FonSai ha chiuso il primo trimestre 2012 con un utile netto pari a 73,5 mln euro, in aumento rispetto ad una perdita di 24,9 mln registrata nello stesso periodo del 2011. La quota di competenza del Gruppo si attesta a 60,5 mln.
La raccolta premi, spiega una nota, ammonta complessivamente a 2.494,6 mln (-16,5%). Nei rami danni la raccolta ha raggiunto 1.635,6 mln (-6,1%), mentre nei rami Auto si è registrato un calo più evidente nel ramo cvt (-13,1%) che nella rca (-4,9%), dove i premi si attestano a 952,2 mln. L’andamento dei sinistri denunciati nello stesso ramo RC auto evidenzia una consistente diminuzione, pari al 15,4 %. La redditività del ramo cvt si presenta in linea con quanto emerso a fine 2011: a fronte del citato calo di raccolta si evidenzia una notevole diminuzione del denunciato (-19,4%). Complessivamente l’andamento tecnico del settore fa registrare un combined ratio che si attesta al 99,1%, in miglioramento rispetto al dato al 31 marzo 2011 (100,9%): da sottolineare soprattutto il calo del loss ratio da 73,9% a 72,0. Il combined ratio Operativo, che esclude il conteggio degli altri oneri tecnici, si attesta a 92,4% (94,9% al 1° trim. 2011). Il settore quindi chiude con un utile prima delle imposte di 70,6 mln (-24,8 mln in 2011).
La raccolta dei rami vita ha raggiunto 859 mln (-31,1% a/a). Il dato complessivo è in linea con quanto previsto per il 2012. La nuova produzione, rilevata secondo la metrica APE, si attesta a 74,7 mln (114,1 mln al 31/3/11). Il settore rileva un utile prima delle imposte pari a 59,8 mln (9,7 mln al 31/3/11). Escludendo il contributo degli strumenti finanziari a fair value rilevato a conto economico, il reddito complessivo netto degli investimenti è pari a 238 mln (mln 168 al 31/03/2011). A tale ammontare concorrono 207 mln di interessi attivi (192 mln al 31/03/2011), 24 mln di altri proventi netti (_ mil. 20 al 31/03/2011), nonche’ utili netti da realizzo sul patrimonio mobiliare ed immobiliare per 66 mln (14 mln al 31/03/2011). Il saldo di utili e perdite da valutazione risulta negativo per circa 35 mln. L’ammontare degli interessi passivi, pari a 17 mln circa (16 mln al 31/03/2011), è quasi interamente imputabile all’indebitamento finanziario. Si segnala che l’impairment complessivo su strumenti finanziari disponibili per la vendita, rappresentati di titoli di capitale, è ammontato a 21 mln (24,3 mln a fine marzo 2011).
Il settore Immobiliare registra un risultato ante imposte negativo per 5,7 mln (positivo per 4,5 mln al 31 marzo 2011), influenzato dalla rilevazione di ammortamenti per 8,2 mln. Il settore altre attività consuntiva una perdita ante imposte di 10 mln (-13 mln in 2011). Le spese di gestione sono di 425 mln (471 mln in 2011).
il patrimonio netto consolidato ammonta a 2.201,1 mln (1.556,7 mln in 2011), il patrimonio netto di gruppo e’ pari a 1.497,8 mln (1.037,0 mln in 2011), gli investimenti sono pari a 34.503,7 mln a cui si aggiungono 938,8 mln di disponibilità liquide. Con riferimento all’indebitamento finanziario e nel corso del primo trimestre sono stati rimborsati 23 mln per la chiusura di alcune posizioni facenti capo a controllate. Pertanto detto indebitamento scende a 277 mln (300 mln al 31/12/11), confermandone la piena sostenibilità. Il margine di solvibilità consolidato mostra un indice di copertura in netto progresso rispetto al 78,2% di fine dicembre 2011, risultando pari al 91,6%.
Secondo la società nei prossimi mesi i rami danni vedranno il proseguimento delle azioni volte al recupero di redditività tecnica. Negli altri rami danni, la politica assuntiva rimarrà orientata su criteri prudenziali e continuerà a privilegiare la clientela retail e il settore delle piccole/medie imprese, perseguendo una politica di sviluppo nei comuni e nelle province che manifestano andamenti tecnici soddisfacenti. Nel comparto retail si proseguirà con il completamento delle azioni di riforma, mentre per il segmento corporate si procederà alla ristrutturazione del mix di portafoglio (in termini di disdette e di riforme), con una contestuale revisione dei criteri assuntivi. Nei rami vita si continuerà ad incentivare il miglioramento qualitativo del portafoglio puntando ad aumentare l’incidenza di prodotti di Ramo I a premio periodico (annuo o ricorrente), maggiormente remunerativi e in grado di fidelizzare la clientela, creando quindi valore nel lungo periodo.