46 infortuni denunciati ogni mille addetti nel 2009 per il settore dei Trasporti, l’indice più alto dell’Industria e Servizi già dal 2007, anno in cui supera quello delle Costruzioni.
Con i 46mila casi denunciati nel 2009, i Trasporti registrano dal 2000 un calo del 16% meno consistente di quello subito dal complesso dell’Industria e Servizi (-22%).
Più colpita la Lombardia con il 20% degli infortuni denunciati, seguita da Emilia Romagna (14%), Lazio e Veneto (10%) dove circa il 25% dei casi sono stradali contro il 20% della media nazionale. Meno colpito il Mezzogiorno dove si registra il 2% dei casi e anche meno infortuni stradali (17% in media).
Nel 56% dei casi si tratta di attività connesse con il trasporto terrestre di merci, di persone e dal trasporto ferroviario. Il restante 44% dei casi riguarda attività di supporto ai trasporti, prevalentemente magazzinaggio.
Analizzando il fenomeno per ora di accadimento si nota che ogni 100 infortuni ben 12 (6,5 per il complesso dell’Industria e Servizi) avvengono tra le 23 e le 6 del mattino. Gli stranieri che lavorano in questo settore risultano molto più colpiti dagli infortuni notturni e denunciano infatti, in questa fascia oraria, 15 casi (7 per il complesso dell’Industria e Servizi) su 100 e addirittura 19 infortuni stradali su 100.
Dal 2002 è in vigore la direttiva comunitaria che – al fine di migliorare la sicurezza stradale, di impedire distorsioni di concorrenza e tutelare la sicurezza e la salute dei lavoratori – stabilisce, per i Trasporti, lavoro settimanale non superiore alle 48 ore, riposi intermedi ogni 6 ore e lavoro notturno limitato a un massimo di 10 ore.
Misure di prevenzione come questa hanno portato un calo della media quinquennale dell’indice di incidenza degli infortuni denunciati da 61 per mille addetti (1998-2002) a 53 (2003-2007).
Fonte: INAIL