Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali
Il Parlamento Ue si prepara a votare nell’assemblea plenaria di oggi e domani una risoluzione che chiede l’emissione di recovery bond garantiti dal bilancio Ue e l’attivazione del Mes da parte di tutti i Paesi dell’Eurozona, con l’obiettivo di varare una risposta europea al coronavirus. È quanto emerge nella proposta preparata dai principali partiti politici di Bruxelles (S&D, Ppe, Renew e Verdi) per la sessione di oggi, nella quale gli eurodeputati potranno partecipare a distanza, con modalità che rallenteranno il voto. Oggi saranno discussi un’ottantina di emendamenti (che non riguardano i recovery bond), mentre la votazione finale è attesa per domani. La bozza di risoluzione, che non è vincolante ma ha significato politico, al punto 17 «invita la Commissione europea a proporre un massiccio pacchetto di investimenti per la ripresa e la ricostruzione a sostegno dell’economia europea dopo la crisi, che vada al di là di ciò che stanno già facendo il Mes, la Bei e la Bce e che si inserisca nel nuovo quadro finanziario pluriennale (Qfp)», ovvero il budget Ue. In particolare, secondo la bozza, il Parlamento «ritiene che gli investimenti necessari potrebbero essere finanziati attraverso un Qfp ampliato, i fondi e gli strumenti finanziari dell’Ue esistenti» ma anche con «recovery bond garantiti dal bilancio dell’Ue». La precisazione degli eurodeputati è che il pacchetto «non dovrebbe comportare la mutualizzazione del debito esistente e dovrebbe essere orientato a investimenti futuri», come peraltro ha evidenziato nei giorni scorsi anche il governo italiano.
Le compagnie di assicurazione preparano il rimborso dell’Rc Auto per il Covid-19. La prima a muoversi, nei giorni scorsi, è stata Unipol, leader in Italia nel settore, che ha annunciato la restituzione di un mese di copertura ai suoi 10 milioni di clienti e ieri Ania, l’associazione guidata da Maria Bianca Farina, è scesa in campo per spronare all’azione le sue associate. Del resto, dopo lo stop forzato alla circolazione di inizio marzo, determinato dai provvedimenti governativi per l’emergenza coronavirus, i sinistri auto sono scesi vertiginosamente.
L’obiettivo è fronteggiare il Covid-19. Per questo il broker di assicurazione Mag Jlt, uno dei maggiori gruppi italiani, ha messo a punto una copertura vita a favore di tutte le aziende, pubbliche e private italiane, per assicurare i dipendenti. Un’iniziativa che si rivolge in particolare a impiegati e operai, che storicamente hanno di rado usufruito di un benefit di questa natura, ricevendo protezioni spesso inferiori a standard europei. La copertura, valida per qualsiasi causa di decesso (infortunio e malattia, incluso il coronavirus), prevede cinque opzioni di capitale assicurato (da 10.000 a 50.000 euro) con raddoppio del capitale in caso di decesso in presenza di figli minori, a un costo per le aziende che va da 13,50 euro pro capite per l’opzione più bassa ai 60 per quella più alta.
La grande crisi del virus ha colpito il valore dei portafogli del 9% in media se si considera l’indice generale dei fondi. Ma chi ha puntato sugli strumenti giusti ha ottenuto una rivalutazione a due cifre dal 12 al 30%. Se nei primi tre mesi dell’anno l’indice globale delle azioni Msci world è crollato del 24,7%, il Ftse Mib di Milano ha perso ancora di più fino al 28,3%. Ma tra gli oltre 20 mila strumenti disponibili anche per il pubblico retail ce ne sono almeno 10 tra fondi e sicav che hanno ribaltato a proprio favore la più grande depressione degli ultimi 100 anni attesa per l’economia globale.
