Per anni, il numero di intermediari assicurativi in Germania è stato in discesa. Ora si registra una inversione di tendenza, soprattutto per gli agenti monomandatari.
Il numero di intermediari assicurativi registrati in Germania è aumentato di nuovo per la seconda volta di seguito dopo anni di declino: lo rivela uno sguardo al registro degli intermediari dell’Associazione delle Camere dell’Industria e del Commercio tedesche (DIHK). Al 31 marzo di quest’anno, infatti, risultano iscritti al registro 198.773 intermediari con una licenza ai sensi dell’articolo 34d della legge sulla regolamentazione del commercio e dell’industria (Gewerbeordnung) contro 197.437 di inizio anno. Rispetto a marzo dell’anno scorso, il numero di intermediari è aumentato di 1.318 unità e si avvicina di nuovo alla soglia dei 200.000.
L’aumento è dovuto principalmente all’ormai crescente numero di agenti monomandatari – dove l’aumento è stato di 1.171 negli ultimi tre mesi, portando il loro numero di nuovo sopra 119.000. Un numero che non veniva raggiunto dall’ottobre 2019, quando 119.271 agenti monomandatari erano registrati al DIHK.
Tuttavia, non si può proprio parlare di un’inversione di tendenza. A titolo di paragone, nella primavera del 2011 il numero di agenti era ancora di 182.000.
Anche il numero dei broker punta di nuovo nella direzione opposta dopo diversi mesi di leggero calo: 46.018 broker risultano nel registro a marzo, contro 45.962 di inizio anno. Rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso (46.199), tuttavia, il numero di broker si è sviluppato negativamente. Le statistiche non forniscono alcuna informazione sulle ragioni di questo – se a causa del Coronavirus o altro.
Il numero di consulenti assicurativi, tuttavia, rimane a un basso livello di 323. Nonostante il rafforzamento dell’intermediazione a pagamento da parte del governo federale, continua ad avere un’esistenza di nicchia.