Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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Il piano industriale di Assicuratrice Milanese, messo a punto con la consulenza di Cross Border, società che da oltre 30 anni si occupa di m&a nel mondo finanziario, prevede una crescita importante dei premi anche senza operazioni straordinarie. Ma l’appeal sulla compagnia controllata da Gianpiero Samorì sta crescendo, rendendo sempre più probabili operazioni straordinarie che possano accelerare lo sviluppo dell’assicurazione specializzata nel settore sanitario privato (medmal) e nel ramo cauzioni, ma che opera pure nella Responsabilità civile e nel ramo auto.
Dopo la politica, con la Commissione Banche che ha rinviato le audizioni dei vertici Generali a ben oltre l’assemblea del 29 aprile, anche le autorità di vigilanza sembrano pronte a lasciare che sia il mercato a decidere quale dovrà essere il futuro assetto della prima compagnia assicurativa italiana
Uno dei due gruppi azionari ha ottenuto la maggioranza relativa di Generali con un’operazione di prestito titoli a proprio favore. Si tratta di un’operazione di conferimento in proprietà di titoli di credito di massa (obbligazioni, nel nostro caso azioni) con obbligo di restituzione alla scadenza. Per la precisione è un’operazione d’investimento finanziario a termine, come una normale di put/call, che però è l’unica a termine che può essere stipulata da privati investitori, visto che il prestito titoli è riservato a banche aderenti a meccanismi ad hoc. Giuridicamente è un mutuo di beni fungibili: in termini di funzione economico-sociale concreta, è un’operazione di speculazione finanziaria, arricchita del conferimento del diritto di voto a favore del beneficiario.
Niente 2% delle Assicurazioni Generali, la Fondazione Crt si ferma all’1,71% del capitale in vista dell’assemblea del 29 aprile. È questa infatti secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza la quota con cui l’ente torinese presieduto da Giovanni Quaglia si presenterà in assise a Trieste per esprimersi sul rinnovo del consiglio di amministrazione, appuntamento in cui si fronteggeranno due liste di maggioranza: quella del board uscente sostenuta ai nastri di partenza da Mediobanca e dal gruppo (in uscita) De Agostini e che ha ricandidato per un terzo mandato l’attuale group ceo Philippe Donnet e quella promossa da Francesco Gaetano Caltagirone, appoggiata da Delfin e dalla fondazione sabauda.
Com’è che si dice, uomo avvisato mezzo salvato? Con la nota emessa il giorno dopo la presentazione del piano «Awakening the lion» per le Generali da parte del trio Francesco Caltagirone, Claudio Costamagna e Luciano Cirinà, i sindacati hanno espresso preoccupazione per una strategia che può «declinare in maggior parte l’efficientamento dei costi sui lavoratori».
In base ai dati mensili di Assoreti, in febbraio la raccolta netta delle reti è salita a 5,4 miliardi di euro, per una crescita congiunturale del 40,5% e un progresso del 18,2% su base annua. Nel confronto con gennaio, gli investimenti netti realizzati sulla componente gestita sono saliti del 45,4% a 2,4 miliardi (-32,2% annuo), mentre i volumi di raccolta sugli strumenti finanziari amministrati, pari a 1,5 miliardi,sono in progresso sia a livello mensile (309 milioni a gennaio) sia tendenziale (114 milioni).

