in una situazione di mercato che permane fortemente critica e lo fa grazie ad un rafforzamento della sua capacità competitiva, presupposto a sua volta necessario per cogliere le opportunità che potranno venire da una ripresa dell’economia nazionale ed europea che ci auguriamo non lontana. I risultati del primo trimestre vanno registrati con particolare soddisfazione anche perché – in un quadro d’insieme estremamente positivo – segnalano un miglioramento della raccolta nella gestione vita e di un forte risveglio del canale bancario sul quale la presenza di Cattolica è particolarmente qualificata grazie a partnership di importanza strategica”.
L’Amministratore Delegato di Cattolica Assicurazioni, Giovan Battista Mazzucchelli, ha dichiarato: “I dati della prima trimestrale del 2013 confermano il consolidamento del trend di crescita registrato nel bilancio del 2012: all’aumento dell’utile (+26,3%) e della raccolta premi complessiva (+24,9%) si accompagnano i dati positivi del combined ratio e della situazione patrimoniale. Va sottolineata in particolare l’inversione di tendenza in un ramo critico come la gestione vita nel quale al notevole incremento della raccolta (+45,4%) ha contribuito in maniera rilevante il canale bancario (+70,9%). Nell’insieme abbiamo la conferma della buona capacità di tenuta del Gruppo in una fase congiunturale ancora fortemente segnata dalla recessione e di un posizionamento di mercato favorevole ad una fase di ulteriore crescita e di sviluppo”.