Mancano ancora due mesi all’inizio ufficiale della stagione degli uragani dell’Atlantico, ma i meteorologi di AccuWeather hanno rilasciato le previsioni per la prossima stagione
I meteorologi di AccuWeather hanno sottolineato che ora è il momento di prepararsi, soprattutto perché alcune comunità si stanno ancora riprendendo dalle tempeste devastanti degli ultimi due anni.
Le ultime due stagioni degli uragani sono state straordinariamente attive, come previsto dai meteorologi di AccuWeather, con la storica stagione 2020 che ha raggiunto livelli senza precedenti e ha stabilito un nuovo record per il numero di tempeste con 30 nomi.
L’anno tropicale 2021 è stato quasi altrettanto prolifico con 21 tempeste nominate, rendendolo il terzo più attivo in termini di sistemi nominati. Ha anche costretto i meteorologi a utilizzare l’intera lista dei nomi delle tempeste designate per la seconda stagione consecutiva.
Le stagioni precedenti al 2020 e al 2021 non sono state certo da meno, con il devastante trio di grandi uragani – Harvey, Irma e Maria – che hanno colpito per un mese nel 2017, e gli uragani Florence e Michael nel 2018.
Quindi cosa possono aspettarsi i residenti che vivono in aree degli Stati Uniti soggette a uragani nel 2022?
Il team di meteorologi tropicali di AccuWeather, guidato dal veterano meteorologo ed esperto di uragani Dan Kottlowski, sta ancora una volta prevedendo una stagione sopra la norma in termini di attività tropicale nell’Atlantico, così come una possibilità più alta del normale che un uragano maggiore potrebbe colpire gli Stati Uniti continentali, Puerto Rico e le Isole Vergini americane.
In particolare, il team di Kottlowski prevede 16-20 tempeste e da sei a otto uragani. Di questi uragani, si prevede che da tre a cinque raggiungeranno lo stato di uragano maggiore, che si verifica quando una tempesta raggiunge la forza di categoria 3 con venti superiori a 111 mph o superiori.
L’anno scorso, le 21 tempeste nominate includevano sette uragani e quattro uragani maggiori. Otto di queste tempeste hanno avuto un impatto diretto sugli Stati Uniti. Circa quattro o sei impatti diretti sono previsti per il 2022.
