Salute, protezione, investimenti e supporto alle piccole e medie imprese. Generali in Italia ha indicato alla sua rete di 2.250 agenti, che con i loro 17 mila collaboratori e 2.850 produttori, le priorità che dovranno guidare il loro operato per i mesi a venire. L’occasione è stata la prima maxi convention del gruppo assicurativo organizzata dopo sette anni di stop. Era il 2016 quando la rete si riunì per l’ultima volta a Roma. Poi la lunga interruzione, dettata anche dalla pandemia. Ora il ritorno in presenza dell’evento organizzata a Milano, in un luogo fortemente simbolico. «Oggi ci sarà la prima giornata, con la partecipazione di 3 mila persone e domani, giornata conclusiva, ne aspettiamo altrettanti», dice a MF-Milano Finanza Marco Oddone, chief marketing & distribution officer di Generali Italia, aggiungendo che il luogo scelto è stato il Palazzo delle Scintille (detenuto da Generali Real Estate, ndr) che era già stato in passato scenario della convention del gruppo e che, con la pandemia è stato per 674 giorni il più grande hub vaccinale d’Italia con 2,4 milioni di dosi somministrate. «Ha chiuso ufficialmente un mese fa e da allora abbiamo lavorato per poter fare in modo che ospitasse questo appuntamento che ha un alto contenuto simbolico», spiega Oddone.
Bcc Iccrea presenterà in tempi brevi all’Ivass il progetto per il riacquisto del 70% delle due joint venture con il gruppo Generali: lo ha annunciato il vicedirettore generale dell’istituto, Pietro Galbiati, durante la presentazione del piano industriale 2023-2025. «È aperta la data room», ha spiegato. «Le maggiori compagnie di assicurazione vita e danni, fatto salvo qualcuna che non ha ritenuto strategico il settore bancassicurazione, sono presenti al tavolo. Ci aspettiamo di avere le offerte vincolanti entro giugno per poter fare una scelta durante l’estate e possibilmente chiudere la nuova partnership entro il 31 dicembre di quest’anno, fatto salvo le lungaggini amministrative, burocratiche e di autorizzazione. Ancora non sappiamo se sarà un partner unico o due. Siamo aperti anche a fare due accordi separati: uno per il ramo danni e uno per il ramo assicurazioni». In campo ci sono «gruppi molto grandi e robusti, ma non ci sono società del gruppo Poste», ha aggiunto il direttore generale di Iccrea, Mauro Pastore.