L’invecchiamento della popolazione mette sotto pressione le casse delle Regioni italiane che, da qui al 2050, potrebbero dover aumentare le loro spese sanitarie. In particolare, il fabbisogno della Calabria e della Campania in termini di cure sanitarie dovrebbe essere “oltre il 30% in più di quello attuale”.
Il dato è contenuto nella relazione presentata da Giuliano Resce, professore associato in Economia politica presso l’Università del Molise, nel corso dell’evento “Sostenibilità dell’assistenza agli anziani non autosufficienti e ruolo dei caregivers: evento di ascolto e confronto con stakeholders”, tenutosi nei giorni scorsi presso la Sapienza Università di Roma.
Partendo dai dati attuali, Giuliano Resce ha calcolati, tramite machine learning, l’evoluzione della spesa pubblica sanitaria per le regioni italiane. Secondo il Fondo Sanitario Nazionale, il fabbisogno del settore si aggira oggi intorno a 130 miliardi di euro, cioè il 22% della spesa pubblica e circa il 7% del Pil. Sul bilancio delle Regioni, che sono gli enti chiamati a gestire il servizio, la spesa sanitaria pesa circa il 75%, più dell’80%, se si considerano solo le Regioni a Statuto Ordinario, ha spiegato il professor Resce.