Arriva il primo fondo pensione complementare per il personale dei comparti sicurezza, difesa e soccorso pubblico. Il Fondo pensione è stato costituito per atto pubblico e prenderà il nome di fondo pensione Pre.Si.Di (acronimo di previdenza, sicurezza e difesa).
Fondo complementare per il terziario anche ai professionisti. Dal primo aprile Fon.Te. ha avviato l’estensione della platea di potenziali beneficiari anche ai liberi professionisti e ai lavoratori autonomi. Arrivato, infatti, l’ok della Commissione di vigilanza sui Fondi pensione (Covip).
Il superbonus prosegue la sua scalata, con oltre 24,2 i miliardi di investimenti ammessi a detrazione al 31 marzo 2022. Una crescita di circa 3 miliardi rispetto a quanto registrato dai dati dello scorso febbraio (+14,7%), verificatasi in concomitanza con l’entrata in vigore della nuova disciplina antifrodi e dell’alleggerimento della stretta sulle cessioni. A testimoniare l’assenza di soste per il 110% sono i nuovi dati Enea sull’utilizzo del super ecobonus per i lavori relativi a condomini, edifici unifamiliari e unità immobiliari indipendenti, aggiornati al 31 marzo 2022.
  • Niente concerto sulle Generali
La Consob non ha ravvisato violazioni sulla partecipazione complessiva in Generali dell’ex patto di consultazione formato dal gruppo Caltagirone, da Fondazione Crt e dalla Delfin di Leonardo Del Vecchio. L’authority presieduta da Paolo Savona, nel consueto bollettino, ha precisato che, «in riferimento al superamento individuale delle soglie partecipative, non emergono violazioni degli obblighi di comunicazione». Inoltre, «alla luce delle valutazioni e delle verifiche svolte nel riferito contesto fattuale, non si riscontrano asimmetrie informative».

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  • Generali, la Consob non vede violazioni da parte degli ex pattisti
Non ci sono violazioni nella condotta tenuta su Generali da Francesco Gaetano Caltagirone, Leonardo Del Vecchio e Fondazione Crt quando hanno costituito — e fino al suo scioglimento della settimana scorsa — il patto di consultazione sulla compagnia assicurativa triestina. Lo ha stabilito la Consob in una comunicazione alle stesse Generali, resa nota sul sito dell’authority sui mercati ieri. Per Consob, non avendo nessuno dei partecipanti al patto superato singolarmente il 10% di Generali, non scatta l’obbligo di evidenziare i programmi e le ragioni dell’ingresso nel capitale oltre la soglia. Inoltre «alla luce delle valutazioni e delle verifiche svolte nel riferito contesto fattuale» da Generali, Consob ha chiarito che non si riscontrano le asimmetrie informative ipotizzate» da Generali: il Leone aveva posto a inizio febbraio due quesiti a Consob e Ivass (che deve ancora pronunciarsi sull’eventuale necessità di autorizzazione per il patto, che allora era al 16,3%, qualora gli acquisti fossero stati considerati di concerto).
  • Esami al cuore raddoppiati e record di Tac al torace Ecco l’impatto del post Covid
Cosa accade in chi ha contratto l’infezione da Sars CoV-2 dopo la negativizzazione del tampone? Ritorna tutto come prima o il virus innesca un meccanismo di malattia a scoppio ritardato? Che implicazioni di salute ha il post Covid? A queste domande ha cercato di rispondere uno studio appena pubblicato su una importante rivista scientifica internazionale, il Journal of Internal Medicine, condotto da un gruppo di ricercatori che ha valutato l’impatto, a distanza di tempo, della prima ondata pandemica nella regione più colpita d’Europa, la Lombardia. Il lavoro è stato sviluppato da un team di esperti che comprendeva il Policlinico di Milano (Pier Mannuccio Mannucci), l’università di Milano (chi scrive), la Regione Lombardia (Ida Fortino e Olivia Leoni), l’Istituto Mario Negri (Alessandro Nobili, Giuseppe Remuzzi, Mauro Tettamanti, Barbara D’Avanzo e Alessia Galbussera) e si è basato sull’analisi dei dati amministrativi (resi anonimi) della Regione Lombardia.

  • Generali, Consob smonta il caso Nessuna violazione dagli ex pattisti

  • La guerra mette gli assicuratori in alletta per gli attacchi cyber
Con il conflitto in Ucraina, le compagnie sono più esigenti prima di accettare di coprire un’azienda contro il rischio cyber. La tendenza all’aumento dei prezzi c’era già prima dell’invasione russa. Preoccupate per un’impennata delle offensive degli hacker, le compagnie si preparano ad aggiungere nuove esclusioni ai contratti
  • Il settore rassicurato sulla possibilità di coprire i riscatti
Un disegno di legge prevede che una società che ha pagato un riscatto dopo un attacco informatico dovrà presentare un reclamo entro 48 ore dal pagamento del riscatto affinché questo sia coperto dal suo assicuratore