Il primo trimestre per il sistema del risparmio gestito italiano si è chiuso con una raccolta netta negativa di 3 miliardi, decisamente inferiore ai 4,7 miliardi di rosso che risultavano come saldo delle anticipazioni mensili precedenti. I deflussi sono stati controbilanciati dai 5,2 miliardi raccolti dai fondi obbligazionari, che hanno portato il patrimonio gestito a quota 974 miliardi di euro, in crescita dai 937,6 miliardi di fine 2011. I dati definitivi della mappa trimestrale del risparmio gestito di Assogestioni hanno mostrato quindi una situazione meno difficile del previsto, anche se i fondi aperti hanno segnato deflussi per 1,3 miliardi e le gestioni di portafoglio per 1,7 miliardi, con in attivo solo le gestioni di patrimoni previdenziali (+1,4 miliardi) e quelle di prodotti assicurativi (+0,9 miliardi). Nel dettaglio le gestioni collettive hanno chiuso il trimestre con 1,2 miliardi di euro in uscita, mentre la raccolta positiva dei fondi di diritto estero, pari a 4,1 miliardi di attivo, ha limitato i deflussi dei fondi. Il patrimonio investito in fondi aperti è di 437 miliardi di euro (418,9 miliardi a fine 2011), di cui solo il 34,5% impiegato in prodotti di diritto italiano, contro il 36,2% di solo tre mesi prima. Le gestioni di portafoglio hanno un patrimonio di 495 miliardi di euro, con una raccolta trimestrale negativa per 1,8 miliardi. Le gestioni di patrimoni previdenziali e le gestioni di prodotti assicurativi hanno invece raccolto rispettivamente 1,4 miliardi e 933 milioni di euro. Per quanto riguarda i fondi aperti, i deflussi sono frutto di una raccolta positiva di 1,45 miliardi dei fondi catalogati come a lungo termine e di un saldo negativo di 2,8 miliardi sui fondi monetari. In particolare, la raccolta positiva è dovuta ai soli fondi obbligazionari, che hanno raccolto 5,18 miliardi, mentre hanno chiuso il trimestre in rosso i fondi azionari (-1,2 miliardi), i flessibili (-1,8 miliardi), gli hedge (-0,5 miliardi) e i bilanciati (0,1 miliardi). I flussi continuano a vedere un travaso dai fondi di diritto italiano (-5,4 miliardi) verso quelli di diritto estero (+4,1 miliardi). Tra l’andamento dei gestori, si segnala quello di Poste che, con una raccolta netta positiva di 13,2 miliardi a guadagnato 9 posti in classifica passando dal 16esimo al settimo.