Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

Un’alleanza importante con Mapfre, prima assicurazione di Spagna, che potrebbe evolvere in un legame più stretto. La volontà di arricchire l’offerta assicurativa con nuovi servizi, continuando a crescere nonostante le sfide impreviste delle catastrofi naturali che hanno fortemente impattato il 2023. E l’intenzione di sperimentare nuovi canali ma continuando a mettere sempre gli agenti al centro del modello di business, alleggerendo intanto il peso sul settore immobiliare, ma senza fretta. Vittoria Assicurazioni, la storica compagnia assicurativa controllata dalla famiglia di Carlo Acutis traccia la strada dello sviluppo per i mesi a venire come racconta in questa intervista a MF-Milano Finanza l’amministratore delegato della compagnia Cesare Caldarelli, che si dice ottimista sul settore «con le prospettive che restano positive nonostante l’incognita di nuovi eventi naturali».
Durante il Salone del Risparmio Federico Ghizzoni ha fatto una previsione molto puntuale sulle strategie che potrebbe seguire sistema bancario italiano: «Con il taglio dei tassi che si avvicina, le banche saranno costrette a rivedere il proprio modello di business e a puntare sui servizi». Tradotto, sarà il wealth management a compensare la svolta della Bce permettendo ai gruppi italiani di difendere i maxi profitti degli ultimi due anni. Una previsione avvalorata dal fatto che Ghizzoni, oltre a ricoprire oggi i ruoli di presidente di Rothschild Italia e senior advisor di BlackRock Italia, è stato anche ceo di Unicredit tra il 2010 e il 2016, gli anni più delicati nella storia recente del sistema bancario italiano. Le sue parole rispecchiano insomma una visione strategico-operativa diffusa ai vertici dei grandi istituti, a partire dal gruppo di piazza Gae Aulenti.
Le grandi rivoluzioni si possono cogliere in anticipo, guardando i piccoli dettagli sparsi nel quadro d’insieme. Girando per gli stand del Salone del Risparmio di Milano, la tre giorni di Assogestioni che ormai è un punto di riferimento in tutta Europa per l’industria del gestito, sia Amundi sia Blackrock, rispettivamente il più grande asset manager europeo e mondiale, si rivolgevano alla platea di consulenti parlando di Etf. Amundi aveva la parola anche nel nome dello stand, Blackrock in una dettagliata brochure in cui sponsorizzava la gamma iBonds Etf (non è certo casuale che si parli di bond a un pubblico italiano).
I fondi pensione chiudono il primo trimestre del 2024 battendo la rivalutazione del trattamento di fine rapporto (tfr) grazie al rally dei mercati e alla frenata dell’inflazione. I comparti negoziali, emerge dall’analisi di MF Milano Finanza che ha raccolto in anteprima i risultati del periodo gennaio-marzo, hanno messo a segno una performance media del +2,2%. Identica la media realizzata dal canto loro dai fondi pensione aperti sul mercato (oltre 300, in questo caso i dati sono di Fida). Entrambe la categorie in questi primi tre mesi dell’anno hanno battuto la rivalutazione del tfr, la classica asticella di confronto, dato che l’iscrizione ai fondi avviene proprio con il trasferimento delle quote di liquidazione che altrimenti resta in azienda e qui si apprezza in base all’indice Istat dei prezzi (si calcola il 75% della variazione dell’inflazione rispetto all’ultimo mese dell’anno precedente e si somma l’1,5% fisso all’anno). Sulla base dei dati preliminari dell’inflazione di marzo 2024, il tfr si è rivalutato nel trimestre dello 0,6% netto, in forte frenata rispetto al +8,3% del 2022 quando l’inflazione aveva avuto una netta ripresa per poi iniziare a scendere nel 2023 (lo scorso anno il tfr aveva avuto un risultato del +1,6%).
Dopo l’uscita dall’Ue sono stati creati 90 mila posti di lavoro e gli asset finanziari gestiti a Londra sono saliti del 3%. Il Regno Unito supporta l’idea dell’unione europea dei capitali e vorrebbe farne parte. Quanto alla dinamica del London Stock Exchange, l’andamento dei titoli rappresenta solo una «parte della mole del volume di affari di cui si occupa la City». Da notare per esempio l’ottimo andamento del mercato dei bond, il crescente settore delle assicurazioni, lo shipping («il 95% del volume finanziario del comparto passa da Londra»). Guardando indietro al 2016, gli asset gestiti nel distretto finanziario londinese sono passati dal rappresentare il 12% del volume globale di asset finanziari a esserne il 15%.
Con un patrimonio di oltre 14,3 miliardi di euro, Previndai, il comparto di previdenza integrativa dei dirigenti di industria, è il più grande fondo pensione in Italia. Tale crescita è riconducibile non solo all’aumento degli iscritti (sono oltre 88 mila), ma anche alla buona performance di tutti i comparti che è proseguita anche nel primo trimestre 2024: Assicurativo 1990 (+0,66% nel trimestre), Assicurativo 2014 (+0,57%), Assicurativo 2024 (+0,58%), Bilanciato (+2,7%) e Sviluppo (+4,6%). E’ un fondo che rientra nei cosiddetti preesistenti, ovvero i comparti attivi prima prima che venisse disciplinato in modo organico il sistema della previdenza complementare dal decreto 124/1993. MF-Milano Finanza ha incontrato il presidente Giuseppe Straniero.
Hdi Capitale Protetto è un prodotto dedicato all’investimento per il caso morte a vita intera, capitale rivalutabile e premio unico. La polizza consente di ottenere, dietro il pagamento
di un premio unico iniziale e di eventuali versamenti aggiuntivi, un capitale che si rivaluta
annualmente in base al rendimento della gestione separata Fondo Bancom. La misura di rivalutazione annua applicabile al contratto è pari al rendimento della gestione separata al netto di una percentuale trattenuta dalla società, fissata in funzione decrescente del valore dell’accantonamento; nel caso in cui il rendimento della gestione ecceda il 3% annuo, la compagnia tratterrà un’ulteriore quota del rendimento pari allo 0,02% per ogni 0,10% di tale eccedenza

