Allianz ha chiuso il 1° trimestre con un calo del 45% dell’utile netto, che è passato a 857 mln euro dagli 1,57 mld euro realizzati nel corrispondente periodo del 2010. La flessione, più accentuata di quanto stimato dagli analisti, è stata determinata dall’impatto dei disastri naturali che hanno caratterizzato i primi 3 mesi dell’anno e da una pressione fiscale superiore a quella registrata nel 2010.
I dati definitivi pubblicati dall’azienda segnalano un calo del 4,2% su base annua dell’utile operativo, che si attesta a 1,66 mld euro.
La società stima che le richieste di risarcimento per i disastri naturali che hanno colpito Australia, Nuova Zelanda e Giappone ammonteranno a 750 mln euro di cui circa 320 mln euro sono riconducibili al sisma giapponese.
I ricavi totali sono ammontati a 29,9 mld di euro, in calo solo del 2,2% rispetto ai 30,6 mld del primo trimestre 2010.
Il solvency ratio di Allianz rimane solido, a 180%, il 7% in più del 2010.
Allianz ha confermato di essere nelle condizioni per poter centrare il target sull’utile operativo del 2011 fissato in un range compreso tra 7,5 e 8,5 mld euro.
Nei rami danni, i premi lordi sono cresciuti dell’1,8% a 14,3 mld di euro, rispetto ai 14 del primo trimestre 2010.
Il risultato operativo è stato pari a 663 mln euro, ossia il 6.9% in meno del primo trimestre 2010. Il combined ratio è salito leggermente dal 100,4 al 101,3%, con le catastrofi naturali che pesano per 7,6 punti percentuali.
Nel ramo vita e malattia i premi sono scesi del 7,1% a 14,3 mld di euro (la raccolta dello scorso I trimestre comprendeva effetti positivi una tantum, soprattutto in Francia, Italia e Taiwan). Il risultato operativo è sceso a 702 mln (-15,9%), soprattutto a causa dei minori utili dagli investimenti.