Il 73,9% delle aziende che importano o utilizzano materie prime provenienti dai paesi Ue (oltre il 57% del campione) nell’ultimo mese ha subito ritardi o disservizi nelle consegne. Questi disservizi hanno inciso sulla produzione, per il 18,5% delle pmi tra lo 0 e il 5%, per il 21,5% tra il 6 e il 10%, per il 12,3% delle aziende si è superato il 40%, mentre per oltre il 24% è ancora troppo presto per quantificare. Tra le aziende esportatrici (il 55% del campione), oltre l’81% ha subito un calo o uno stop degli ordini o ha avuto problemi nel consegnare le merci.
- L’Ania promette “Sconti in arrivo per la Rc Auto”
Le imprese assicuratrici ci stanno pensando. Anche se al momento nulla si muove in concreto sul fronte delle polizze pagate da automobilisti e motociclisti, le compagnie assicuratrici promettono un piccolo regalo per agevolare la ripartenza di milioni di assicurati. Con una nota l’Ania, che rappresenta il settore, interviene sul caso dei contratti di auto e moto, ferme in strada per il coronavirus. L’idea che sta maturando nelle sedi delle assicurazioni segue la proposta lanciata pochi giorni fa da Unipol. Ovvero la restituzione del costo di un mese di polizza Rc auto che andrà ad aggiungersi al mese complessivo di proroga di tutte le polizze in scadenza entro il 31 luglio. I mesi di fermo obbligato saranno quasi due (54 giorni dal 10 marzo al 3 maggio) con una perdita secca di quasi 60 euro in media per automobilista. Ma tant’è: l’Ania parte al contrattacco e annuncia il cambio di marcia. «Le compagnie metteranno in campo delle iniziative studiate in piena autonomia, per restituire alla collettività il beneficio derivante dal calo della frequenza dei sinistri».
- Rischio Covid ecco la polizza per i dipendenti
Un’assicurazione per fronteggiare il Covid-19. La propone Mag Jlt, uno dei maggiori gruppi italiani, che ha messo a punto una copertura vita a favore dei dipendenti di aziende pubbliche e private, dai 18 ai 67 anni. Cinque le opzioni: si va da un minimo di 13,50 euro pro capite a un massimo di 60.
- Rc auto, l’Ania: pronti ad aiutare i clienti
Nei prossimi giorni oltre alle misure che introducono la possibilità di sospendere l’assicurazione di veicoli e ciclomotori è previsto un pacchetto di promozioni e incentivi da parte delle compagnie assicurative, intenzionate a predisporre sul versante Rc Auto iniziative «specifiche, studiate in piena autonomia, per restituire alla collettività il beneficio derivante dal calo della frequenza dei sinistri in questo periodo». Il forte calo degli incidenti dovuto al lockdown consente, del resto, ai gruppi assicurativi di destinare una parte dei risparmi ottenuti all’offerta di prodotti scontati nel settore Rc Auto. A segnalarlo è l’Ania (Associazione nazionale imprese assicurative), ribadendo il ruolo di sostegno all’economia italiana svolto dal settore. Restano tuttavia da definire alcuni dettagli, manca, per esempio, un’indicazione su quante volte è possibile richiedere la sospensione, così come non è specificato se c’è un obbligo di un periodo minimo di giorni di blocco. La scelta di sospendere la polizza potrà essere adottata solo parcheggiando il veicolo in un’area privata (garage, giardino o rimessa), mentre non è possibile per chi lascia il mezzo in sosta su strada pubblica. Parcheggiare senza assicurazione sul suolo pubblico comporta infatti una multa fino a 3.396 euro. Vale un’ulteriore specifica: in base al tipo di contratto la sospensione o la riattivazione della polizza può costare fino a 25 euro.
