I prezzi dell’rc auto possono scendere ancora e quella che negli ultimi mesi (con il calo del 4,5% rilevato da settembre) è stata una tendenza congiunturale, legata soprattutto alla crisi economica e al minore utilizzo della macchina, può trasformarsi in un andamento strutturale con ulteriori riduzioni comprese tra il 3 e il 5%. Basterebbe, secondo l’Ania, puntare con determinazione su tre priorità: lotta decisa alle frodi, diminuzione del numero degli incidenti con campagne di sensibilizzazione ed entrata in vigore della tabella sul danno biologico.
E’ proprio quest’ultimo punto quello su cui insiste di più il direttore generale dell’associazione delle compagnie, Dario Focarelli. L’approvazione della tabella per la valutazione dei danni alla persona di grave entità è infatti secondo l’Ania il provvedimento più importante da adottare, vista la sua incidenza sull’ammontare complessivo dei costi dei risarcimenti (5,7 miliardi euro, su un totale di 13,8 miliardi). La tabella, prevista dal Codice delle assicurazioni del 2005 ma mai varata per resistenze politiche, servirebbe ad uniformare a livello nazionale i costi che oggi vengono invece decisi dai singoli tribunali.
”L’obiettivo – spiega Focarelli – è quello di dare certezze alle imprese, per oggi e per il futuro, e definire in modo chiaro quanto risarcire per il danno biologico”. La tabella determinerebbe una riduzione del risarcimento sul danno biologico di circa il 10-15% che si tradurrebbe, secondo i calcoli delle compagnie, ”in un calo del 3 5% sul totale del premio”. La sua portata potrebbe essere però ben superiore, se proiettata nel medio periodo, perché avrebbe l’effetto di stabilizzare costi in continua e disordinata crescita e fornirebbe alle imprese elementi di certezza duraturi per il calcolo delle riserve sinistri, il cui ammontare è decisivo per la stima del fabbisogno tariffario e agisce direttamente, dunque, sul livello dei prezzi. Sicuramente il rimborso per i danni di grave entità scenderebbe rispetto ad oggi ma, puntualizza Focarelli di fronte alle critiche e ai dubbi in materia, ”le tabelle fisserebbero comunque un risarcimento che è circa il doppio rispetto a quanto paga l’Inail per gli infortuni sul lavoro”. Inoltre, rileva ancora l’Ania, i valori economici previsti dalla tabella sarebbero comunque i più elevati in Europa.
Fonte: ANIA