di Anna Messia
Alleanza Assicurazioni, attuando la strategia Partner di Vita di Generali Country Italia, spinge sul ramo Danni ed entra nel segmento casa. La compagnia, tradizionalmente focalizzata sul ramo Vita, nel 2015 ha deciso di lanciare i primi prodotti per la protezione con coperture salute, long terme care, caso morte e infortuni. Nel giro di cinque anni la raccolta totale protezionedell’assicurazione guidata da Davide Passero è passata da 82 milioni ai 209 milioni raccolti nel 2020, con una crescita del 154% e in aumento del 23%, solo nell’ultimo anno. Ancora una piccola parte rispetto ai 2,7 miliardi di nuova produzione registrata l’anno scorso da Alleanza e ai 5,6 miliardi di raccolta complessiva, fatta appunto quasi totalmente da polizze vita, ma la crescita del settore proyezione è a doppia cifra, grazie alla rete di 12 mila collaboratori di cui dispone la compagnia. «Facendo leva sulla consulenza di valore, pilastro del piano strategico di Country, vogliamo valorizzare il ruolo della nostra rete, offrendo servizi che possano ridurre e coprire il rischio delle famiglie. Una scelta utile anche a liberare l’enorme liquidità che gli italiani detengono sui conti correnti, che ha superato 1.700 miliardi, e che di fatto rappresenta una forma di autoassicurazione contro gli imprevisti», spiega Passero a MF-MilanoFinanza. In pratica, grazie alla copertura dei rischi offerta dalle polizze, le famiglie possono utilizzare in maniera più profittevole i propri risparmi, destinandoli ad investimenti a medio-lungo termine. Con l’assicurazione casa Alleanza conta di ripetere il successo già raggiunto in ambito salute con 200 mila assicurati. «Abbiamo scelto di offrire coperture per la casa perché è il bene cui gli italiani tengono di più», continua il manager, «In Alleanza assicuriamo già 1,9 milioni di clienti, cioè 1,3 milioni di famiglie, per il 75% proprietarie di abitazioni. In questi mesi, tra lockdown e lavoro da casa, c’è stato un aumento concreto nella percezione dei rischi domestici». La nuova polizza Casa Semplice, che integra le tecnologie di Generali Jeniot, consente tra l’altro di proteggersi dai rischi legati ad una navigazione web non protetta, oltre che dagli eventi catastrofali, «un tema, quest’ultimo, assolutamente rilevante, ma di cui non c’è ancora piena consapevolezza tra le persone, come dimostra il basso livello di assicurazione per la protezione di immobili e proprietà nel nostro Paese», dice. «In due mesi di distribuzione abbiamo raccolto oltre la metà di quanto avevamo programmato per l’intero 2021», continua Passero convinto che anche quest’anno, nonostante le incertezze legate alla pandemia, la raccolta protection continuerà a crescere allo stesso ritmo. Mentre nel ramo Vita, in coerenza con l’offerta di Generali Italia, proseguirà la spinta sulle polizze ibride, che hanno una componente legata ai mercati e una parte investita in gestioni tradizionali. «Nonostante il mercato in contrazione dell’8%, Alleanza ha chiuso il 2020 confermando il record di 2,7 miliardi di premi che era stato raggiunto nel 2019, il dato più alto nei 123 anni di storia della compagnia, e le previsioni restano positiva anche per il 2021», conclude Passero. (riproduzione riservata)
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