- Ania, su auto compagnie a sostegno dei clienti
Le compagnie assicurative garantiranno agli italiani dei risparmi sulla polizza Rc auto. Lo ha dichiarato ieri l’Ania spiegando che le società «metteranno in campo delle iniziative specifiche, studiate in piena autonomia, per restituire alla collettività il beneficio derivante dal calo della frequenza dei sinistri in questo periodo». L’associazione guidata da Maria Bianca Farina non può ovviamente anticipare le misure delle varie compagnie, aziende in concorrenza, ma nei giorni scorsi UnipolSai, fuori dall’Ania in realtà, ha annunciato la restituzione di un mese di Rc auto ai suoi clienti. A riguardo l’Unione nazionale consumatori ha sottolineato che l’impegno è positivo ma tuttavia «è troppo generico, oltre che tardivo». In proposito, ieri Generali Italia ha fatto sapere che con Alleanza e Genertel offriranno il teleconsulto medico gratuito ai propri clienti mettendo a disposizione un’equipe di oltre 100 medici. Il servizio di Generali Welion e Europ Assistance sarà attivo tutti i giorni per 24 ore.
- Gli obblighi antiriciclaggio non sono depotenziati
Ieri nel corso dell’audizione in Parlamento sulle iniziative della task force per la liquidità del sistema bancario (si veda a pagina 3), Banca d’Italia ha richiamato la necessità del rispetto della normativa antiriciclaggio. Due le proposte avanzate per agevolare i controlli: l’utilizzo di conti dedicati su cui far transitare i finanziamenti e la richiesta di autocertificazioni. Ciò agevolerebbe i controlli ex post sul rispetto dell’obbligo di destinazione dei flussi finanziari e permetterebbe azioni di rivalsa nei casi di false dichiarazioni.
- L’indagine epidemiologica non certifica il nesso causale
Non basta una rilevazione epidemiologica a stabilire il nesso di causalità tra una condotta – o un’omissione – e l’evento reato. Con una motivazione destinata verosimilmente a sollevare acceso dibattito nei successivi gradi di giudizio, il Gup di Taranto Rita Romano ha respinto la richiesta di rinvio a giudizio per dieci ex direttori e dirigenti e per due medici del lavoro delle acciaierie ex Ilva. Ma mentre nei confronti dei sanitari si è trattato di un’assoluzione determinata dall’impossibilità di configurare a loro carico una posizione di garanzia nell’organizzazione aziendale (avendo di fatto solo funzioni generiche di consiglieri dell’imprenditore e prive di ogni potere dispositivo), in relazione alle figure apicali succedutesi nel tempo nel polo industriale il giudice dell’udienza preliminare invece ha stigmatizzato i criteri di imputazione contraddittori suggeriti dai consulenti tecnici della procura, rimarcando tra l’altro che non basta un’incidenza epidemiologica anomala a soddisfare i requisiti dl nesso eziologico.
- Sul mesotelioma giudizio individuale
Quando è impossibile stabilire il momento di innesco irreversibile del mesotelioma – ed essendo irrilevante ogni esposizione successiva all’asbesto – ai fini del riconoscimento della responsabilità dell’imputato è necessaria l’integrale o quasi integrale sovrapposizione temporale tra la durata dell’attività della singola vittima e la durata della posizione di garanzia rivestita dall’imputato nei confronti della stessa. La Cassazione (Quarta penale, sentenza 12151 /20 depositata ieri) torna a ribadire la caratteristica del nesso eziologico in tema di responsabilità colposa per le morti provocate dall’amianto sui posti di lavoro. La Corte, ribadendo il principio di legittimità anche recentemente riaffermato (Quarta sezione, 25532/19), esclude ogni valenza della teoria cosidetta dell’effetto acceleratore – secondo cui l’esposizione successiva alla dose-killer da cui origina l’infezione contribuisce ad avvicinare l’esito infausto – e riconduce il collegamento causale a un giudizio sostanzialmente individuale, in quanto verificato in relazione alla singola vicenda.
- L’Europa ha bisogno di un approccio proprio al tracciamento del Coronavirus, secondo le start-up tedesche