Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali
Mancano due giorni all’assemblea delle Generali nella quale si deciderà, definitivamente, quale delle due principali liste in competizione, quella del consiglio di amministrazione e quella di Caltagirone, si affermerà nel voto degli azionisti. Questi, comunque, hanno tempo fino a mezzogiorno di domani per votare.
Se le indiscrezioni venissero confermate il ceo di Generali Philippe Donnet avrebbe la vittoria in tasca. Ieri le voci che si rincorrevano nel pomeriggio parlavano di una partecipazione all’assemblea che venerdì voterà il nuovo board di Generali vicina al 70%. Considerando che la lista di Francesco Gaetano Caltagirone, concorrente a quella del consiglio di amministrazione che ricandida Donnet, è accreditata per una quota vicina al 30% il distacco, a vantaggio della riconferma dell’attuale ceo, sarebbe netto.
Il risparmio gestito si tinge di verde-oro. In un contesto di mercato fortemente sfavorevole per la maggior parte delle economie avanzate, l’Osservatorio trimestrale della società di analisi finanziaria Fida ha mostrato come tra gennaio e marzo i fondi più performanti in assoluto siano stati quelli focalizzati sull’azionario brasiliano, che hanno reso in media il 35,4%, pur presentando una volatilità piuttosto elevata, nell’ordine del 32%.
Via libera, dall’assemblea di Cattolica assicurazioni, al bilancio 2021 e alla conferma di tre membri del cda: si tratta di Cristina Rustignoli, Francesco Bardelli e Carlo Maria Pinardi.
L’attuazione dell’«equità intergenerazionale» passa per la Cassa geometri (anche) attraverso l’eliminazione della pensione di anzianità e la (contestuale) istituzione dell’anticipo (con «salvaguardie») dell’assegno di vecchiaia, che si ottiene a 67 anni d’età e con almeno 35 anni di contributi (una quota è calcolata col metodo retributivo fino al 2009, un’altra secondo le regole del sistema contributivo dal 2010).
- Per Generali un’assemblea da tutto esaurito
S tando alle prime indicazioni che arrivano dai voti per delega, venerdì a Trieste all’assemblea di Generali si registrerà il tutto esaurito. All’ultima assemblea per il rinnovo dei vertici del 2019 l’affluenza era stata pari al 55,8% del capitale. Ora, complice gli acquisti di Caltagirone (9,9%) e Leonardo Del Vecchio (che avrebbe anche lui il 9,9%) si prevede la partecipazione maggiore di sempre, e qualcuno azzarda una previsione di poco inferiore al 70%. Potrebbero esserci degli aggiustamenti, e non è escluso che qualcuno che si è registrato, poi decida di astenersi. Dato che anche l’adesione dei fondi e del retail è cospicua, la lista del management, capitanata dall’attuale ad Philippe Donnet, parrebbe in vantaggio rispetto alla lista di Caltagirone, ma non è ancora noto in che proporzioni. Il termine ultimo per votare è domani a mezzogiorno, dopo di che i voti in busta chiusa saranno raccolti dal notaio e comunicati solo all’assemblea di venerdì – in via telematica – quando con l’apertura delle buste si saprà l’esito. A quel punto gli investitori istituzionali che supportano Donnet si augurano che l’ad riesca a riportare la pace nel cda, pur con un azionariato che è spaccato in due .
- In calo del 6% i contribuenti alla Gestione separata Inps
Dal 2015 al 2020 il numero dei contribuenti alle Gestione separata dell’Inps è sceso di quasi il 6% (da 1.434.856 a 1.351.081): un calo su cui ha inciso la diminuzione dei collaboratori (-16,14%), solo in parte controbilanciato dall’aumento del 29,6% dei professionisti. Numeri alla mano, se la percentuale di donne iscritte fra i collaboratori è scesa dal 39,1% al 36,8% e tra i professionisti è passata dal 41,9% al 45,3%, per quanto riguarda l’età il dato aggregato dei collaboratori e professionisti rileva che sono diminuiti del 14,1% gli under 30, del 5,9% i lavoratori tra i 30 e i 59 anni, mentre per quelli da 60 anni in su la crescita è stata del 2,4 per cento.
- Allerta Fmi: negli Usa i rischi di nuovi mutui subprime ora arrivano dalle Fintech
Per garantire la stabilità finanziaria globale è necessario regolamentare il settore delle criptovalute e delle stablecoins ma anche il mondo delle Fintech che operano «nei segmenti di attività più rischiosi», soprattutto quelle sprovviste di licenza bancaria che sono «soggette a una regolamentazione meno stringente». Il doppio monito arriva dal Global financial stability report del Fondo Monetario Internazionale e fa parte dell’ampio rapporto che esamina le vulnerabilità del sistema finanziario globale, dominato dalle analisi sui rischi indotti dall’invasione della Russia in Ucraina e dalle ricadute su inflazione e prezzi delle materie prime.
- Generali, Benetton in campo Verso il voto a lista Caltagirone
- Sorprendente cambiamento del personale del consiglio di sorveglianza di Allianz – con conseguenze per il CEO del gruppo Bäte