Il Governo mantiene gli impegni presi con il decreto Liste d’Attesa e il successivo passo del DDL Prestazioni Sanitarie viene approvato dall’Aula del Senato: il testo, composto da 26 articoli, passa ora alla Camera

di Filippo De Bellis

Le novità sono sostanziali soprattutto per attuare, favorire e vigilare sull’effettiva riduzione delle liste d’attesa, che da oltre 10 anni si allungano sempre più e sono diventate, con la loro spropositata lunghezza, specie per le malattie gravi ed oncologiche, il principale problema degli italiani.

Si rendeva pertanto necessario un forte intervento sulle Regioni, molte delle quali non si sono mostrate sensibili alla soluzione del problema.

Le novità più importanti previste:

  • istituzione del Singla, sistema nazionale di governo delle liste d’attesa, al fine di coordinare a livello nazionale le azioni necessarie ad assicurare il rispetto dei tempi di attesa per le prestazioni sanitarie rientranti nei LEA livelli essenziali di assistenza e ridurre le li­ste di attesa;
  • competono al medico la diagnosi, la prognosi e la terapia in merito alla specifica situazione clinica e quando prescrive prestazioni di specialistica ambulatoriale deve attribuire, in prima visita o esame diagnostico, l’appropriata classe di priorità e indicare il quesito o il sospetto diagnostico in base alla definizione omogenea dei quesiti diagnostici e codici unici di classificazione internazionale delle malattie previsti in successivo decreto;
  • misure idonee da adottarsi nei confronti dei direttori generali delle aziende sanitarie per il mancato rispetto dei tempi d’attesa;
  • istituzione del registro delle segnalazioni di problematiche e disservizi in materia di Sanità destinato ai cittadini;
  • utilizzo degli specialisti ambulatoriali interni, a loro richiesta, per il recupero delle liste d’attesa con previsione di un budget di spesa relativo per 2025 e 2026, e si strutturano gli incarichi libero-professionali anche agli specializzandi;
  • si apre al trattenimento in servizio fino a 72 anni e fino al 31/12/2026, su richiesta, dei docenti strutturati presso il SSN;
  • per contrastare i gettonisti, le Regioni potranno stipulare contratti di collaborazione coordinata e continuativa con personale del comparto, dirigenti medico-sanitari e professionisti sanitari
  • incremento del limite di spesa di 0,5 per il 2025 e 1,0% per il 2026 per la fornitura di prestazioni sanitarie da parte di soggetti privati accreditati;
  • istituzione di un Fondo di 3 milioni per ridurre gli accessi impropri ai Pronto Soccorso e per l’acquisto da parte dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta di per programmi automatizzati di appuntamenti, comunicazioni con i pazienti e effettuazione di prestazioni di telemedicina-televisita, misure per efficientare la rete ospedaliera per l’emergenza sanitaria;
  • riorganizzazione della rete di laboratori accreditati con il SSN con previsione di criteri di valori minimi di soglia delle prestazioni, favorendo l’accorpamento degli stessi tra loro;
  • misure premiali e valutazione degli obiettivi per la riduzione delle liste d’attesa per le Regioni che garantiscono il rispetto dei tempi massimi di attesa per i LEA, valutazione e verifica da parte delle Regioni degli obiettivi da esse assegnati a direttori regionali della sanità, direttori generali delle ASLL, delle aziende ospedaliere e degli altri enti del SSN per la corresponsione di indennità di risultato per la riduzione delle liste d’attesa
  • certificazioni di malattia o verifica della malattia di un lavoratore effettuabili con visite in modalità di telemedicina
  • potenziamento dei dipartimenti di salute mentale con assunzioni a tempo indeterminato di psichiatri, neuropsichiatri infantili, psicologi, educatori professionali, terapisti della riabilitazione psichiatrica ed occupazionali e assistenti sociali
  • rafforzamento delle campagne di screening regionale per la prevenzione del tumore al seno per le donne di età 45-50 e 70-74 anni con previsione di spesa di 3 milioni per il triennio 2025-2027
  • istituzione della Scuola nazionale dell’alta amministrazione sanitaria per formare e sviluppare manager del SSN
  • deroga transitoria fino a dic. 2026 sul numero dei posti letto per l’assistenza ospedaliera di soggetti privati accreditati
  • estensione delle previsioni del DDL alle regioni a statuto speciale e alle province autonome di Trento e di Bolzano

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