Willis (WTW), ha rivelato che i rischi per la salute e la sicurezza rimangono una delle principali priorità per i direttori e i funzionari di tutto il mondo.
Secondo l’ultima indagine (condotta in collaborazione con Clyde & Co.) sull’assicurazione di responsabilità civile degli amministratori e dei dirigenti, l’80% degli intervistati considera questi rischi molto importanti o estremamente importanti per le loro organizzazioni.
Tra le preoccupazioni evidenziate, i rischi fisici sul luogo di lavoro sono risultati i più significativi per il 43% degli intervistati.
La salute mentale e il benessere dei dipendenti, in particolare legati a fattori lavorativi, seguiono da vicino con il 28%, mentre un ulteriore 12% ha citato questioni personali come preoccupazione per il benessere.
Per la prima volta dal 2018, le controversie civili e le richieste di risarcimento da parte di terzi si sono classificate tra le prime sette preoccupazioni, con il 63% dei direttori e dei funzionari che le considerano rischi importanti per le loro organizzazioni.
Le organizzazioni più piccole, in particolare quelle con un fatturato inferiore a 50 milioni di dollari e quelle con un fatturato compreso tra 1 e 5 miliardi di dollari, hanno citato più frequentemente le controversie legali.
Le organizzazioni più grandi, con un fatturato superiore ai 5 miliardi di dollari, si sono concentrate maggiormente sui rischi legati alla diversità, all’equità e all’inclusione (DEI), oltre che alla corruzione e alla concussione, mentre non hanno dato priorità a questioni come la sofferenza finanziaria, il fallimento o l’insolvenza, che erano preoccupazioni più comuni per le aziende più piccole.
L’indagine ha anche evidenziato differenze regionali, come in Asia, Nord America e Medio Oriente, dove il cambiamento climatico non è più al primo posto tra le preoccupazioni.
D’altro canto, la DEI, una novità dell’indagine di quest’anno, è salita alla ribalta, in particolare in Gran Bretagna, Nord America e Africa. Il rapporto mostra che i rischi sociali hanno catturato sempre più l’attenzione di amministratori e dirigenti.
Negli ultimi cinque anni, le preoccupazioni per le violazioni dei diritti umani all’interno delle operazioni aziendali sono aumentate, con il 62% degli intervistati nel 2025 che lo considera un rischio molto o estremamente importante, rispetto ad appena il 23% nel 2021. Allo stesso modo, le preoccupazioni per le pratiche commerciali dei fornitori sono cresciute dal 27% del 2021 al 59% del 2025.
Willis ha riscontrato una forte correlazione tra i rischi materiali percepiti dagli amministratori e le competenze e le priorità dei consigli di amministrazione, anche se permane un divario in aree come la sicurezza informatica e la privacy dei dati.
Nonostante il 77% degli intervistati consideri gli attacchi informatici e la perdita di dati, compresa l’estorsione, come preoccupazioni cruciali, molti consigli di amministrazione hanno riferito che è necessario più tempo per affrontare pienamente questi problemi.
L’intelligenza artificiale (AI), che non è stata vista come un rischio immediato, è stata considerata molto o estremamente importante solo dal 51% degli intervistati. Inoltre, si è classificata al primo posto tra le questioni per le quali gli amministratori ritenevano che i loro consigli di amministrazione possedessero le competenze necessarie. Tuttavia, con la continua evoluzione dell’IA e l’emergere di nuove normative, questa percezione potrebbe cambiare in futuro.
Questa indagine di Willis mette in evidenza come siano cambiate le priorità di amministratori e dirigenti, con una crescente attenzione per la salute, la sicurezza e i rischi sociali, sottolineando al contempo le crescenti sfide poste dalla cybersicurezza e dalle tecnologie emergenti.