In calo l’utile netto di Sace nel primo trimestre: il dato si attesta a 67,4 milioni di euro, in calo del 39,6% rispetto al primo trimestre 2010 (111,6 mln).
I premi lordi, si legge in una nota, ammontano a 100,3 mln, rispetto ai 110,4 mlni dello stesso trimestre dello scorso esercizio, mentre i sinistri si attestano a 7,4 mln, in diminuzione rispetto al precedente anno (13,9 mln). Il risultato del conto non tecnico è pari a 38,9 mln (90 mln al 31 marzo 2010), principalmente per effetto del minor contributo della gestione finanziaria.
Il portafoglio di operazioni assicurate a fine marzo ammonta a 31,4 mld, in calo del 2,4% rispetto a fine 2010. Russia e Turchia si confermano i primi due paesi esteri per esposizione, rispettivamente con 4,5 mld e 1,7 mld di operazioni assicurate, seguiti dall’Arabia Saudita (1,6 mld). Per effetto di importanti operazioni nei settori petrolifero e minerario, sale a 1,4 mld l’esposizione in Brasile, che diventa così il quarto più importante paese in portafoglio (era settimo a fine 2010).
“I risultati dei primi tre mesi del 2011 sono coerenti con gli obiettivi del piano industriale 2011-2013 – ha spiegato l’a.d. Alessandro Castellano – L’andamento dei volumi, in diminuzione rispetto al trend degli ultimi due esercizi, e’ in linea con quanto registrato a livello mondiale dalle altre società di credito all’esportazione e riflette la continua incertezza del quadro macroeconomico. In uno scenario ancora caratterizzato da forti squilibri economico-finanziari e instabilità politica in diverse aree geografiche, confermiamo il nostro ruolo anticiclico e il crescente sostegno all’internazionalizzazione delle nostre imprese, in particolare le Pmi”.