Il primo trimestre dell’esercizio 2012 per il Gruppo Unipol si è concluso positivamente, sia in termini economici che patrimoniali. Nel periodo il Gruppo Unipol ha registrato un utile netto consolidato pari a 71 milioni di euro (+115% rispetto al risultato raggiunto nel primo trimestre 2011).
“Raccogliamo i frutti di un lavoro di lungo respiro, iniziato due anni fa e dedicato alla rifocalizzazione industriale di Unipol sul suo core business e sui suoi tradizionali mercati di riferimento retail e PMI”, ha affermato l’Amministratore Delegato Carlo
Cimbri. “Si tratta di risultati positivi – in alcuni casi superiori agli obiettivi che ci eravamo prefissi – e che sottolineano la capacità del Gruppo di rispettare gli impegni presi con il Piano Industriale, pur in un contesto economico generale che permane fortemente instabile”, ha concluso Cimbri.
Nel business assicurativo Danni si continuano a registrare gli effetti positivi del risanamento del portafoglio e la stabilità della raccolta premi diretti, attestatasi a 1.075 milioni di euro (+0,7% rispetto al primo trimestre 2011). Anche la raccolta premi del ramo R.C. Auto è rimasta pressoché stabile (625 milioni di euro, -0,5% rispetto al primo trimestre 2011). In crescita il comparto Non Auto, con premi per 450 milioni di euro (+2,3% rispetto al primo trimestre 2011).
Positivi i risultati delle Compagnie specializzate del Gruppo: Unisalute, attiva nel settore Salute, ha raccolto premi per 107 milioni di euro (+11% rispetto al primo trimestre 2011); Linear, operante nel settore dell’assicurazione Auto attraverso il canale diretto (telefono/internet), ha raccolto premi per 55 milioni di euro (+14,2% rispetto al primo trimestre 2011).
Sul versante della sinistralità è proseguito il miglioramento degli indicatori tecnici. In questo contesto, il Gruppo registra un rapporto sinistri a premi (loss ratio) del 71%, in netto calo rispetto al 78,7% del primo trimestre 2011, e un expense ratio del 22,2% (21,5% nel primo trimestre 2011). Pertanto il combined ratio (lavoro diretto) al 31 marzo 2012 è pari al 93,1% rispetto al 100,3% del primo trimestre 2011 e al 95,5% registrato alla chiusura del 2011.
In uno scenario di mercato a livello nazionale che, al mese di marzo 2012, ha visto una riduzione del complessivo volume di affari del 27%2 a causa degli effetti della crisi economica, il Gruppo Unipol ha realizzato, al 31 marzo 2012, una raccolta diretta nel comparto Vita pari a 580 milioni (-9% rispetto al primo trimestre 2011, a perimetro omogeneo).
Il volume della nuova produzione, in termini di APE pro quota, è stato pari a 57 milioni di euro (-8,8% rispetto al primo trimestre 2011), di cui 47 milioni apportati da Unipol Assicurazioni e 10 milioni dalle compagnie del Gruppo Arca.
Nel comparto bancario le linee guida strategico-industriali continuano ad essere Nel periodo in esame, la gestione finanziaria ha registrato una redditività del 4,8%. La consueta attenzione e prudenza nella gestione dei rischi, che caratterizza le politiche di investimento del Gruppo, si è manifestata, tra l’altro, nella riduzione di circa il 20% dell’esposizione verso i titoli governativi spagnoli.
In crescita il patrimonio netto di pertinenza del Gruppo, che al 31 marzo 2012 ammonta a 3.560 milioni di euro (3.078 milioni al 31/12/2011), per effetto della variazione positiva della riserva AFS per circa 410 milioni di euro e dell’utile di Gruppo nel periodo esaminato.
Si rafforza la situazione della solvibilità del Gruppo, che al 31 marzo – ante applicazione dei Regolamenti Isvap “anticrisi” – è stimata in circa 1,5 volte i requisiti regolamentari richiesti (1,25 volte a fine 2011). Tale ratio corrisponde ad un’eccedenza di capitale di oltre un miliardo di euro.
Per quanto concerne l’andamento del comparto assicurativo del Gruppo, nel mese di aprile la raccolta premi del comparto Danni si è mantenuta stabile, mentre è proseguito l’ andamento favorevole della sinistralità.
La crisi economica in atto condiziona il comparto Vita – che conferma una riduzione del volume di affari, peraltro comune all’intero mercato – e il comparto bancario, la cui attività resta concentrata sui segmenti primari per l’azienda. Il Gruppo prosegue con determinazione nelle attività necessarie per la realizzazione degli obiettivi di budget 2012.