Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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Affluenza prevista al 71%, lista del consiglio d’amministrazione, appoggiata dal primo socio Mediobanca, al 40%; lista Caltagirone intorno al 30% e infine lista Assogestioni che dovrebbe aggirarsi intorno all’1%. Se davvero finirà così, ma i dati che vengono raccolti in queste ore portano tutti a simulazioni simili, il voto testimonierà una scelta chiara da parte dei grandi investitori che non solo sarebbero accorsi in massa, facendo registrare un’affluenza record, ma che avrebbero anche espresso preferenza per la continuità della gestione di Philippe Donnet
E ora, continuerà in futuro la collaborazione fra JP Morgan e Leonardo Del Vecchio sulle grandi partite della finanza Mediobanca e Generali? Se lo sono chiesto in molti dopo che martedì il colosso dell’occhialeria Essilor-Luxottica che fa capo all’imprenditore ex Martinitt ha fatto causa alla prima banca d’affari americana, mettendo sul tavolo un risarcimento danni per una frode da quasi 300 milioni di dollari.
Da assegnare ci sono circa 12 miliardi di euro di masse. A tanto ammonta il patrimonio dei comparti Monetario Plus, Reddito e Crescita del fondo Cometa (fondo negoziale dei lavoratori metalmeccanici, 13 miliardi circa le masse totali e 450mila gli aderenti) per le cui gestioni è stato appena avviato il bando di assegnazione.
Nonostante la pandemia, l’Enpaia ha registrato la miglior performance economica di sempre. La Fondazione ha infatti chiuso il 2021 con un avanzo economico di 38,3 milioni di euro, oltre il doppio dell’anno precedente. E questo non è l’unico risultato positivo fotografato dal bilancio consuntivo 2021.
Sono in arrivo correttivi alla cessione dei crediti fiscali generati dai bonus edilizi. Il governo lavora a un prossimo intervento per consentire il passaggio dalle banche ai correntisti già prima della quarta e ultima cessione, come previsto attualmente dalla normativa. La novità è stata confermata dal ministro dell’Economia, Daniele Franco rispondendo in Aula a Montecitorio alle interrogazioni dei deputati.
Marzo in rosso per il risparmio gestito in Italia. Il mese, rileva Assogestioni, si è chiuso con una raccolta netta negativa per 926 milioni, dai +6,28 miliardi di febbraio. Per vedere un dato sotto la parità prima di questo bisogna tornare indietro al dicembre 2020 (-15,42 miliardi raccolta netta). Il saldo dei primi tre mesi resta comunque positivo per 9,69 miliardi.
  • Balbinot nuovo presidente Allianz Italia
Sergio Balbinot è il nuovo presidente di Allianz spa e succede a Claudia Parzani, indicata al vertice di Borsa Italiana e prossima ad assumere anche la vicepresidenza de Il Sole24Ore. Balbinot è già membro del board of management della capogruppo tedesca Allianz SE dal gennaio del 2015 ed è uno tra i manager assicurativi più apprezzati a livello internazionale, settore nel quale ha ricoperto ruoli apicali negli ultimi vent’anni, non solo a livello esecutivo (è stato group chief insurance officer di Generali) ma anche associativo. Per sette anni è stato presidente di Insurance Europe, che raggruppa gli assicuratori europei, e ha dato un importante contribuito al consolidamento del gruppo Allianz nell’Europa Sud-Occidentale. Sotto la sua regia Allianz è stato il primo gruppo assicurativo-finanziario straniero ad ottenere tre autorizzazioni dell’Authority locale ad operare in Cina con società assicurative e di asset management con azionariato totalmente straniero.

