WEB MARKETING

Autore: Sara Tortelli
ASSINEWS 373 – Aprile 2025

Uno sguardo approfondito sul digitale italiano, trend comportamenti e prospettive future

Nel contesto attuale, dove il mondo digitale plasma il quotidiano, la ricerca “WeAreSocial – Digital 2025 Italy” offre uno sguardo dettagliato sui trend, i comportamenti e le preferenze degli italiani riguardo all’universo digitale.

Pubblicata a febbraio 2025 e consultabile gratuitamente online, l’analisi evidenzia come il panorama italiano sia oggi un ecosistema dinamico e complesso, in cui la connessione e l’intenso utilizzo di Internet rivestano un ruolo fondamentale. Con il 90% della popolazione online e una media di quasi 6 ore al giorno trascorse in rete, il web si impone come un importante canale di interazione, informazione e intrattenimento.

L’importanza dei social media

I social media sono ormai parte integrante della vita quotidiana degli italiani. In media, gli utenti trascorrono 1 ora e 48 minuti al giorno su queste piattaforme, non solo per mantenere i contatti con amici e familiari, ma anche per informarsi e scoprire nuovi brand. Secondo la ricerca, a gennaio 2025 si contano circa 42,2 milioni di identità di utenti sui social, con una penetrazione che raggiunge il 71,2% della popolazione totale e il 79,2% degli utenti Internet.

Pur registrando un leggero calo dell’1,4% rispetto all’anno precedente, questi dati evidenziano come sia strategico posizionarsi efficacemente sui social: il 32% degli utenti si informa tramite questi canali, mentre il 21,8% li usa per scoprire nuovi prodotti da acquistare.

 

I social più diffusi e il coinvolgimento degli utenti

Il report mostra come il panorama dei social in Italia sia caratterizzato da una netta predomi- nanza di WhatsApp, che è al primo posto sia per i social con più utenti registrati, sia per quelli preferiti. Nella classifica dei social con più utenti Facebook e Instagram seguono a pari merito, poi TikTok e Telegram. Invece, tra i social preferiti dopo WhatsApp (preferito da 41,1% degli utenti) segue Instagram (23,3%), Facebook (13,4%), TikTok (7,6%) e Telegram (4,4%).

Considerando il tempo medio mensile, emerge una distinzione interessante: mentre TikTok raccoglie quasi 30 ore di utilizzo, YouTube ne registra 17 e sia Instagram che Facebook raggiungono le 15 ore, con WhatsApp a 14 ore. Un dato curioso riguarda LinkedIn, che pur posizionandosi ottavo in termini di utenti (26,7%), viene usato per soli 31 minuti mensili.

Emerge quindi una netta distinzione tra “popolarità” e “tempo di utilizzo”: se da un lato WhatsApp domina per numero di utenti e preferenze, dall’altro TikTok registra il maggior monte-ore mensile, sintomo di un coinvolgimento particolarmente intenso. Questa piattaforma sta infatti riscuotendo un notevole successo, fungendo da catalizzatore per trend, challenge e meme, grazie anche a un algoritmo che personalizza e rende dinamica l’esperienza d’uso. Questo non solo stimola il coinvolgimento degli utenti, ma favorisce anche la creazione di community attive e interattive.

 

Contenuti e formati che connettono

Il comportamento di fruizione degli italiani evidenzia una ricerca di equilibrio tra informazione e intrattenimento. Quasi la metà degli utenti (47,1%) consulta i social per notizie e aggiornamenti, mentre il 46,4% li usa come strumento di svago. Questa doppia funzione rende i social media un terreno fertile, soprattutto per gli intermediari assicurativi che desiderano posizionarsi come fonti attendibili in un contesto in cui il rischio di disinformazione è elevato.

