BPM ESERCITA L’OPZIONE CALL SULL’81% DEL CAPITALE E SALE AL 100%
di Giacomo Berbenni
Banco Bpm ha deciso di esercitare l’opzione call sull’81% del capitale di Bipiemme vita. A vendere la quota è il partner Covea. L’istituto guidato dall’amministratore delegato Giuseppe Castagna detiene già una quota del 19%. Bipiemme vita, a sua volta, possiede l’intero capitale di Bipiemme assicurazioni, che è attiva nel ramo danni.
L’operazione, ha spiegato il Banco, rappresenta un’accelerazione del piano strategico 2021-2024 che prevede l’internalizzazione del business assicurativo entro la fine del 2023. Inoltre si inquadra nell’ambito degli accordi con il gruppo Covea, modificati a giugno 2021, che contemplano il diritto di Banco Bpm di acquisire, attraverso l’esercizio dell’opzione call, il 100% di Bipiemme vita fra l’8 settembre 2021 e il 31 dicembre 2023.
L’attuale struttura operativa e organizzativa di Bipiemme vita e Bipiemme assicurazioni, operando in autonomia rispetto all’attuale controllante, metterà in condizione il Banco Bpm di sviluppare in-house il business assicurativo. Un assetto che consentirà anche la scalabilità della piattaforma e, in prospettiva, la successiva integrazione di Vera vita e Vera assicurazioni, attualmente partecipate da Banco Bpm al 35%, in attuazione degli accordi con Cattolica assicurazioni, che prevedono un’opzione call a favore di Banco Bpm per l’acquisto del residuo 65% di entrambe le compagnie esercitabile dal 1° gennaio 2023.
Il prezzo di esercizio della call riferito all’81% di Bipiemme vita è stimabile in 310 milioni di euro. E’ prevista la distribuzione di un dividendo straordinario di 120 milioni, costituito da riserve di utili a nuovo, a beneficio di Banco Bpm come socio unico. L’esercizio dell’opzione avrebbe un effetto positivo stimato in 5 punti base sul Cet 1. Bpm ha sottolineato che l’esercizio dell’opzione call produrrà un’accelerazione dei benefici previsti dal piano industriale del gruppo con riferimento al bancassurance, con un effetto positivo sull’utile netto di circa 29 milioni di euro per il 2023.
L’operazione è subordinata al via libera delle autorità competenti, atteso entro il mese di luglio. Con l’esercizio della call la banca attiverà, inoltre, l’iter per il riconoscimento del conglomerato finanziario da parte di Ivass e Bce e per l’ottenimento, sempre da parte dell’Eurotower, dei benefici nel trattamento prudenziale dell’investimento partecipativo previsti dalla disciplina del Danish Compromise.
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