Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

Nella premessa del Documento di Economia e Finanza (Def) a firma del ministro dell’Economia Daniele Franco è stata introdotta una dichiarazione di intenti sulla prossima riforma delle pensioni. Si afferma infatti come l’attuale contingenza non deve fare distogliere l’attenzione dalle politiche strutturali già avviate nei settori strategici della transizione ecologica e digitale, della competitività del sistema economico, della sanità e del welfare, con particolare riguardo all’assetto del sistema pensionistico per il quale, nel pieno rispetto dell’equilibrio dei conti pubblici, della sostenibilità del debito e dell’impianto contributivo del sistema, occorrerà trovare soluzioni che consentano forme di flessibilità in uscita e un rafforzamento della previdenza complementare.
Inflazione alle stelle e borse in calo. Una congiunzione decisamente poco favorevole si è abbattuta sui mercati nel primo trimestre di quest’anno mettendo in difficoltà i risultati dei fondi pensione rispetto alla rivalutazione del trattamento di fine rapporto che resta in azienda.
Mentre per i fondi di previdenza complementare il 2022 si è aperto in salita per via del boom dell’inflazione, gli importi degli assegni pubblici percepiti da chi è in pensione saranno invece un po’ più alti quest’anno. Nel nuovo Documento di Economia e Finanza (Def) si prevede che l’inflazione, a causa soprattutto del rincaro delle materie prime e dell’energia, aumenti del 5,8% nel 2022 contro una previsione dell’1,6% contenuta lo scorso autunno nella Nadef (la Nota di Aggiornamento del Def). Dopo il picco previsto per quest’anno si stima poi un rientro dell’inflazione già nel 2023.
I titoli di Generali Assicurazioni storicamente sono quelli preferiti dai cassettisti, passati spesso di mano di generazione in generazione e agli azionisti retail della compagnia fa capo il 21,98% delle azioni, con 175.135 risparmiatori che detengono tra 1 e 10 mila titoli (10,98%), con altri 6.819 che ne hanno tra 10 mila e 100 mila (10,66%).
Il prodotto di Sara Vita premia la clientela fedele e i soci Aci, legandosi unicamente alla gestione separata
Vera Vita si affida per questa polizza ad una doppietta di gestioni separate e una selezione di fonti interni

In caso di sinistro statale, l’indennizzo erogato dall’Inps che copre il danno patrimoniale non può essere detratto dal risarcimento dovuto a titolo di danno biologico che, diversamente, appartiene alla categoria del danno non patrimoniale. Questa è la decisione che si rinviene dalla ordinanza della suprema Corte di Cassazione sez. 6 numero 11657 del 11/04/2022, con la quale i giudici supremi si esprimono specificando il ruolo dell’Inps e delle assicurazioni private nel contesto risarcitorio.

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  • Generali, esposto contro Caltagirone e Cirinà
La “madre di tutte le battaglie” finanziarie del decennio non accenna a placarsi. Ormai archiviato il record date (ieri era il giorno in cui gli azionisti potevano registrarsi per partecipare all’assemblea) c’è stata una nuova puntata dello scontro. La società, in seguito alla decisione del cda del giorno prima, ha consegnato un «esposto urgente» alla Consob. Non basta, il cda ha anche «deliberato di procedere davanti alle autorità civili e penali ». A provocare la levata di scudi sono state le interviste di Luciano Cirinà e di Francesco Gaetano Caltagirone, cioè dell’azionista che si contrappone al consiglio in carica e dell’ex manager Generali indicato da Caltagirone come candidato a diventare amministratore delegato del Leone Alato, nel caso in cui vinca la sua lista. Caltagirone, che di Generali ha il 9,5%, è ormai da tempo in contrapposizione frontale con il primo socio di Generali (Mediobanca) e con la lista per il rinnovo del cda, presentata dal consiglio uscente, che Caltagirone definisce «espressione di Mediobanca». La nota ufficiale non lo racconta, ma l’esposto avrebbe alla base le dichiarazioni di questo tenore, sul ruolo di Mediobanca e del consiglio uscente, che presentando una sua lista per il prossimo cda avrebbe perpetuato l’influenza di Piazzetta Cuccia. Secondo Generali le dichiarazioni sarebbero diffamatorie ma, cosa ancor più delicata, potrebbero distorcere il mercato.

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  • Cirinà attacca, esposto di Generali alla Consob
Si apre un nuovo capitolo della battaglia per il rinnovo del board delle Assicurazioni Generali. Ieri è infatti arrivato sul tavolo della Consob un esposto urgente, deciso dal consiglio di amministrazione della compagnia triestina. Al centro, l’intervista rilasciata martedì 12 aprile dall’ex manager del Leone Luciano Cirinà alla Stampa e rilanciata da altri quotidiani. Secondo l’esposto, si tratta di «dichiarazioni infondate e diffamatorie, che seguono quelle altrettanto gravi rilasciate dall’ingegner Francesco Gaetano Caltagirone al Sole 24 Ore il 25 marzo». Per il cda di Trieste, guidato dall’amministratore delegato Philippe Donnet, sono «violazioni che minacciano di alterare le dinamiche di mercato e la corretta determinazione del voto» atteso nell’assemblea del 29 aprile, quando gli azionisti saranno chiamati a votare. È l’ultimo episodio della contesa sui vertici di Generali. Con la lista del cda che propone il rinnovo di Donnet e affida la presidenza all’ex rettore della Bocconi Andrea Sironi: è appoggiata dal primo socio del Leone, Mediobanca che ha il 17,2% dei voti. La lista alternativa è quella presentata da Francesco Gaetano Caltagirone, supportata da Leonardo Del Vecchio, che insieme hanno il 18%-20%. Candida proprio Cirinà come amministratore delegato di Trieste e Claudio Costamagna come presidente.

  • Generali, sale la tensione in vista dell’assemblea
Su decisione del cda, Generali «ha depositato un esposto urgente presso la Consob riguardante dichiarazioni infondate e diffamatorie riportate in un’intervista a Luciano Cirinà, pubblicata su La Stampa e altri quotidiani il 13 aprile, che seguono quelle altrettanto gravi rilasciate da Francesco Gaetano Caltagirone» sul Sole 24 Ore. L’esposto, si legge in una nota del Leone, «chiede alla Consob di esercitare urgentemente i propri poteri, in relazione alla informativa sulle società quotate e alla liceità dell’attività di sollecitazione di deleghe».
  • Per i fondi pensione trimestre in rosso Difficile la sfida con il Tfr
  • Bpm, faro sulle manovre di Jp Morgan e Agricole
  • Fmi: guerra, Covid e inflazione riducono la crescita globale nel 2022 e nel 2023