La capacità di costruire autorevolezza si fonda su due elementi fondamentali: la produzione di contenuti info-formativi di qualità e l’instaurazione di relazioni dirette e personalizzate con i potenziali clienti. In questo scenario, il ruolo degli influencer è determinante, in quanto sanno coniugare autenticità e intrattenimento. Gli intermediari che riescono a comunicare informazioni accurate e utili, mantenendo uno stile comunicativo genuino e trasparente, sono in grado di conquistare la fiducia degli utenti, trasformando l’informazione tecnica in un messaggio accessibile e coinvolgente.

Sul fronte pubblicitario, l’efficacia degli annunci sponsorizzati rimane solida, con il 25% degli utenti che scopre nuovi brand attraverso questi canali. Questo dato sottolinea l’importanza di una strategia di comunicazione che sappia integrare sapientemente contenuti organici e campagne pubblicitarie, creando un mix ottimale per massimizzare la visibilità e l’acquisizione di nuovi potenziali clienti.

 

Le opportunità della trasformazione digitale

I dati presentati nella ricerca delineano un ambiente digitale in cui la presenza online, soprattutto sui social media, risulta fondamentale per raggiungere e interagire con un pubblico sempre più connesso e informato.

Il fatto che il 37% degli italiani utilizzi Internet per esplorare e richiedere servizi finanziari e assicurativi rappresenta una chiara opportunità per gli intermediari che sanno integrarsi efficacemente in questo ecosistema.

Una delle principali sfide riguarda il bilanciamento tra visibilità e affidabilità. In un’epoca in cui il 34,8% degli utenti è preoccupato per il trattamento dei propri dati e oltre il 53% adotta strumenti di protezione della privacy, è fondamentale per gli intermediari comunicare in maniera chiara e trasparente. Tale chiarezza diventa un elemento distintivo, capace di rafforzare la credibilità in un contesto mediatico caratterizzato da incertezza.

Parallelamente, l’accesso massiccio a Internet tramite dispositivi mobili – che interessa il 96,1% degli utenti – impone l’adozione di un approccio mobile- first. Ciò non significa semplicemente adattare i contenuti ai piccoli schermi, ma riprogettare l’intera esperienza utente per renderla fluida, immediata e sempre più coinvolgente.

Integrare competenza, trasparenza e una strategia mobile-first permette agli intermediari assicurativi di trasformare i social media da strumenti di promozione o acquisizione a veri e propri spazi di relazione, in cui i follower evolvono in ambasciatori del brand. In questo modo, l’innovazione digitale diventa la chiave per consolidare rapporti duraturi e basati sulla fiducia, andando oltre la pura acquisizione di nuovi clienti.

 

Le sfide future del digitale in Italia

Oltre alle numerose opportunità, il panorama digitale italiano si trova di fronte a sfide importanti che richiedono soluzioni innovative e flessibili:

  • Cybersecurity e protezione dei dati: con l’incremento delle interazioni digitali, aumenta anche il rischio di attacchi informatici. Rafforzare la sicurezza dei sistemi e adottare tecnologie avanzate per la protezione dei dati diventa imprescindibile per salvaguardare la reputazione aziendale.
  • Evoluzione della normativa e privacy: le normative in materia di protezione dei dati sono in continuo mutamento. È fondamentale che gli intermediari siano pronti ad adattarsi a nuove regole, garantendo trasparenza e conformità per evitare sanzioni e preservare la credibilità.
  • Aggiornamento continuo delle competenze digitali: il rapido avanzamento tecnologico impone un costante aggiornamento delle competenze professionali. Investire in formazione e sviluppo delle risorse umane specializzate è essenziale.
  • Innovazione e adattamento tecnologico: l’adozione di nuove tecnologie, come l’Intelligenza Artificiale e i Big Data, richiede una revisione continua delle strategie digitali. Dobbiamo essere pronti a integrare queste soluzioni per migliorare l’efficienza operativa e rispondere efficacemente alle esigenze del mercato.

Affrontare queste sfide significa non solo mitigare i rischi, ma anche valorizzare le opportunità offerte dall’innovazione tecnologica. Un ecosistema digitale resiliente e in continua evoluzione potrà favorire la crescita sostenibile e rafforzare la competitività.

Per porre un quesito scrivete a: tortelli@assinews.it.

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