GLI INCENTIVI PER IL SETTORE DELL’AUTOMOTIVE. RISORSE PER 650 MLN € PER IL 2022, IL 2023 E IL 2024
di Bruno Pagamici
Sconti fino a 5 mila euro per chi acquista anche in leasing veicoli rispettosi dell’ambiente. Fino al 31 dicembre 2022 su auto e moto elettriche, ibride e a bassa emissione lo Stato concede incentivi sotto forma di contributi di entità variabile in relazione alla tipologia del veicolo. È quanto prevede il decreto del presidente del consiglio dei ministri, attualmente alla Corte dei conti per la registrazione, che punta a sostenere il settore dell’automotive.

In attesa della pubblicazione del provvedimento nella Gazzetta Ufficiale per la piena operatività delle misure, gli auspicati sussidi destinati al mercato italiano dell’auto colpito dalla crisi pandemica aggravata dalla carenza di microchip, di materie prime e dalla guerra in Ucraina, consistono in agevolazioni a favore delle persone fisiche che acquisteranno veicoli a due e a quattro ruote a bassa emissione di Co2. Ma il decreto firmato dal premier Mario Draghi prevede anche incentivi fino a 14.000 euro a favore delle Pmi di trasporto per l’acquisto di veicoli commerciali fino a 12 tonnellate e delle società di car sharing (a cui è riservata tuttavia una minore percentuale dei fondi disponibili).

Le risorse stanziate pari a 650 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022-2023-2024, per un totale di circa 2 miliardi di euro, rientrano tra i fondi già impegnati dal governo a favore del Fondo automotive, per il quale è stata prevista una più ampia dotazione finanziaria pari a complessivi 8,7 miliardi di euro fino al 2030.

Relativamente al 2023 e al 2024 l’accesso ai contributi resterà valido per l’intero anno (1° gennaio-31 dicembre), salvo l’esaurimento dei fondi. Per quanto riguarda il settore auto, lo sconto massimo di 3.000 euro (5.000 euro con veicolo da rottamare di proprietà da almeno 12 mesi, omologazione Euro 0-Euro 5), è riservato ai futuri acquirenti delle elettriche e delle ibride plug-in più efficienti, ovvero le auto con emissioni comprese nella fascia 0-20 g/km di Co2.

Tutte le misure agevolative saranno operative a decorrere dall’entrata in vigore del dpcm in poi fino al 31 dicembre 2022 (per le risorse relative all’annualità 2022).

Non tutte le auto elettriche potranno tuttavia ottenere l’incentivo statale e anche le migliori plug-in hybrid sono escluse dal bonus. Ciò in quanto la fascia 0-20 ha un limite di spesa per le auto nuove fissato in 35.000 euro senza Iva, Ipt (Imposta provinciale di trascrizione) e messa su strada, ma con optional compresi. Aggiungendo anche l’Iva e gli accessori per essere agevolate il costo delle auto non può essere superiore a 42.700 euro. Si tratta pertanto di una soglia che esclude i modelli con le autonomie più elevate.

Incentivi. La misura agevolativa prevede che gli incentivi siano di entità variabile in relazione alla tipologia del veicolo acquistato.

a) Veicoli elettrici. Per l’acquisto di nuovi veicoli di categoria M1 nella fascia di emissioni 0-20 g/km (elettriche), con un prezzo fino a 35 mila euro + Iva, è possibile richiedere un contributo di 3 mila euro, a cui potranno aggiungersi ulteriori 2 mila euro se è contestualmente rottamata un’auto omologata in una classe inferiore ad Euro 5.

Questa categoria di ecobonus è finanziata con 220 milioni nel 2022, 230 milioni nel 2023 e 245 milioni nel 2024.

b) Ibridi, plug-in. Per l’acquisto di nuovi veicoli di categoria M1 nella fascia di emissione 21-60 g/km (ibride plug – in), con un prezzo fino a 45 mila euro + Iva, è possibile richiedere un contributo di 2 mila euro a cui potranno aggiungersi ulteriori 2 mila euro se è contestualmente rottamata un’auto omologata in una classe inferiore ad Euro 5.

Questa categoria è finanziata con 225 milioni nel 2022, 235 nel 2023 e 245 nel 2024.

c) Endotermiche. Per l’acquisto di nuovi veicoli di categoria M1 nella fascia di emissioni 61-135 g/km (endotermiche a basse emissioni), con un prezzo fino a 35 mila euro + Iva, è possibile richiedere un contributo di 2 mila euro se è contestualmente rottamata un’auto omologata in una classe inferiore ad Euro 5.

