Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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L’invecchiamento della popolazione avanza «più veloce di quanto non ci si aspettasse solamente dieci anni fa» e l’Italia appartiene al gruppo di Paesi in cui questa evoluzione demografica «è già in corso da tempo e sarà più accentuata», con pesanti conseguenze sull’economia. Lo ha evidenziato Andrea Brandolini, vice capo del Dipartimento Economia e Statistica di Bankitalia, in audizione alla commissione parlamentare di inchiesta sugli effetti economici e sociali derivanti dalla transizione demografica in atto.
«Il quadro internazionale ha reso i mercati incerti. In questo contesto il risparmio resta un baluardo e anche nel 2024 è aumentato del 9%. Spetta alla politica trasformare questa propensione in incentivo agli investimenti per alimentare l’economia reale». L’intervento del ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, alla plenaria del Salone del Risparmio 2025 non poteva prescindere dal complicato contesto geopolitico. Secondo Mario Draghi difesa, industria e innovazione richiedono circa 800 miliardi di investimenti aggiuntivi all’anno. Fondi reperibili in parte dal risparmio, che secondo Giorgetti va incanalato verso l’economia reale anche attraverso il sistema pensionistico. «Il ruolo della previdenza complementare è sempre più rilevante, ma nonostante il trattamento fiscale di favore non è ancora ai livelli di altri Paesi», ha spiegato il ministro dell’Economia. «Eppure il 2024 si è chiuso con una performance positiva, con i comparti azionari che hanno generato rendimenti tra il 10% e il 13%. Credo allora che la previdenza privata debba essere innovata, traendo ispirazione dai sistemi esteri, per migliorare l’adesione e stimolare la competizione».
Il mercato dei capitali italiano deve essere rilanciato partendo da due pilastri: la previdenza, come segnalato anche del ministro Giorgetti, e gli investimenti in economia reale. In particolare nel tessuto portante dell’industria tricolore: le piccole e medie imprese. Per questo secondo punto lo strumento ci sarebbe già, e potrebbe diventare addirittura un punto di riferimento per tutta Europa: i Pir ordinari e alternativi. Fondi ben congegnati, che però hanno perso la loro verve iniziale e si sono di fatto arenati. «Nel 2017, quando i Pir sono stati creati», ha detto Tommaso Corcos, responsabile wealth management divisions di Intesa Sanpaolo, nel corso di un convegno del Salone del Risparmio moderato dal direttore generale di Assogestioni, Fabio Galli, «abbiamo creato un processo che ha coinvolto tutti: Banca d’Italia, Consob, le società di gestione, per presidiare continuamente il cantiere di questi strumenti». Poi però qualcosa si è inceppato, a causa del «cambio di policy che ha portato a mettere una parte illiquida in prodotti che devono essere liquidi e accessibili a tutti», ha aggiunto Davide Serra, fondatore e ceo di Algebris.
Non solo Mps. Casse previdenziali in movimento anche nel capitale delle Generali. Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, la Cassa Forense ha aumentato dello 0,25% la propria quota nel Leone portandola all’1,25%. L’arrotondamento è avvenuto nel corso del triennio, dunque prima che il titolo salisse ai massimi, stabilmente sopra i 28 euro, nel 2025.
Dual, l’agenzia di sottoscrizioni assicurativa e riassicurativa (mga) del gruppo di brokeraggio Howden, punta a raddoppiare il suo giro d’affari in Europa nel 2027 spingendo forte sull’Italia. Lo ha dichiarato Olaf Jonda, ceo di Dual Europe in questi giorni a Milano. «Con questo obiettivo in mente abbiamo lavorato in questi 3 anni e abbiamo ampliato la nostra presenza all’interno del mercato europeo, aprendo nuovi uffici e sbarcando in nuovi Paesi come l’Olanda, la Svezia e da ultimo la Francia», ha spiegato a MF-Milano Finanza.
  • IL TROPICO NEL CAMPO
La crisi climatica colpisce l’economia in uno dei suoi settori più importanti, quello che
assicura la sovranità alimentare. Negli ultimi 25 anni i danni alla produzione e al settore agricolo sono aumentati di tre volte. Solo nel 2023 l’ammontare dei danni causati dal maltempo è stato oltre i 6 miliardi di euro coinvolgendo anche le strutture produttive. L’agricoltura rappresenta l’export nel mondo dell’eccellenza del made in Italy ma fa i conti – ha spiegato a MF-Milano Finanza Andrea Berti, direttore generale di Asnacodi Italia e
tra i promotori del Festival Agri Risk, – con le drammatiche prospettive che il riscaldamento globale impone in termini di strategie ma anche e soprattutto di protezione assicurativa. «La
tropicalizzazione del clima ha determinato non solo un danno al prodotto ma sta compromettendo intere colture. Inoltre le rese si sono ridotte del 10% negli ultimi 10 anni perché è cambiato l’habitat», avverte Berti.
  • Le emergenze ambientali e demografiche aumentano il ruolo sociale del broker
    Aiba: tecnologia decisiva per una visione più evoluta delle assicurazioni
La tecnologia può rappresentare un fattore di svolta nello stimolare la prevenzione, sia nella salute personale e collettiva sia nella tutela degli ecosistemi. E grazie a questo suo contributo, si potranno ridurre notevolmente anche i costi per il pubblico e per gli stessi risarcimenti. È quanto emerso dal convegno di Aiba – l’Associazione dei Broker di Assicurazioni e Riassicurazioni – che si è svolto a Roma, presso Villa Miani. «Il cambiamento climatico, coi suoi fenomeni sempre più frequenti ed intensi sottolinea come la sostenibilità non possa più essere posta in discussione, ma rappresenti l’unica direzione
possibile», ha dichiarato Flavio Sestilli, presidente di Aiba. «Anche se è da poco stato prorogato, l’obbligo per le imprese di stipulare l’assicurazione contro i rischi catastrofali, nel complesso è un provvedimento che potrà contribuire a rendere più sostenibile il sistema Paese, e darà resilienza, forza alla supply chain, favorendo la continuità di business anche in caso di eventi catastrofali.

