Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

In Italia sono chiamate a offrire coperture anti catastrofali 580 compagnie. Si tratta di «63 vigilate dall’Ivass (59 italiane e 4 extra See) e di 517 compagnie vigilate da autorità estere, operanti o in regime di stabilimento (38 casi) o in regime di libera prestazione di servizi (479 casi)». Le imprese commerciale tenute all’obbligo di copertura «sono all’incirca 4,58 milioni, di cui 95% micro-imprese, 200 mila (cioè il 4,36%) piccole imprese, 25 mila medie e 4.500 grandi», aggiunge Cesari. Ma le stime di Unioncamere forniscono dati superiori del 28%, ponendo l’asticella a 5,9 milioni.
I broker di assicurazione, come intermediari a metà strada tra il mercato assicurativo e le imprese, sono pronti a dare il loro contributo per affrontare le nuove sfide sociali che attendono il Paese: dal cambiamento climatico, che provoca un aumento degli eventi catastrofali, all’invecchiamento della popolazione, che tra le altre cose squilibra il sistema sanitario e quello pensionistico. Temi che sono stati al centro del convegno nazionale 2025 dell’Aiba, l’associazione dei broker presieduta da Flavio Sestilli, in cui si è parlato anche delle potenzialità offerte dalle nuove tecnologie.
Cassa Depositi e Prestiti chiude il 2024 con un utile record di 3,3 miliardi (6 miliardi di consolidato), una forte solidità patrimoniale e un dividendo in crescita a 2,1 miliardi rispetto agli 1,6 miliardi dello scorso anno. L’azionista ministero dell’Economia, che di Cdp detiene l’82,77%, potrà così incassare quest’anno un maxi assegno di 1,8 miliardi rispetto agli 1,3 miliardi dello scorso anno.

In base al contratto Rca auto, in caso di cessazione del rischio per demolizione, esportazione, furto, rapina o perdita di possesso, il contraente ha diritto alla risoluzione del contratto e al rimborso della parte di premio non goduta, sempre al netto delle imposte e del contributo. Il caso portato all’attenzione del ministero riguarda una particolare compagnia assicurativa che non offre particolare chiarezza sulle disposizioni contrattuali. Alla luce di questo, si legge nella risposta fornita, «Si intende approfondire la possibilità di prevedere, anche a livello normativo, un obbligo di trasparenza sulle modalità di rimborso delle singole componenti del premio in caso di cessazione del rischio».
è sostenuta direttamente dalle famiglie. Ci sono 4 milioni e mezzo di italiani che rinunciano a curarsi per problemi economici e per le lunghe liste di attesa, 16 mln che usufruiscono di forme sanitarie integrative e altri ancora, per 40 mld €, si curano di tasca propria. In questa situazione, il modello del mutuo soccorso è un’efficace risposta al bisogno di servizi per la salute”. Così Andrea Giuseppe Tiberti, presidente Società nazionale mutuo soccorso Cesare Pozzo – Ets.
Il costo della transizione dell’economia Usa verso l’autosufficienza sarà alto.I dazi imposti da Trump costringono le imprese italiane a tutelarsi con clausole nei contratti e a volgere verso altri mercati il proprio sguardo. Prevedendo anche la stipula di assicurazioni ad hoc e strumenti di tutela della proprietà intellettuale.
Ha diritto all’anticipo pensionistico sociale anche chi è disoccupato ma non ha fruito della relativa indennità. Affinché scatti l’Ape è richiesto che il beneficiario non abbia un lavoro ma non anche che l’interessato abbia fruito del trattamento previdenziale. Così la Corte di cassazione civile, sez. lavoro, nella sentenza n. 7846 del 25/03/2025.
Enti previdenziali, esenzioni sui proventi dei Fia con metodo proporzionale. La disciplina speciale accorda un regime di non imponibilità ai redditi finanziari conseguiti da enti di previdenza obbligatoria o complementare a fronte di “investimenti qualificati” detenuti direttamente, ovvero per il tramite di OIC residenti in Italia, in Stati UE/SEE (art. 1, comma 90 legge di bilancio 2017).
Banco Bpm ha raggiunto l’89,949% del capitale di Anima. L’offerta è divenuta efficace e il corrispettivo sarà pagato l’11 aprile. In particolare, sulla base dei risultati definitivi, risultano portate in adesione all’offerta 221,067 milioni di azioni, pari al 67,976% del capitale di Anima, per un controvalore di 1,547 miliardi. Tenuto conto della partecipazione già detenuta dal Banco nel capitale di Anima, l’offerente verrà a detenere l’89,949%.
Per Alberto Nagel, a.d. di Mediobanca, in Italia la biodiversità bancaria va preservata e, con una probabile recessione in arrivo, le controindicazioni già espresse rispetto alla fusione con Mps sono «ancora più evidenti.

Oltre 200 ispettori cibernetici pronti a entrare in servizio nella polizia postale per fronteggiare il cybercrime che, sempre più spesso, cerca di sfondare anche nel perimetro della sicurezza nazionale. Fra loro non solo studenti universitari e informatici, ma hacker che hanno deciso di fare il salto dall’altra parte. Gli attacchi informatici, come le minacce ibride, sono un concreto pericolo anche per l’Italia. «Dai nostri dati — sottolinea Gabrielli — possiamo dire che sono costanti quelli dei reati cibernetici contro le persone (in particolare i giovani: challenge, istigazione al suicidio, adescamenti online, pedopornografia) e dei cyber-attack (alle istituzioni e alle infrastrutture critiche, alle piccole e medie imprese), mentre sono in netto aumento le truffe online di ultima generazione». Quelle seriali, che partono dalle scam city in Africa occidentale e nell’Estremo Oriente, vere e proprie centrali operative da dove scattano massicci attacchi di phishing, falsi trading, fino alle truffe romantiche e ai bonifici fatti a sconosciuti.

Tra il 2021 e il 2024 il valore delle cyber-frodi finanziarie e monetiche è aumentato del 46,4%, mentre i casi finiti sotto indagine della Polizia Postale hanno subito una flessione del 6,8%. In apparenza meno truffe ma di qualità, sotto il profilo economico e dell’obiettivo da colpire.
«Da un lato rileviamo costantemente minacce e attacchi perpetrati verso le Pubbliche amministrazioni e soggetti strategici, dall’altro è continuo e incessante l’attacco portato ai sistemi economici che, nel caso italiano, vedono le Piccole e medie imprese quale soggetto più colpito, in quanto rappresentano il 63% dell’economia italiana». Così il direttore del Servizio di polizia postale e sicurezza cibernetica Ivano Gabrielli. Il recente rapporto Cyber index Pmi, promosso da Confindustria e Generali, afferma che la Piccola e media impresa italiana è ancora poco consapevole dei rischi legati al crimine informatico. Costi elevati delle infrastrutture e scarsità di risorse umane attualmente disponibili sul mercato non permettono di strutturare soluzioni utili.