Gli standard ambientali, sociali e di governance (ESG) del mercato assicurativo dei Lloyd’s di Londra sono deboli, in quanto i suoi membri sono esposti a progetti di combustibili fossili e armi, ha affermato in un report l’organizzazione no-profit ShareAction. Il mercato dei Lloyd’s è composto da oltre 50 aziende sulle quali esercita una supervisione normativa. Tuttavia, secondo il report, le linee guida ESG rivolte ai suoi componenti appaiono inadeguate.
I Lloyd’s si sono piazzati al terzultimo posto di una classifica di 29 assicuratori globali property & casualty, in termini di sottoscrizione responsabile e performance degli investimenti.
In un’analisi separata sugli standard di sottoscrizione di 13 assicuratori membri dei Lloyd’s, ben 6 hanno ottenuto il punteggio F, il voto più basso.
Nessuno dei 65 assicuratori intervistati da ShareAction ha ottenuto il massimo grado A.
Gli assicuratori hanno registrato le loro performance su 30 parametri comprendenti gli obiettivi “net zero emission”, le eventuali limitazioni nella sottoscrizione di coperture per aziende di petrolio e gas, le esclusioni di investimenti in imprese di armi e tabacco.
“Il settore assicurativo sta mostrando prestazioni insufficienti in termini di finanza responsabile, sia rispetto alla nostra gestione patrimoniale che ai benchmark delle banche europee”, ha detto a Reuters Claudia Gray, responsabile della ricerca sul settore finanziario di ShareAction.
La compagnia di assicurazioni francese AXA è in testa alla classifica del segmento property & casualty, mentre la giapponese Sony Financial Group è all’ultimo posto.
La francese CNP Assurances guida invece la graduatoria life & health, mentre l’azienda statunitense Protective Life Insurance è in ultima posizione.
Anche AXA, come del sindacato dei Lloyd’s, è in testa tra gli assicuratori dei Lloyd’s, mentre Aegis è in coda.
AXA ha affermato di aggiornare regolarmente le sue politiche di investimento e di sottoscrizione “per allinearle alle sue alte ambizioni in materia di clima e sostenibilità”.
Un portavoce di CNP Assurances ha affermato che la sua classifica mostra “l’impegno a lungo termine dell’assicuratore per una politica di investimento responsabile che rispetti il clima, la biodiversità e la società”.