Il saldo e stralcio presenta il conto: oltre 18 mld di euro di crediti per contributi eliminati dal bilancio Inps 2024. Di questi, tuttavia, 6,6 mld di euro andranno recuperati dalla fiscalità generale, perché relativa a contributi dovuti dai datori di lavoro per i lavoratori dipendenti, a favore dei quali vige il principio di automaticità delle prestazioni. I restanti 11,4 mld di euro, invece, sono contributi che incideranno negativamente sulla pensione dei lavoratori autonomi: artigiani, commercianti, etc.. A renderlo noto è l’Inps dopo le operazioni di riaccertamento dei residui attivi e passivi al 31 dicembre 2023 approvate dal Consiglio d’indirizzo e vigilanza (Civ) nella seduta di ieri. Snobbata dai lavoratori autonomi la possibilità del riconteggio dei crediti annullati, richiesta soltanto per 145mila euro su 4,5 mld di contributi eliminati dagli artigiani e per 72mila euro su 6,4 mld di contributi eliminati dai commercianti
Un sistema nazionale di governo delle liste di attesa, che dovrà garantire il coordinamento delle azioni «volte ad assicurare il rispetto dei tempi». L’introduzione del registro delle segnalazioni online, tramite il quale i cittadini potranno comunicare disservizi e malfunzionamenti. Premi per le regioni che rispettano i tempi massimi, misure contro i gettonisti e introduzione di nuovi strumenti di telemedicina. Sono solo alcune delle novità introdotte dal ddl Atto Senato 1241 recante «Misure di garanzia per l’erogazione delle prestazioni sanitarie e altre disposizioni in materia sanitaria», approvato ieri in prima lettura al Senato. Aggiunto al fotofinish un milione di euro per lo screening del tumore al seno.
Made in Italy agroalimentare in larga parte insostituibile e quindi a prova di tariffe in dogana. Nell’ipotesi che scattasse la tagliola dei dazi americani del 20%, il danno potrebbe costare all’Italia potenzialmente 1,3 mld di euro, ma nei fatti si fermerebbe a 300 mln. Almeno questa è la valutazione di Valerio De Molli, ceo di Teha (The European House – Ambrosetti), che ieri, a Milano a Palazzo Lombardia, ha presentato la nona edizione del forum «La Roadmap del futuro per il Food&Beverage: quali evoluzioni e quali sfide per i prossimi anni».
Stop alla condanna per guida in stato d’ebbrezza a carico del centauro perché bisogna stabilire chi ha assunto l’iniziativa di accertare il tasso alcolemico nel prelievo di sangue al conducente del veicolo protagonista del sinistro e ricoverato al pronto soccorso: se infatti è stata la polizia a chiederlo, è necessario verificare se il guidatore sia stato avvisato della facoltà di farsi assistere da un legale di fiducia nel prelievo, sempre l’interessato sia cosciente al momento al ricovero; se invece sono stati i medici che hanno ritenuto di accertare il tasso alcolemico, la polizia si limita ad acquisire la documentazione delle analisi. Così la Corte di cassazione penale, sez. quarta, nella sentenza n. 13595 dell’08/04/2025.