A far scattare la responsabilità solidale è sufficiente che il danno sia imputabile a più persone, anche se risultano autonome le condotte lesive e diversi i titoli, dunque contrattuale ed extracontrattuale: la norma ex articolo 2055, primo comma, Cc considera essenzialmente l’unicità dell’evento pregiudizievole, che si riferisce unicamente al danneggiato, senza intenderla come identità delle norme violate.
  • Generali, i Benetton votano Caltagirone
Edizione, socio delle Generali con una quota intorno al 4%, voterà la lista che fa capo a Francesco Gaetano Caltagirone nell’assemblea del Leone in calendario domani: lo hanno rivelato fonti di mercato, spiegando che il consiglio di amministrazione della holding della famiglia Benetton ha preso la decisione all’unanimità. Alla base della scelta non c’è alcun intento divisivo ma, al contrario, un desiderio pacificatore. Edizione voterà Caltagirone nella convinzione che, se alla fine della contesa le due parti dovessero avere quote simili, grazie anche alla scelta di Edizione, ciò potrebbe facilitare l’accordo fra i contendenti. Secondo milanofinanza.it anche la Cassa Forense ha deciso di schierarsi dalla parte di Caltagirone. L’ente previdenziale degli avvocati detiene poco meno dell’1% delle azioni Generali.
  • Allianz, Sergio Balbinot presidente in Italia
Sergio Balbinot è il nuovo presidente di Allianz spa. Succede a Claudia Parzani, indicata al vertice di Borsa italiana. Balbinot è membro del board of management di Allianz Se da gennaio 2015. Nel comparto assicurativo ha ricoperto diversi ruoli al vertice negli ultimi 20 anni, non solo a livello esecutivo ma anche associativo: è stato presidente di Insurance Europe, l’associazione degli assicuratori europei. In Italia ha rappresentato Allianz nel cda di UniCredit e nel 2021 ha contribuito in modo determinante all’acquisizione della compagnia Aviva Italia, ora Allianz Viva. Il board di Allianz Italia è composto dal presidente Sergio Balbinot, dal vicepresidente Avais Aqil Karmali, dall’a.d. Giacomo Campora e da Matteo Lovaglio, Thomas Karl Heinz Naumann, Gioia Manetti, Laura Ximena Olivares e Ferruccio Resta.

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  • Benetton, il voto a Caltagirone: ma alle Generali serve la pace
Manca un giorno all’assemblea per il rinnovo del board che guiderà le Generali nel prossimo triennio. Con i giochi che di fatto si chiudono oggi alle 12, termine entro il quale è possibile esprimere il voto in vista della plenaria di domani. L’esito sarà noto solo quando il presidente Gabriele Galateri leggerà i punti all’ordine del giorno. L’ago della bilancia lo farà il mercato in un assemblea che prevede un’affluenza record, tra il 65 e il 70%. Oggi la sensazione è che l’orientamento di alcuni azionisti di matrice familiare sia forse più chiaro. Fonti vicine alla famiglia Benetton indicano che la cassaforte Edizione, che custodisce il 4% del Leone — una quota che a valori di mercato pesa per oltre un miliardo — avrebbe deciso di sostenere la lista presentata da Francesco Gaetano Caltagirone che ha già l’appoggio dalla Delfin di Leonardo Del Vecchio, assieme attorno al 20%, sostenuta da Fondazione Crt con il suo 1,73%. È possibile che attorno alla lista Caltagirone si coaguli anche il consenso di altre dinastie industriali — in un allineamento tutto italiano e di matrice familiare —, che avrebbe il consenso anche di alcune casse, come quella Forense. Nomi come i Seragnoli, i Minozzi e forse anche i Lavazza potrebbero appoggiare lo schieramento che si oppone alla «lista del cda» che candida invece il ceo di Generali Philippe Donnet al terzo mandato e che vede l’appoggio di Mediobanca.
  • Foti (Fineco): più raccolta e nuova strategia
Fineco, che ieri si è vista confermare i rating BBB e A-2 con outlook positivo da S&P’s, lancia una nuova strategia per il risparmio gestito. Una soluzione di portafoglio che concentra «le migliori strategie passive, ingegnerizzate grazie alle competenze e alla tecnologia di Fineco Asset Management», spiega l’amministratore delegato Alessandro Foti. La soluzione si basa su un portafoglio di strumenti passivi bilanciati e monitorati su base quotidiana, selezionati per massimizzare la diversifi-cazione. «Non è una virata verso le gestioni passive a discapito di quelle attive, ma vuol dire affiancarle» perché « i tempi sono maturi», sostiene il manager. E Fineco «è il primo operatore istituzio-nale a proporre in Italia una soluzione simile». Foti ha inoltre anticipato che «la raccolta netta di aprile sarà molto robusta» con la parte gestita che presenta numeri «molto interessanti e importanti, nonostante il periodo».
  • «Troppi risparmi sui conti correnti La liquidità deve aiutare la crescita»
A fine anno sui conti bancari erano depositati 1.859 miliardi. A certificarlo l’associazione che raccoglie le banche italiane. È la cosiddetta liquidità di cittadini e imprese tenuta ferma. Una quantità di soldi ben superiore a quella ricchezza che l’intera Italia produce in un anno: il prodotto interno lordo. Una cifra che rappresenta da un lato la poca propensione degli italiani a far fruttare i propri risparmi e dall’altra un’enorme potenzialità. «L’andamento dei primi mesi di quest’anno ci dice che è il secondo aspetto che sta prevalendo. E che anzi, la guerra nel cuore dell’Europa, sembra aver fatto capire ai risparmiatori che lo sguardo va spostato molto più avanti, sul lungo termine. E che la liquidità, soprattutto in tempi di alta inflazione, è un errore».