Sanzioni più severe per le aziende in caso di infortuni sui lavoro. Non solo nei cantieri in cui si effettuano lavori edili e di ingegneria civile ma anche in ulteriori settori che saranno individuati con decreto del ministero del lavoro. Crescono infatti le decurtazioni di crediti a cui le imprese andranno incontro in caso di sinistri causati dalla violazione delle norme sulla prevenzione degli infortuni. Se il lavoratore subirà un’inabilità temporanea assoluta che imponga l’astensione dal lavoro per più di 60 giorni, l’azienda perderà 5 crediti (rispetto ai due inizialmente previsti dalla prima versione della patente a crediti contenuta nel decreto legge Pnrr). In caso di inabilità permanente parziale i punti persi resteranno 8, ma saliranno a 15 in caso di inabilità permanente assoluta, fino a toccare i 20 punti in caso di infortunio mortale. Se il sinistro causa al lavoratore una malattia professionale, i punti decurtati resteranno 10.
Compie due reati in un colpo solo, in concorso con l’imprenditore, il commercialista che rilascia il visto di conformità Iva senza controllare i dati esposti nella denuncia in base ai documenti: da una parte la dichiarazione fraudolenta, dall’altra l’indebita compensazione dei crediti. E ciò anche quando il visto rilasciato è quello leggero di cui all’articolo 2, comma primo, del decreto del ministero dell’Economia n. 164 del 31/05/1999 e non quello pesante del comma secondo: il professionista abilitato deve controllare la conformità alle regole su deducibilità, detraibilità, crediti d’imposta e scomputo delle ritenute d’acconto. Così la Corte di cassazione penale, sez. terza, nella sentenza n. 14954 dell’11 aprile 2024.

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Dagli edifici deriva il 40% del consumo energetico Ue, oltre la metà di quello di gas (riscaldamento e acqua calda, soprattutto) e il 35% delle emissioni di gas serra. Con la direttiva europea sulle Case Green, Bruxelles si pone l’ambizioso obiettivo di decarbonizzarli al 2050. Pianta paletti prima sulle nuove costruzioni e le caldaie, poi su tutto il parco immobiliare. Vincoli ammorbiditi rispetto alle premesse, che coglie l’Italia intenta a smaltire la sbornia da Superbonus e con la domanda di fondo: dove trovare i soldi per il nuovo scatto di efficienza? Interrogativo cui rispondere entro due anni: tempo dato alle Capitali per presentare il Piano nazionale con le tappe per le ristrutturazioni.

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Cantiere in corso alle Generali dove il ceo Philippe Donnet apre un nuovo capitolo nel percorso di evoluzione del del Leone. Obiettivo, adeguare la macchina operativa in vista del piano strategico che sarà pronto a dicembre. Ma anche dopo una stagione di acquisizioni: da Liberty Seguros a Conning. Il gruppo è passato dai 710 miliardi di asset under management del 2021 agli 803 miliardi del 2023 e da e da 75,8 miliardi di premi a 82,5. La revisione potrebbe riguardare l’area international (dall’America Latina all’Asia) e la regione Germania- Austria Svizzera. Se ne occuperà Giulio Terzariol che da gennaio guida l’attività assicurativa e che ora ridisegnerà la divisione in modo da rendere ancora più semplice e veloce il processo decisionale. Attese novità su chi prenderà il posto di Bruno Scaroni (passato a Zurich Italia) come chief transformation officer.

Il Servizio sanitario nazionale ha già bussato alla porta di quasi 530mila italiani over 65 bisognosi di cure portandogliele direttamente dentro le mura di casa. Tutte le Regioni hanno raggiunto se non superato il target intermedio previsto a fine 2023 con l’eccezione di Campania (66% del target), Sardegna (77%) e Sicilia ferma addirittura all’1% del suo obiettivo ma per ritardi nell’invio dei dati. Risultati che per queste regioni potrebbero trasformarsi nel blocco temporaneo dei fondi come prevede il percorso a tappe verso il target finale previsto dal Pnrr e cioè quello di raggiungere a casa con le cure entro giugno del 2026 oltre 840mila over 65 in più – soprattutto malati cronici – rispetto ad oggi: il traguardo finale è infatti quello di garantire l’infermiere a casa (con il medico quando necessario) al 10% degli anziani italiani.

Il provvedimento che (nelle intenzioni originarie della Commissione Ue) doveva sancire il divieto degli inducement per i consulenti finanziari, arriverà il prossimo 22 aprile all’esame dell’Assemblea plenaria del Parlamento Ue. Poi dovrebbero essere avviati i triloghi e che si arrivi alla Gazzetta Ufficiale prima delle elezioni Ue, pare molto difficile. Tanto che anche ambienti della Commissione Ue non sembrano ottimisti sulla possibilità di approvare il testo entro la scadenza dell’attuale mandato. Però mai dire mai.