Stabili le condizioni di offerta del credito alle imprese mentre si irrigidiscono quelle per le famiglie, in particolare sul credito al consumo. Lo segnala la Banca d’Italia che, nell’ambito dell’indagine sul credito bancario nell’area dell’euro, sonda le banche italiane. Per il primo trimestre dell’anno, via Nazionale parla di condizioni di offerta invariate ma «un lieve effetto restrittivo riconducibile al peggioramento della situazione e delle prospettive economiche generali e di particolari settori o imprese», ma ancora non si parla di stretta, stante anche la domanda di credito fiacca. Sempre nel periodo gennaio-marzo, si legge, i criteri di offerta sui prestiti alle famiglie per acquisto di abitazioni e per finalità di consumo sono stati lievemente irrigiditi. Nell’area euro, dice la Bce, dopo sei mesi di leggeri recuperi, nel primo trimestre 2025 la domanda di prestiti delle imprese è tornata ad indebolirsi mentre la domanda di mutui-casa risale, sostenuta dal calo dei tassi. Va però detto che l’indagine risale al 10-25 marzo, prima della guerra dei dazi.

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La legge Morandi disciplina gli indennizzi da dare ai parenti delle vittime «di eventi dannosi derivanti da cedimenti totali o parziali di infrastrutture stradali o autostradali di rilievo nazionale». La norma licenziata non è chiara sugli indennizzi ai figli e si presta a scivolose interpretazioni. Secondo il presidente occorreva maggiore chiarezza nel prevedere uguali diritti. Questo aspetto della norma — fatto peraltro propria anche dall’opposizione che l’ha approvata insieme alla maggioranza — rivela un’idea superata di famiglia, di un’Italia da Dopoguerra. «Inaccettabile», la definisce il Capo dello Stato. Una discriminazione che viola l’articolo 3 della Costituzione. «La giurisprudenza costituzionale ha costantemente riconosciuto i dirittiderivanti dalla convivenza…», precisa.

 


È il paradosso dell’Europa: da un lato, le critiche al Green Deal diventano sempre più insistenti e spingono la Commissione a frenare sul piano di trasformazione industriale; dall’altro, i dati mostrano che proprio l’Europa è il continente che si sta riscaldando più in fretta, con eventi climatici estremi più frequenti, che causano danni sempre più gravi. Secondo l’osservatorio europeo sul cambiamento climatico, Copernicus, e l’Organizzazione meteorologica mondiale (Omm), nel 2024, l’anno più caldo di sempre, in Europa si sono verificate le inondazioni più diffuse dal 2013: hanno colpito circa 413mila persone, con almeno 335 vittime. A luglio 2024, l’Europa sudorientale ha registrato la più lunga ondata di caldo (13 giorni). Il Mediterraneo ha registrato temperature di 1,2°C sopra la media.
Parte dalla sottolineatura di una serie di criticità il position paper di Confindustria dedicato alla riforma del decreto 231 consegnato al ministro della Giustizia Carlo Nordio. Passaggio che avviene proprio quando il gruppo di lavoro del ministero ha messo a punto un articolato di riscrittura di tratti salienti della responsabilità amministrativa delle imprese. Il paper di Confindustria mette innanzitutto in evidenza la condizione di «disagio e disorientamento» del mondo delle imprese per almeno due ragioni: la trasformazione di una normativa che puntava a spingere le imprese verso l’innovazione organizzativa in uno strumento di sola repressione e la diffusione di interpretazioni non omogenee, sia sul versante applicativo (grandi margini di discrezionalità, per esempio, nel giudizio di idoneità sui modelli organizzativi), sia sul mancato coordinamento con le pronunce di altre magistrature (esemplari, in questo senso, le diverse conclusioni cui, sul medesimo fatto, possono approdare corti tributarie e giudici penali).
Premi di risultato convertiti in welfare con l’ok sindacale; Flotte aziendali, revisione «verde» con correzioni; Tetto del 5% sulle commissioni per i buoni pasto; Spese di trasferta: senza la tracciabilità più oneri fiscali; Selezione di casi risolti