La pandemia ha cambiato il mondo delle assicurazioni sotto molti punti di vista, dalla maggior richiesta per polizze sulla salute alle nuove esigenze di gestione delle pratiche a distanza, dalle garanzie sulla perdita del lavoro alle aspettative nei confronti dell’Rc Auto. Sono tutti aspetti emersi anche nell’indagine EY, la sigla che indica l’organizzazione globale di cui fanno parte le Member Firm di Ernst & Young Global Limited attive in oltre 150 Paesi nel mondo. Realizzata su un campione di 500 intervistati, tra clienti retail e piccoli imprenditori, la ricerca ha evidenziato i nuovi bisogni di privati e imprenditori nei confronti delle compagnie assicurative alla luce dell’incertezza creata dalla pandemia.
Il 47% degli intervistati più colpiti finanziariamente dal Covid ha risposto dicendo di pensare di tutelarsi da possibili rischi futuri, sia attraverso polizze assicurative che coprano danni direttamente causati dal virus (per esempio, indennizzi in caso di perdita del lavoro o per spese di ricovero), sia con un’innovazione dei prodotti attualmente offerti. Ricade in questo secondo caso l’Rc Auto, che il 47% degli intervistati vorrebbe basata sull’effettivo utilizzo dell’auto, con una quota base e un premio legato al numero di chilometri percorsi. D’altra parte, per chi è rimasto fermo in casa per diversi mesi a causa del lockdown e, magari, con altri problemi finanziari, l’esborso per l’Rc Auto è apparso davvero insensato. L’insoddisfazione verso l’attuale sistema assicurativo emerge anche dal dato secondo cui i due terzi dei clienti non comprendono appieno la copertura e le caratteristiche delle proprie polizze. Un segnale che qualcosa non funziona, ma anche l’evidenza di una grande opportunità per il settore assicurativo, sia a livello comunicativo, sia per innovare la propria offerta. (riproduzione riservata)
Francesco Elli
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