Il report realizzato da Concentrix,Insurance Technology Perspectives 2025: Transforming Innovation into Competitive Advantage” rivela le opinioni settoriali del settore assicurativo sulle nuove tecnologie, compresa l’intelligenza artificiale.

Dal report emerge che le assicurazioni stanno subendo cambiamenti significativi in termini di queste tecnologie e l’80% dei dirigenti intervistati ritiene che “la trasformazione digitale sia essenziale per la sopravvivenza del settore”.

Il rapporto rileva inoltre che “la disruption tecnologica, unita al cambiamento delle aspettative dei consumatori e alla crescente pressione normativa, sta costringendo gli assicuratori a innovare rapidamente”.

In questo contesto, il 79% sta già investendo per migliorare l’esperienza del cliente e il 41% riconosce che sta esplorando o implementando l’IA generativa per ottimizzare la gestione delle polizze e offrire servizi più personalizzati. Gli assicuratori riconoscono inoltre che ciò sta contribuendo a snellire processi chiave come la gestione dei sinistri e la personalizzazione dei prodotti per migliorare il rapporto con gli assicurati.

Inoltre 6 intervistati su 10 ritengono che i modi tradizionali di fare business si stiano trasformando.
Il 67% di questi dirigenti ritiene che la loro infrastruttura di dati sia “di livello superiore”: i dirigenti assicurativi sono fiduciosi di avere la tecnologia, i dati e gli insight necessari per soddisfare le aspettative dei clienti e monetizzare meglio le offerte assicurative.
Quattro dirigenti su cinque affermano che i dati giusti stanno raggiungendo le persone giuste al momento giusto, e credono di avere la tecnologia necessaria per agire su quei dati. Per le aziende con oltre 1 miliardo di dollari di fatturato, questi numeri sono ancora più elevati.

Tuttavia, il rapporto evidenzia che solo il 31% ritiene di ottenere “il massimo beneficio possibile dalle interazioni con i clienti”. In altre parole, la maturità tecnologica da sola non è sufficiente. Senza le giuste strategie e l’agilità per adattarsi ai cambiamenti costanti, le aziende rischiano di rimanere bloccate in uno stato di noncuranza, piuttosto che promuovere vera innovazione e crescita.