L’Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali (EIOPA) ha lanciato una nuova serie di pubblicazioni derivanti dalle competenze degli specialisti interni e da quelle di ricercatori, accademici e analisti esterni. Gli “Occasional Research Papers” hanno lo scopo di informare su argomenti chiave che riguardano i settori europei delle (ri)assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali.
Il documento inaugurale di questa serie – con la partecipazione di esperti della Harvard Business School, della Booth School of Business dell’Università di Chicago, dell’Università Carlo di Praga, della Banca dei Regolamenti Internazionali e dell’EIOPA – esplora le decisioni di asset allocation globale degli assicuratori e delle banche europee nei portafogli a reddito fisso.
Il documento offre nuovi spunti di riflessione in un’area finora poco studiata, considerando congiuntamente i comportamenti di investimento di banche e assicurazioni ed esaminando per la prima volta la relazione tra la loro asset allocation nei mercati nazionali e internazionali.
La ricerca rivela nuove e importanti criticità internazionali – ostacoli o sfide che gli investitori devono affrontare quando cercano di diversificare i loro portafogli a livello transfrontaliero – che non possono essere spiegate da frizioni tradizionali come le distorsioni legate al paese di origine o alla valuta nazionale.
La prima constatazione fondamentale è che le caratteristiche degli investimenti domestici di banche e assicurazioni in titoli a reddito fisso sono in gran parte rispecchiate nei loro portafogli internazionali, anziché essere compensate. Nei Paesi in cui gli assicuratori e le banche hanno una quota maggiore di obbligazioni societarie nei loro portafogli nazionali a reddito fisso, anche i loro investimenti esteri tendono a essere fortemente caratterizzati da obbligazioni societarie, invece di riequilibrarsi verso i titoli di Stato. Questo fenomeno viene definito “domestic projection bias’”.
La seconda importante distorsione individuata riguarda il comportamento delle filiali. Il documento di ricerca rivela che i gruppi multinazionali non utilizzano le loro filiali estere per ottimizzare il loro portafoglio globale. Al contrario, le filiali tendono ad avere portafogli molto simili a quelli dei loro colleghi nel mercato locale. Questo è il cosiddetto “going native bias“.
I risultati complessivi suggeriscono che mercati assicurativi e fondi pensione ben sviluppati sono fondamentali per promuovere mercati obbligazionari societari attivi. Tuttavia, le due frizioni di portafoglio internazionali recentemente identificate – il bias di proiezione interna e il bias di autoctonia – indicano anche che gli sforzi per approfondire e integrare i mercati dei capitali europei dovranno affrontare delle sfide.