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  • Nella lotta per Generali Trieste resta neutrale “Non è più il nostro Leone”
All’assemblea più importante di Generali in 191 anni ci saranno solo sei persone. Il presidente uscente Gabriele Galateri, l’ad Philippe Donnet, il direttore finanziario, il segretario del cda, il rappresentante unico delle deleghe di voto e un notaio. Colpa delle misure anti Covid, ma troppo pochi anche per una città navigata come Trieste. Che infatti vive distratta la vigilia della conta finale che deciderà se a gestire 710 miliardi di euro di attività assicurative sarà per la sua terza volta l’ad Philippe Donnet, sostenuto da Mediobanca, o il triestino Luciano Cirinà, dirigente licenziato un mese fa dopo che ha accettato il ruolo di Cavallo di Troia dei magnati italiani che sfidano lo status quo. Gente come Caltagirone, Del Vecchio, Benetton, che ha puntato sette miliardi sul Leone e ora lo vuole domare. Molti triestini, in strada nel sole, girano la testa dall’altra parte, come i coniugi esperti che non fanno un dramma di eventuali scappatelle. E la compagnia di scappatelle ne fa da un decennio, di persone e di luoghi. Prima la dislocazione a Mogliano Veneto, sede di Generali Italia dal 2013. Poi l’occupazione del grattacielo milanese Citylife, dove l’ad Mario Greco (2012-2016) voleva la sede e dove oggi sta la dirigenza. Ora la riscoperta di Venezia, la casa di Donnet dove il gruppo ha ristrutturato le Procuratie Vecchie e vi ha messo The Human Safety Net , un suo braccio filantropico. «Generali ha abbandonato l’aquila bicipite per scegliere il nostro Leone — ha detto giorni fa il presidente leghista del Veneto, Luca Zaia — . Per noi è un onore pensare che ci siano imprenditori illuminati e un pezzo di Veneto che, quando altri guardavano altrove, hanno investito e credono in una grande società». Metà dei miliardi profusi dai fan della lista Caltagirone, in effetti, hanno matrice veneta, e vari rappresentanti degli industriali del Nord Est si sono schierati per il ribaltone.
  • In arrivo un testo unico contro le morti sul lavoro “In aula da fine maggio”
Un testo unico che raccolga tutte le varie proposte di legge disperse in Parlamento e dintorni, con l’obiettivo (difficile) di approvarlo entro la fine della legislatura. Oggi è la Giornata mondiale della sicurezza del lavoro, domenica sarà il Primo Maggio, e una volta tanto in concomitanza con le celebrazioni dei lavoratori qualcosa sembra muoversi sul fronte politico. Il beneficio d’inventario è d’obbligo, visto l’esito, fin qui, delle tante iniziative scaturite dall’ “indignazione del giorno dopo”, l’ondata di promesse e impegni che governo e partiti hanno dispensato come reazione immediata ai casi più eclatanti di morti sul lavoro (dalla fine di Luana D’Orazio ai tre gruisti precipitati a Torino, ai due ragazzi morti durante l’alternanza scuola- lavoro), salvo poi abbandonare al loro destino proposte e disegni di legge.

  • Risparmio, a marzo raccolta netta in rosso
Raccolta netta in rosso a marzo per l’industria del risparmio gestito, con masse in lieve calo. È il quadro che emerge dalla mappa di Assogestioni, al termine di un mese segnato dall’acuirsi dei timori per l’inflazione e da grandi tensioni geopolitiche, dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Il saldo dei flussi risulta negativo per -926 milioni, dopo +6,3 miliardi a febbraio, a un totale di +9,7 miliardi da inizio anno, mentre il patrimonio gestito scende a 2.502 miliardi da 2.508 miliardi di fine febbraio, per l’effetto combinato della raccolta e della flessione dei mercati.
  • I patrimoni familiari rallentano il passo: 3.711 miliardi a fine 2024
  • Spunta l’esposto contro il patto occulto Mediobanca-De Agostini
  • Balbinot sarà presidente di Allianz spa
Sergio Balbinot è il nuovo presidente di Allianz spa al posto di Claudia Parzani, indicata al vertice di Borsa Italiana.
  • Generali, verso affluenza record Benetton: ruolo di mediatori

  • L’assicurazione vita segna il suo miglior inizio d’anno da più di un decennio
La raccolta netta è stata pari a 2,2 mld di euro nel mese e a 8,4 mld nel trimestre. Nonostante la guerra in Ucraina, i francesi rimangono fedeli al loro prodotto di risparmio preferito
  • Gli assicuratori devono affrontare tassi in aumento
I dati di riscossione delle assicurazioni vita sono motivo di gioia per il settore ma dietro questa facciata rassicurante lo spettro dell’aumento dei tassi rischia di designare uno scenario meno incantevole. Sia per gli assicuratori che per gli assicurati