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La bozza della direttiva della Commissione UE per una nuova legge sulla responsabilità civile del prodotto
La Commissione europea intende adeguare la legge sulla responsabilità da prodotto agli sviluppi tecnologici e giuridici e, a tal fine, ha presentato una bozza di direttiva. Secondo la bozza, i produttori di prodotti di consumo devono essere preparati ad alcune estensioni che possono comportare un aumento dei rischi di responsabilità.
I produttori dell’Unione Europea (UE) sono soggetti alla responsabilità oggettiva dal 1985. Ciò significa che le aziende sono responsabili, indipendentemente da una propria colpa, per i danni alle persone e alle cose derivanti dall’uso dei prodotti che loro hanno immesso sul mercato.
Focus sulla digitalizzazione
Il principale punto di partenza della proposta di direttiva della Commissione Europea è rappresentato dalle nuove norme sulla responsabilità adattate al mondo digitale. Tra le altre cose, queste sono destinate a rafforzare le possibilità dei consumatori di far valere meglio i propri interessi nell’ambito dei procedimenti per responsabilità da prodotto, anche nel caso di questioni scientificamente o tecnicamente complesse.
Le tecnologie del futuro, come software e intelligenza artificiale, saranno soggette alle nuove norme sulla responsabilità da prodotto. “Tali norme probabilmente si applicheranno sia ai software integrati che a quelli stand alone e non sarà rilevante che i prodotti siano fisici o meno”, afferma Alessandro D’Andreamatteo, Claims Manager di HDI Global SE Italia, che così prosegue:
“La direttiva proposta tiene conto del fatto che i produttori forniscono aggiornamenti software per molti prodotti e regolamenta la loro responsabilità per la correttezza di tali aggiornamenti”
Ampliamento della definizione di danno
Parallelamente a quanto sopra, è lecito attendersi un adeguamento della definizione di danno. Continua Alessandro D’Andreamatteo: “Si può presumere che in futuro anche la perdita e la falsificazione dei dati rientreranno nella definizione legale di danno. Inoltre, è probabile che venga eliminato il limite minimo di 500 euro, precedentemente in vigore, per la richiesta di risarcimento danni. Va inoltre sottolineato che l’ambito di applicazione è destinato ad essere ampliato. Di conseguenza, se un produttore non può essere ritenuto responsabile per i danni, ciò dovrebbe essere possibile per una serie di altri attori economici, come le piattaforme online e i fornitori di software o i fornitori di servizi di implementazione.
L’introduzione dell’assicurazione obbligatoria non è stata finora introdotta nell’agenda del legislatore. Tuttavia, le proposte di introdurre nuove presunzioni a favore delle parti lese nell’ambito della legge sulla responsabilità civile da prodotto aumenteranno probabilmente i rischi di responsabilità per i produttori, soprattutto nell’ambito delle questioni tecnologiche complesse. È quindi consigliabile che i fabbricanti di prodotti in Italia si aggiornino regolarmente sull’attuale quadro giuridico della responsabilità civile prodotti.
Informazioni dettagliate sono disponibili nella nostra scheda informativa “Proposta della Commissione per una nuova direttiva UE sulla responsabilità per danno da prodotti” (in inglese):