Secondo il World Property and Casualty Insurance Report di Capgemini Research Institute, l’invecchiamento della popolazione mondiale è destinato ad aumentare drasticamente l’indice di dipendenza globale e, con il cambiamento del comportamento dei consumatori e le tendenze verso una maggiore urbanizzazione e l’automazione della tecnologia, prevede una trasformazione del settore assicurativo globale property & casualty (P&C) entro il 2050.
La ricerca mostra che entro il 2050 l’indice di dipendenza globale dovrebbe salire al 26% dal 16% del 2024, il che significa che per ogni 100 persone in età lavorativa ci saranno 26 anziani da sostenere, rispetto ai 16 di oggi.
Secondo il rapporto, l’aumento del rapporto tra anziani e adulti in età lavorativa giocherà un ruolo fondamentale nel cambiamento delle abitudini di consumo, di trasporto e di utilizzo della tecnologia, con importanti implicazioni per le assicurazioni P&C commerciali e personali.
“Queste tendenze spingeranno il settore verso un approccio modulare più incentrato sulla prevenzione, con un monitoraggio del rischio in tempo reale, e verso modelli di sottoscrizione maggiormente basati sulla tecnologia”, spiega il rapporto.
È interessante notare che il 45% dei consumatori prevede di aumentare le spese per migliorare il proprio stile di vita, tra cui viaggi, beni di lusso e ristrutturazioni della casa. Allo stesso tempo, il 70% non prevede di acquistare un’altra casa o di trasformare quella attuale in una più grande.
Secondo Capgemini, questo cambiamento nelle abitudini di spesa, unito alla maggiore urbanizzazione e ai progressi nell’automazione della tecnologia, avrà un impatto significativo sul modo in cui gli assicuratori P&C serviranno i loro clienti. Ad esempio, si prevede che gli assicuratori auto si orienteranno verso le assicurazioni commerciali e le coperture per la mobilità condivisa, dato che gli anziani guidano meno e si affidano maggiormente ai ridesharing. L’assicurazione dei beni personali dovrà evolvere verso opzioni preventive, adatte agli anziani e rivolte a case più piccole e multigenerazionali. Sul posto di lavoro, le linee commerciali dovranno tenere conto dell’automazione determinata dalla demografia e dei profili di rischio modificati.
Il cambiamento climatico è già una delle principali preoccupazioni del settore assicurativo e riassicurativo, ma il rapporto sottolinea che il mercato dovrà confrontarsi con le sue implicazioni sull’invecchiamento della forza lavoro.
Secondo una ricerca di Oxford Economics preparata per Capgemini, il 98,5% della popolazione mondiale sarà a rischio di siccità e l’80% sarà a rischio di precipitazioni eccessive, il che evidenzia la sfida dei rischi interconnessi, in quanto la volatilità del clima si combina con la concentrazione dei rischi urbani.
Per far fronte alle sfide dei prossimi decenni, secondo Capgemini oggi gli assicuratori dovrebbero analizzare i portafogli per comprendere queste sensibilità e accertare la loro esposizione nei mercati maturi e in quelli in transizione. Questo li aiuterà a sviluppare modelli di servizio ottimizzati e a prova di futuro.
Per quanto riguarda l’IA, il rapporto rileva che una caratteristica fondamentale del nuovo approccio delle compagnie P&C sarà l’uso di intuizioni predittive e di intelligence in tempo reale nella sottoscrizione. Infatti, il rapporto ha rilevato che l’88% delle compagnie assicurative riconosce l’importanza dell’underwriting avanzato, anche se solo il 17% dispone di capacità mature.
Per essere all’avanguardia e prepararsi ai cambiamenti demografici, il rapporto raccomanda numerosi approcci che gli assicuratori P&C dovrebbero adottare. Tra questi, l’attenzione al cambiamento del comportamento dei clienti, la trasformazione dei modelli operativi e il miglioramento della governance del rischio.