di Paola Valentini

Aumenta la raccolta fondi dei promotori finanziari. A marzo, secondo le statistiche di Assoreti, i pf hanno registrato flussi netti sui prodotti del risparmio gestito pari a 2,3 miliardi, in aumento del 29,5% rispetto al mese precedente. In particolare, il 65,3% della raccolta realizzata sui prodotti del risparmio gestito arriva dalla distribuzione diretta di quote di fondi e sicav, con investimenti netti per 1,5 miliardi, il 55% in più rispetto a febbraio (955 milioni). In totale nei primi tre mesi del 2013 i pf hanno registrato una raccolta diretta in fondi e sicav di 3,5 miliardi. Tornando al dato di marzo, le scelte dei risparmiatori si concentrano in maniera quasi esclusiva sui fondi di diritto estero; ancora negativo il bilancio complessivo sui comparti italiani (-31 milioni) e sui fondi speculativi (-26 milioni). Sempre sul fronte del risparmio gestito, gli investimenti netti effettuati sui prodotti assicurativi e previdenziali ammontano a 787 milioni (+15,2% rispetto a febbraio); più consistente l’aumento dei premi netti destinati alle unit linked (+26,1% su febbraio), pari a 843 milioni. Mentre per quel che riguarda i prodotti in regime di amministrato, prevalgono i riscatti, con un saldo netto negativo per 806 milioni, attribuibile principalmente alla diminuzione della componente di liquidità (-842 milioni) parcheggiata nei conti che in passato per molti mesi hanno attirato flussi consistenti di risparmio grazie ai rendimenti offerti a chi vincolava il capitale per uno o due anni. Sommando ai flussi sul gestito quelli sull’amministrato, risulta che in totale a marzo la raccolta netta complessiva per le reti di promotori finanziari è stata di 1,5 miliardi. Il contributo complessivo delle reti alla raccolta totale dei fondi in Italia si è attestato, quindi, su un ammontare pari a 2,4 miliardi di euro, pari al 45,3% della raccolta netta complessiva del settore che è stata di 5,3 miliardi, secondo i dati Assogestioni pubblicati la scorsa settimana. Da inizio anno l’apporto delle reti sale a 5,5 miliardi, pari al 42,4% dei volumi di raccolta realizzati sul sistema fondi (13 miliardi). Che quest’anno è in pieno boom con flussi che sono tornati positivi grazie a un insieme di fattori che sta riportando l’interesse dei risparmiatori verso il fondi. Primo tra tutti la ripresa del collocamento dei prodotti del risparmio gestito da parte delle banche che hanno fatto il pieno di finanziamenti a basso costo presso la Bce nel 2012 e ora sono meno sotto pressione per la raccolta. Senza dimenticare che la ripresa dei mercati sta avendo effetti positivi sui rendimenti dei fondi. Inoltre il caso Cipro ha fatto sì che alcuni investitori preoccupati abbiano deciso di spostare nei fondi parte della liquidità parcheggiata nei conti correnti perché considerati al riparo da eventuali prelievi forzosi sui depositi. Non da ultima a rilanciare il gestito c’è la preferenza, maturata via via dopo la crisi finanziaria di questi anni, per prodotti semplici e trasparenti. Un ritorno al passato dopo gli eccessi e le formule complicate su cui molti prodotti finanziari si basavano in passato. D’altra parte i fondi comuni sono stati lanciati trent’anni fa con il primo investimento a cui il pubblico retail si è avvicinato per diversificare dai Bot. E oggi sono il primo prodotto a cui tornano a dare fiducia. (riproduzione riservata)