E ora, continuerà in futuro la collaborazione fra JP Morgan e Leonardo Del Vecchio sulle grandi partite della finanza Mediobanca e Generali? Se lo sono chiesto in molti dopo che martedì il colosso dell’occhialeria Essilor-Luxottica che fa capo all’imprenditore ex Martinitt ha fatto causa alla prima banca d’affari americana, mettendo sul tavolo un risarcimento danni per una frode da quasi 300 milioni di dollari. Se da una parte i due sono ai ferri corti per il mancato intervento del gruppo di Jamie Dimon su trasferimenti multi-milionari sospetti partiti dai conti newyorkesi di Essilux presso l’istituto verso offshore, dall’altra il big del credito Usa sta affiancando dal 2019 Del Vecchio nella sua salita nel capitale di Piazzetta Cuccia, dove il fondatore di Luxottica è diventato il primo azionista con quasi il 19,9% e con velleità, pare, di crescere ancora. E’ stato proprio il responsabile Cib Emea, chairman Italy di Jpm nonchè ex ministro dell’Economia Vittorio Grilli a studiare con il patron di Delfin il piano sull’ingresso della holding in Mediobanca e a istruire la pratica con la Vigilanza per il superamento del 10%. In più Grilli, ma a titolo personale, sembra sia stato l’ispiratore dell’intera strategia di Del Vecchio anche sul Leone. (riproduzione riservata)
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