Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

logo_mf

È tempo di normalizzazione per il mercato dei mutui. Dopo due anni di anomalia, con tassi fissi più bassi di quelli variabili, la curva degli indici di riferimento a breve e lungo termine torna a invertirsi. L’Euribor a 3 mesi (il parametro più usato per i mutui a tasso variabile) si è attestato intorno al 2,3% nella prima settimana di aprile, mentre gli indici Eurirs a 10, 20 e 30 anni (i parametri più usati per i mutui a tasso fisso) sono rimasti tra il 2,6% e il 2,7%. A guidare la traiettoria ribassista dell’Euribor è il rafforzarsi delle aspettative di un atteggiamento più cauto da parte delle banche centrali
Gli agenti-imprenditori di Generali raccolti nell’Anagina sarebbero pronti a sostenere la riconferma del presidente Andrea Sironi e del group ceo, Philippe Donnet all’assemblea che il prossimo 24 aprile dovrà rinnovare il vertice dell’assicurazione triestina. Un voto che raccoglie circa 1 milione di azioni Generali, detenute tramite la cassa previdenziale che fa capo ad Anagina e corrisponde a circa lo 0,075% del capitale di Trieste. Ma il loro peso è destinato a crescere visto che gli agenti ex Ina stanno lavorando alla firma di un patto di sindacato che alle azioni detenute tramite la cassa previdenziale aggiunga i titoli Generali, che i singoli imprenditori-agenti posseggono a titolo personale, arrivando così a raddoppiare il loro peso allo 0,15% del capitale.
In una fase di incertezze economiche il credito torna un tema caldo per le imprese italiane. Ecco perché grande attenzione va alle novità in ambito di finanza agevolata. La Convenzione Unica Sace in vigore dal 1° aprile ha portato a un riassetto degli strumenti a disposizione, facendo della Garanzia Futuro lo snodo per l’accesso a diversi plafond. La Convenzione ha ampliato le spese ammissibili, fino a ricomprendere gli investimenti eleggibili in Italia e all’estero per immobilizzazioni materiali, immateriali e finanziarie o per connesse esigenze di circolante. Dal 25 marzo Simest ha avviato un strumento con premialità di fondo perduto da un lato per le imprese con interessi in America Centrale o Meridionale, dall’altro – sulla sola linea Transizione Digitale ed Ecologica – per le imprese energivore o che abbiano intrapreso un percorso di efficientamento energetico.

L’iniziativa dedicata all’arte moderna e contemporanea, giunta alla sua nona edizione, ha ricevuto per il settimo anno consecutivo il supporto di Banca Generali come main partner: la private bank ha così consolidato il proprio ruolo di sostegno all’arte e agli artisti di ultima generazione, arricchendo in prima persona il palinsesto di appuntamenti con una serie di proposte, tra cui l’apertura della propria corporate collection ospitata nella sede di piazza Sant’Alessandro 4.

 

Nel 2025 la spesa per le pensioni assorbirà il 15,3% del Pil raggiungendo i 289,35 miliardi. Un impatto leggermente inferiore al 15,4% registrato nel 2024, quando ancora era significativo il peso delle indicizzazioni degli assegni sotto la spinta dell’inflazione, ma che non è il sintomo di una inversione di tendenza. Nei prossimi anni le uscite pensionistiche continueranno a crescere, toccando il 15,7% del Pil nel 2030, fino a raggiungere il picco del 17,1% nel 2040 (pari a 350,1 miliardi), mantenendosi su questo livello nel successivo biennio in cui è prevista l’uscita delle generazioni del baby boom.
Con il provvedimento 802 del 19 dicembre 2024, l’Autorità garante per la protezione dei dati personali ha comminato una sanzione pecuniaria di 70.000 euro, nei confronti di una società operante nel settore creditizio, per la violazione dei principi in materia di protezione dei dati personali. L’analisi del Garante privacy offre degli spunti di riflessione sostanziali rispetto all’assegnazione dei compiti e del ruolo del data protection officer (il Dpo) di cui agli articoli 37 e seguenti del regolamento Ue 2016/679 (Gdpr).
La guerra commerciale scatenata da Donald Trump ha mandato in tilt l’intera comunità finanziaria. Inatteso, è comunque emerso in questi giorni un atteggiamento di maturità e tenuta: niente panico e, anzi, in molti hanno capito che da fasi così importanti di ribasso si potrebbe trarre vantaggio, magari con nuovi piani di accumulo. Segno che forse la preparazione economico-finanziaria degli italiani sta migliorando, come hanno confermato ieri gli ospiti della Digital Round Table di Radio 24 «Educazione finanziaria: quali i punti di incontro tra risparmiatori e industria». Esiste sempre, però, una quota di famiglie che trova difficile relazionarsi con l’industria del risparmio.