INTERMEDIARI

Alcune perplessità sugli obblighi in vigore dal 31 marzo a carico degli operatori e sui prodotti assicurativi

Autore:  Luca Lambertini
ASSINEWS 330 – maggio 2021

Arrivati alla fatale data del 31.032021 gli intermediari hanno posto in essere, chi più chi meno, le necessarie modifiche alla propria organizzazione, azione professionale e informativa precontrattuale in recepimento delle novità emanate dall’Ivass; o almeno hanno provato a farlo. Sarei curioso di sapere chi è riuscito a interpretare correttamente e a mettere sul campo tutte queste novità.

Io, lo ammetto, non ce l’ho ancora fatta. Non attribuisco la colpa a Ivass, ma certamente nemmeno il merito di aver perseguito l’obiettivo di rendere comprensibile e semplificare la normativa europea. Non sono convinto che le novità normative introdotte dal 2018 a questa parte abbiano contribuito a proteggere meglio il contraente. Di più, la sollecitazione da parte dell’Istituto di vigilanza alle imprese a conformarsi alle Linee guida per contratti semplici e chiari (Lettera al mercato del 18 aprile 2018) è stata disattesa e il consumatore si vede consegnare documenti, tra i quali i set informativi, che in casi non troppo isolati raggiungono dimensioni così invalicabili che richiederebbero una levata di scudi:
1. set informativo “Impresa e servizi industria” (multirischi imprese) UnipolSai, ed. 01/02/2018, 196 facciate;
2. set informativo “Agrirama” (multirischi azienda agricola) di Groupama, aggiornamento 07/2020, 311 facciate;
3. set informativo “Immagina adesso” (multirischi abitazione) di Generali edizione 26/06/2019, 346 facciate;
4. copertura sanitaria Intesa San Paolo RBM salute, fondo Metasalute, edizione 01/2021 modello FI 1534: 470 facciate.

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