«L’anno 2011 ha dimostrato la solidità del nostro sistema finanziario in un periodo di dura crisi e si caratterizza come un anno di evoluzione dei metodi e degli strumenti di controllo prudenziale»: così ha avviato il suo discorso Christian Noyer, governatore della Banque de France e president dell’Autorité de contrôle prudentiel (ACP), in occasione della presentazione del suo rapporto annuale 2011.
Dalla relazione emerge che l’Authority di vigilanza francese ha valutato il profilo di rischio di 1.197 istituti, tra cui 531 del settore assicurativo e che sono stati condotti 219 controlli sul posto, tra cui 83 nel settore assicurativo.
Sono state prese in questo settore 165 decisioni di concessione di autorizzazione: alla fine dell’anno il numero di soggetti sono scesi a 1.074 rispetto ai 1.129 del 2010 a causa di numerose operazioni di fusione o trasferimento del portafoglio.
Riguardo alle pratiche commerciali, sono stati condotti 67 controlli sul posto e sono state ricevuti 4.049 reclami, numero in crescita del 9%. Le motivazioni principali sono rappresentate dal rifiuto dell’indennizzo e dalla gestione del contratto.