Dopo le richieste di informazioni aggiuntive sull’aumento di capitale della Milano Assicurazioni, la Consob si concentra ora sulla contabilizzazione della quota della controllata all’interno del bilancio 2010 di Fondiaria-Sai. La commissione guidata da Giuseppe Vegas, nell’ambito degli approfondimenti legati alle ricapitalizzazioni previste dal piano di riorganizzazione del gruppo messo a punto con Unicredit, ha infatti domandato alla compagnia assicurativa che fa capo alla famiglia Ligresti chiarimenti sull’avviamento iscritto e bilancio e sulla contabilizzazione della quota nella Milano Assicurazioni.
Nel dettaglio, l’Authority di vigilanza ha chiesto una verifica sulla possibile perdita durevole di valore dell’avviamento di Fonsai (voce che nello stato patrimoniale rientra tra le attività immateriali) con particolare riguarda alla componente legata al business immobiliare. Allo scorso 31 dicembre, il valore inserito nel bilancio di Fonsai si attestava a 1,48 miliardi di euro, ossia 124 milioni in meno rispetto al 2009, e rappresentava più della metà del patrimonio netto di gruppo. La Consob ha inoltre chiesto ragguagli circa la valutazione di Milano Assicurazioni nel bilancio civilistico di Fonsai, che a oggi risulta superiore di circa 960 milioni alla capitalizzazione di Borsa. Già ieri il gruppo assicurativo guidato dall’ad Emanuele Erbetta dovrebbe avere replicato alla Commissione con i chiarimenti richiesti. Da ricordare che la Consob, alla luce degli esposti di alcuni piccoli azionisti che riteneveno l’operazione non necessaria per la società, aveva domandato al management di Milano Assicurazioni di fornire ragguagli, in occasione dell’assemblea di mercoledì scorso, sull’operazione da 350 milioni prevista nell’ambito del piano di riorganizzazione del gruppo.
Sempre ieri, intanto, si è tenuta a Milano l’assemblea dei soci Premafin, che tra le altre cose ha approvato il bilancio del 2010. Proprio in occasione dell’evento, il presidente di Premafin, Giulia Ligresti, ha escluso la possibilità di un imminente ritorno alla cedola. Non abbiamo previsioni – ha detto Ligresti – di un ritorno futuro al dividendo. Confidiamo in un aumento di valore del titolo in tempi più brevi rispetto al dividendo». Quanto al piano di riorganizzazione che prevede tra le altre cose l’ingresso di Unicredit in Fonsai con il 6,6%, il rpesidente di Premafin ha spiegato che l’auspicio è che «entro l’estate» si possa concludere l’operazione. «Siamo in attesa di due condizioni – ha aggiunto – una è la conferma da parte di Consob che non vi sia obbligo di Opa per Unicredit (il verdetto è atteso a giorni, ndr), l’altra è l’ottenimento dei necessari via libera delle banche per il contratto di finanziamento». In merito al precedente piano che era stato messo a punto con Groupama e che prevedeva un ingresso dei francei in Premafin, Giulia Ligresti ha precisato che, dopo che la Commissione di vigilanza aveva imposto il lancio dell’Opa, «l’operazione è venuta meno e null’altro si è poi verificato». A margine dell’assemblea Premafin, il patron del gruppo Ligresti, Salvatore, ha poi ribadito che la quota in Mediobanca è strategica («ci sono cresciuto, è fondamentale»).