La compagnia di assicurazione francese Axa nel primo trimestre ha registrato un fatturato pari a 27,92 miliardi di euro. Si tratta di un risultato stabile (-2%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, che può essere scomposto in una flessione del ramo Vita (-5%) compensata però dall’aumento del settore Danni (+2%).
In particolare, le entrate dall’attività Vita sono risultate in calo del 3,8%, ma il margine sulla nuova produzione è aumentato di cinque punti percentuali al 25,8. Sono stati raccolti insomma meno premi, ma più profittevoli. «Nel settore Vita e Risparmio continuano a dare frutti i nostri piani che prevedono di indirizzare la nuova raccolta verso segmenti profittevoli in grado di assicurare ai clienti le coperture necessarie», ha dichiarato ieri Denis Duverne, amministratore delegato di Axa. «C’è stata una crescita del 16% nelle vendite del ramo protezione e salute e dell’11% delle unit linked vendute nell’Europa continentale». Questa raccolta, cui si è aggiunto un contributo più importante proveniente dai mercati ad alta crescita, «ha consentito di portare il margine della nuova produzione Vita vicino al 26%», ha aggiunto Duverne. A fare bene, in particolare, sono state le attività di Axa in Cina, India, Turchia e Russia, i cui ricavi sono aumentati complessivamente dell’11%. Nel settore Danni il fatturato è aumentato invece del 2% a 9,8 miliardi, grazie soprattutto agli aumenti tariffari, in media pari al 3%. Da segnalare anche le attività in Svizzera, che hanno avuto con un balzo del 14%, tanto che ora sul mercato elvetico le entrate del ramo Danni sono superiori a quelle registrate in Francia. (riproduzione riservata)