DA UNA RICERCA DEL WORLD GOLD COUNCIL EMERGE CHE I PRIMI PRODOTTI POSSEDUTI SONO LINGOTTI, GIOIELLI ED ETF SPECIALIZZATI
di Ester Corvi
I Millennial, cioè gli individui nella fascia di età tra i 25 e i 40 anni, sono i più propensi a investire in oro. È quanto risulta da un report del World Gold Council sugli investimenti degli italiani nel metallo prezioso. La ricerca dell’associazione mondiale delle aziende minerarie aurifere è basata su un sondaggio, svolto tra giugno e luglio dello scorso anno, su un panel di mille persone di età compresa tra 18 e 65 anni, che avevano effettuato almeno un investimento nell’anno precedente. L’oro è risultato essere l’asset d’investimento più popolare, insieme a quelli più tradizionali, come le assicurazioni sulla vita e i risparmi sui conti correnti. È inoltre il terzo prodotto più acquistato nei 12 mesi precedenti la ricerca, con il 39% degli intervistati che ha dichiarato di aver puntato sul metallo prezioso nel periodo di riferimento. Guardando nello specifico alla tipologia preferita dagli investitori, i primi tre prodotti attualmente posseduti sono i lingotti (19%), i gioielli in oro fino (18%) e gli Etf (Exchande traded fund) con l’oro come sottostante (15%). Come già accennato, oltre la metà dei Millennial intervistati dichiara di detenere oro nel proprio portafoglio e il 49% l’ha acquistato nell’anno precedente la ricerca. Gli investitori tra 55 e 65 anni mostrano invece meno interesse per il metallo prezioso. Solo il 20%, infatti, ha investito nell’oncia durante lo stesso arco temporale. Un dato che sembra contraddittorio se si considera l’attitudine di questa fascia d’età ad adottare generalmente un approccio d’investimento a lungo termine e a basso rischio. (riproduzione riservata)
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