In vista dei numeri del primo trimestre del 2011, che saranno annunciati l’11 maggio, si diffondono le stime di consensus degli analisti su Generali. La fotografia scattata dagli esperti di mercato vede profitti netti a quota 529 milioni di euro. Un dato allineato alle stime di Intermonte (515 milioni) ma superiore a quelle di Nomura (414 milioni). Quanto al reddito operativo, la media degli analisti vede il dato a 1,1 miliardi (1 miliardo l’attesa di Intermonte, identica a quella della casa d’affari giapponese). Il consensus stima, poi, un patrimonio netto pari a 17,8 miliardi. A riguardo, in uno studio sul gruppo triestino pubblicato proprio ieri, gli analisti di Nomura affermano di attendersi un dato di patrimonio netto «in sensbile progresso», soprattutto «grazie alla compressione dello spread» tra rendimenti sui Btp italiani e sui Bund tedeschi. Tuttavia, mettono in guardia gli esperti della banca d’affari giapponese, «questa situazione si è di recente rovesciata in parte, mettendo nuovamente pressioni sul margine di solvibilità». Non a caso, ieri, a Piazza Affari, complici anche le rinnovate tensioni sullo spread, Generali ha ceduto l’1,40% a 9,855 euro, sui nuovi minimi dal marzo del 2009, chiudendo in calo per la terza seduta di fila. «Le indicazioni di consensus – è il commento degli esperti di Intermonte – non presentano particolari sorprese e sono migliori o in linea con le nostre attese». Estendendo l’orizzonte temporale all’intero 2012, il consensus vede profitti netti oltre quota 2 miliardi, mentre gli esperti della Sim milanese stimano 1,9 miliardi, dato comunque superiore rispetto all’intervallo indicato nei giorni scorsi dall’amministratore delegato Giovanni Perissinotto. «Se nel 2012 i mercati finanziari saranno meno negativi dell’anno scorso – ha dichiarato Perissinotto in una recente intervista – dovremo avere un utile netto compreso in una forchetta tra 1,5 e 1,8 miliardi».