Un recente studio (in inglese) realizzato da Giacomo Ascionea (Scuola Superiore Meridionale), Michele Bufalo e Giuseppe Orlando (Universit`a degli Studi di Bari “Aldo Moro”), dal titolo “Cost and Severity of Natural Catastrophes in Extreme Events: Implications for Society and Insurances” propone un nuovo approccio per stimare l’impatto economico delle catastrofi naturali correlando la gravità delle perdite logaritmiche, modellate utilizzando un processo Vasicek, con la frequenza degli eventi che seguono un movimento browniano geometrico.

Gli eventi ambientali estremi sono problemi urgenti che richiedono attenzione. Rischi climatici significativi possono portare a un aumento della domanda di coperture assicurative o riassicurative, in quanto i singoli e le imprese diventano più consapevoli dei rischi che corrono. Ciò può avere effetti a lungo termine sul settore assicurativo e riassicurativo, in quanto gli assicuratori e i riassicuratori potrebbero dover adeguare i loro prezzi e le loro pratiche di sottoscrizione per tenere conto dell’aumento della domanda e del potenziale di perdite future.

l problema rappresenta una sfida considerevole non solo per la società nel suo complesso, ma anche per la capacità del settore (ri)assicurativo. L’impatto economico dei disastri naturali influisce sulle decisioni di approvvigionamento e sui costi di ricostruzione, soprattutto in seguito alle catastrofi, il che diventa sempre più rilevante nel contesto del cambiamento climatico. Un’accurata modellazione del rischio è fondamentale per gli stakeholder, considerando i rischi tecnologici, politici ed etici. L’instabilità finanziaria e l’incertezza politica complicano ulteriormente la gestione del rischio climatico.

La novità di questo lavoro sta nel combinare i due processi per catturare dinamicamente la relazione tra la frequenza e la gravità degli eventi catastrofici, fornendo una valutazione del rischio più completa. A differenza dei modelli tradizionali, l’approccio proposto tiene conto delle dinamiche congiunte sia delle perdite che degli eventi, offrendo un metodo raffinato per la determinazione del prezzo degli eventi estremi nell’assicurazione catastrofale.

L’integrazione nel modello di tali processi correlati consente una determinazione dei prezzi più accurata, in particolare per eventi estremi, migliorando così la capacità del settore assicurativo di valutare e gestire i rischi catastrofali. Il modello allinea i rischi con gli asset a rischio, aiutando i policy maker a prepararsi a gestire le sfide finanziarie legate ai disastri naturali. La parsimonia del modello, basata esclusivamente sulla frequenza e sulla gravità degli eventi, consente – sottolineano gli Autori – una valutazione del rischio efficiente e solida, rendendola efficace anche con dati limitati.