Secondo le statistiche ufficiali, ogni anno, nell’Unione Europea, i feriti per incidente stradale sono circa 1.291.000. Di questi, 141mila (l’11% del totale) sono gravi. Una cifra fortemente sottostimata, secondo il Rapporto, pubblicato dall’ETSC (“European Transport Safety Council”).
Ogni giorno, in tutta Europa, ci sono persone che cadono dalle biciclette o inciampano sui marciapiedi e si feriscono. Anche se di solito questi incidenti non finiscono in tragedia, gli effetti a breve termine possono essere estremamente gravosi. Ma questi eventi spesso non compaiono nelle statistiche nazionali sulla sicurezza stradale. Né i luoghi degli incidenti vengono segnalati alle autorità responsabili di quel tratto di strada. È come se non fossero mai accaduti ufficialmente.
Gli incidenti stradali di ogni livello di gravità spesso non vengono segnalati, in particolare quelli che coinvolgono un pedone o un ciclista e nessun altro veicolo, per il semplice motivo che non viene chiamata la polizia, che di solito è l’autorità responsabile della registrazione dei feriti e dei morti che si verificano nelle collisioni stradali. Questo approccio è fondamentalmente errato e porta a un quadro fuorviante dell’intero onere dei traumi stradali per gli individui, le società e le nostre economie.

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