Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali
Le Generali non avranno più la necessità di nominare un vicepresidente all’interno del proprio consiglio di amministrazione. A prevederlo sono le modifiche statutarie che saranno votate dall’assemblea delle compagnia di assicurazione che si riunirà domani. L’ultimo vicepresidente, con le caratteristiche di vicario, era stato l’azionista Francesco Gaetano Caltagirone che aveva ricoperto l’incarico per 12 anni e che si era però dimesso da consigliere, una prima volta, a gennaio 2022, nel mezzo del braccio di ferro per il rinnovo del cda che ha poi portato alla rielezione di Philippe Donnet a group ceo. Poi un secondo abbandono c’era stato il 27 maggio 2022, quando Caltagirone aveva lasciato il posto in consiglio, sostituito da Stefano Marsaglia.
Oasi Gregorina, un’area naturale e agricola di 25 ettari all’interno dell’omonima tenuta del gruppo Leone Alato, viene aperta e restituita da Generali alla comunità. L’Oasi, situata a Castrocaro Terme e Terra del Sole (Forlì-Cesena) e affiliata al sistema nazionale Wwf, aprirà al pubblico con visite dedicate a scuole e realtà del Terzo Settore del territorio, visitatori su prenotazione e dipendenti di Generali Country Italia e del Leone Alato. L’iniziativa rientra nel progetto Generali Act4Green.
Intesa Sanpaolo va al rinnovo dei cda delle controllate. Ieri è toccato a Fideuram-Intesa Sanpaolo Private Banking e alle sue partecipate, mentre oggi toccherà a Eurizon e Intesa Vita, braccio assicurativo del gruppo guidato da Carlo Messina. Le nomine fanno seguito all’ampia riorganizzazione della prima linea annunciata nelle scorse settimane per potenziare il top management. Le attività di gestione del risparmio sono confluite sotto la nuova struttura Wealth Management Divisions che fa riferimento a Tommaso Corcos. Oggi l’infornata di nomine si concluderà con i nuovi cda di Eurizon (per cui Saverio Perissinotto sarà presidente e Maria Luisa Gota ad e dg) e di Intesa Vita che, come anticipato da MF-Milano Finanza, vedrà salire al vertice Riccardo Ranalli come presidente e Virginia Borla come ad e dg.
Al paziente vittima di malasanità va liquidato anche il danno da depressione per il difficile decorso post-operatorio. Un conto è la sofferenza soggettiva, un altro la lesione all’integrità psicologica che può essere accertata da un medico: il disturbo di adattamento va quindi preso in considerazione per la liquidazione complessiva della lesione alla salute; sbaglia il giudice del merito a liquidare la patologia da umore depresso dell’ammalato in percentuale rispetto al danno biologico, a titolo di personalizzazione: avrebbe dovuto liquidarlo in via autonoma, disponendo se del caso una consulenza tecnica d’ufficio. Così la Corte di cassazione civile, sez. terza, nell’ordinanza n. 10787 del 22/4/2024.
Tra carenze di personale e tagli nei bilanci delle aziende sanitarie, i tempi delle liste d’attesa crescono a dismisura e la sanità pubblica trova sempre più difficoltà a garantire servizi adeguati ai cittadini. È il tema affrontato nel corso del Cnpr Forum “Senza salute non c’è futuro, analisi e prospettive sul sistema sanitario nazionale tra demografia e sostenibilità”, promosso dalla Cassa di previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili, presieduta da Luigi Pagliuca, che ha visto protagonisti Ugo Cappellacci (Forza Italia), presidente della Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati; Sandra Zampa, senatrice del Partito democratico in Commissione Affari Sociali a Palazzo Madama; Andrea Mascaretti, deputato di Fratelli d’Italia nelle Commissioni Bilancio e Lavoro a Montecitorio e Elisa Pirro, parlamentare del M5s in Commissione Bilancio al Senato.
Allarme rosso per l’Europa. È il continente che si sta scaldando più rapidamente: 1°C sopra la media globale e oltre 2.6° rispetto ai livelli pre-industriali. I ghiacciai alpini perdono volume rapidamente, i mari sono «bollenti», gli incendi hanno divorato nel 2023 un’area grande quanto Berlino, Londra e Parigi messe insieme; gli eventi estremi colpiscono con sempre maggiore intensità e frequenza, mettendo a rischio la salute dei cittadini. È il quadro poco confortante delineato dall’ultimo rapporto del Servizio di monitoraggio dell’Ue sul clima, Copernicus, pubblicato ieri, in coincidenza con la Giornata mondiale della Terra. Emerge un unico elemento positivo: la percentuale record di produzione di elettricità da fonti rinnovabili (43%), che per il secondo anno consecutivo ha superato quella da combustibili fossili
Un milione di accessi in più in un solo anno al Pronto soccorso. Dopo la frenata della pandemia quando gli italiani per paura del contagio rinunciavano ad andare in ospedale ora in molti stanno tornando in massa a bussare ai Ps: solo nel 2023 si sono registrati 18,27 milioni di accessi con un incremento, rispetto al 2022, di ben il 6 per cento. Ma con l’aggravante che circa 4 milioni sono pazienti con problemi di salute poco urgenti e trattabili da un medico di famiglia o un ambulatorio: in pratica quasi un caso su quattro poteva essere curato da un altra parte. Per gli ospedali non è una buona notizia visto che anche a causa della carenza di medici e infermieri i Pronto soccorso sono tornati a essere, come prima del Covid, dei “gironi infernali” con pazienti costretti a lunghe attese e stress per il personale nel mirino anche per il fenomeno in crescita delle aggressioni di chi non accetta di aspettare.
L’assemblea dei soci dello Ieo approva il bilancio 2023 e nomina il nuovo consiglio di amministrazione. Un passaggio, quest’ultimo, che ha registrato la conferma dei vertici con Carlo Cimbri nel ruolo di presidente, Carlo Buora in qualità di vicepresidente dell’Istituto Europeo di Oncologia e presidente del Centro Cardiologico Monzino, e Mauro Melis amministratore delegato di entrambi i centri. Per il board sono stati designati Giacomo Campora, Maurizio Carfagna, Maurizio Comoli, Luca Damiani, Marco Di Caro, Guido Galardi, Paolo Grandi, Francesco Milleri, Mario Alberto Pedranzini, Monica Alessandra Possa, Clemente Rebecchini, Giovanni Tronchetti Provera, a cui si sono aggiunti due nuovi ingressi: Maurizio Beretta e Pietro Labriola.
Si parla spesso del cambio generazionale nelle imprese. Ma è più raro soffermare i discorsi su un grande travaso di ricchezza che sta per avvenire dalle generazioni anziane a quelle più giovani: stima l’Aipb (Associazione italiana Private Banking) che solo tra le famiglie abbienti nei prossimi 5 anni passeranno tra una generazione e l’altra 180 miliardi di euro. E da qui al 2033 si arriverà a 300 miliardi. Non stiamo parlando di tutte le famiglie italiane, ma solo di quelle clienti del private banking: quelle cioè con una ricchezza finanziaria superiore a 500mila euro, che detengono il 32% del patrimonio finanziario complessivo delle famiglie italiane. Ma il dato, pur parziale, fa riflettere: il grande squilibrio generazionale inizia a riequilibrarsi poco per volta.