La categoria è finanziata con 170 milioni nel 2022, 150 milioni nel 2023 e 120 nel 2024.

d) Ciclomotori e motocicli termici. Per i veicoli di categoria L1e, L2e, L3e, L4e, L5e, L6e, L7e, nuovi di fabbrica, non oggetto di incentivazione ai sensi della lettera e), omologati in una classe non inferiore ad Euro 5, a condizione che sia praticato dal venditore uno sconto pari ad almeno il 5 per cento del prezzo di acquisto, alle persone fisiche spetta un contributo del 40% del medesimo prezzo d’acquisto, fino ad un massimo di euro 2.500 se è contestualmente rottamato un veicolo di categoria euro 0, l, 2 o 3 ovvero un veicolo che sia stato oggetto di ritargatura obbligatoria ai sensi del decreto del ministro delle infrastrutture e dei trasporti 2 febbraio 2011, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 76 del 2 aprile 2011. La categoria è finanziata con 10 milioni nel 2022, 5 nel 2023 e 5 nel 2024;

e) Ciclomotori e motocicli elettrici. Per i veicoli nuovi di fabbrica delle categorie L1e, L2e, L3e, L4e, L5e, L6e, L7e alle persone fisiche spetta un contributo pari al 30% del prezzo di acquisto, fino a un massimo di 3.000 euro. Il contributo è pari al 40% del prezzo di acquisto, fino a un massimo di 4.000 euro, nel caso sia consegnato per la rottamazione un veicolo di categoria euro 0, 1, 2 o 3 di cui si è proprietari o intestatari da almeno dodici mesi ovvero di cui sia intestatario o proprietario, da almeno dodici mesi, un familiare convivente; questo ecobonus è finanziato con 15 milioni di euro per gli anni 2022, 2023 e 2024;

f) Leasing. I contributi di cui alle lettere a, b, c, d, e, in favore delle persone fisiche sono riconosciuti per l’acquisto, anche in locazione finanziaria, di un veicolo, il quale deve essere intestato al soggetto beneficiario del contributo e la proprietà deve essere mantenuta per almeno 12 mesi.

g) Veicoli commerciali. In favore delle Pmi, comprese le persone giuridiche, esercenti attività di trasporto di cose in conto proprio o in conto terzi sono previsti contributi per l’acquisto di veicoli commerciali di categoria N1 e N2, nuovi di fabbrica, ad alimentazione esclusivamente elettrica. L’incentivo viene concesso con la contestuale rottamazione di un veicolo omologato in una classe inferiore ad Euro 4.

È riconosciuto un contributo di 4.000 euro per i veicoli N1 fino a 1,5 tonnellate, di 6.000 euro per i veicoli N1 superiori a 1,5 tonnellate e fino a 3,5 tonnellate, di 12.000 euro per i veicoli N2 da 3,5 tonnellate fino a 7 tonnellate. Per i veicoli N2 superiori a 7 tonnellate e fino a 12 tonnellate è riconosciuto un contributo di 14.000 euro.

In sintesi il bonus per i veicoli speciali e commerciali è di:

– 4.000 euro per i veicoli N1 fino a 1,5 tonnellate;

– 6.000 euro per i veicoli N1 superiori a 1,5 tonnellate e fino a 3,49 tonnellate;

– 12.000 euro per i veicoli N2 da 3,5 tonnellate fino a 7 tonnellate;

– 14.000 per i veicoli N2 superiori a 7 tonnellate e fino a 12 tonnellate;

h) Car sharing. I contributi di cui alle lettere a) e b) potranno essere concessi anche alle persone giuridiche purché i veicoli acquistati siano impiegati in car sharing con finalità commerciali e se tale impiego, nonché la proprietà in capo al soggetto beneficiario del contributo, siano mantenuti per almeno 24 mesi.

Rivenditori e costruttori. Sarà il venditore a corrispondere il contributo all’acquirente, mediante compensazione con il prezzo di acquisto. Tuttavia, fino a quando il dpcm non verrà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale non ci saranno indicazioni precise per richiedere gli incentivi. Per il momento si può pertanto solo fare riferimento al meccanismo adottato per la richiesta di accesso agli incentivi nel 2021.

Sono previste diverse fasi nella richiesta dell’incentivo ed è probabile che nel 2022 le regole di ingaggio resteranno invariate.

I venditori dovranno:

– registrarsi preventivamente nell’Area rivenditori del sito predisposto dal Mise;

– prenotare i contributi relativi ad ogni singolo veicolo, ottenendo, secondo la disponibilità di risorse, una ricevuta di registrazione della prenotazione;

– confermare l’operazione entro 180 giorni dalla prenotazione, comunicando il numero di targa del veicolo nuovo consegnato e allegando la documentazione prevista.

Il contributo verrà poi corrisposto dal venditore all’acquirente mediante compensazione con il prezzo di acquisto, mentre le imprese costruttrici o importatrici del veicolo nuovo riceveranno dal venditore la documentazione necessaria per procedere al recupero dell’importo del contributo sotto forma di credito d’imposta.
Fonte:
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