di Anna Messia
C’è chi è convinto che la mossa del Crédit Agricole di acquistare il 9,2% di Banco Bpm sia stata la diretta conseguenza dei contatti che erano stati avviati nei giorni precedenti tra Piazza Meda e un altro gruppo francese, il colosso assicurativo Axa interessato in particolare alle polizze dell’istituto guidato da Giuseppe Castagna. Le voci, come anticipato da MF-Milano Finanza lo scorso 8 aprile, erano del resto circolate già prima che Banque Verte annunciasse in tarda serata il blitz nel capitale del Banco.
Alla notizia che l’istituto fosse pronto a ricomprare le quote delle joint venture bancassicurative con Covéa (l’81% di Bipiemme Vita), probabilmente a fine mese o al più tardi a inizio del prossimo, con un’operazione da circa 280 milioni si era infatti aggiunta una voce circolata sul mercato. Ovvero che il Banco potesse poi rivendere parte di quella compagnia (e di tutte le sue compagnie che distribuiscono polizze nelle filiali del gruppo) a un’altra assicurazione francese, come riportato da MF-Milano Finanza, pronta a farsi avanti. Il nome non era uscito ufficialmente allo scoperto ma dopo le mosse del Crédit Agricole ora il quadro è decisamente più chiaro: alla finestra ci sarebbe appunto Axa, pronta a presentare la sua offerta al Banco anche alla luce di un’altra possibile mossa di quest’ultimo, a cascata, sul Monte dei Paschi con cui la compagnia francese, ormai da decenni, ha una partnership bancassicurativa ben avviata. Un valore che il colosso assicurativo non vuole rischiare di perdere. L’offerta di Axa per le polizze del Banco (nel pacchetto ci sarebbe anche la jv Vera con Cattolica, che scade nel 2023) per una partecipazione di controllo delle joint venture, ancora alle battute iniziali, sarebbe stata di una valutazione pari a circa 1,5 miliardi di euro. Ma ora bisognerà vedere se le mosse del Crèdit Agricole arrivate nel frattempo hanno sparigliato a tal punto le carte da far definitivamente naufragare la trattativa con il gruppo guidato da Thomas Buberl. (riproduzione riservata)
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