Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

logo_mf

Nel progettato decreto Aprile vi sarebbero anche norme per il rafforzamento e l’estensione del golden power ad altre imprese rispetto a quelle già soggette alla disciplina, in particolare a banche e ad assicurazioni. Si diffonde infatti il timore che ai prezzi attuali di borsa si tentino dall’estero operazioni cosiddette «predatorie» di imprese italiane che costituiscono un asset fondamentale per il Paese. Nelle scorse settimane il tema è stato trattato anche su queste colonne. Per possibili scalate si guarda, non si sa ancora con quanto fondamento, alla Russia e alla Cina. Approfondimenti condotti dal Copasir alimenterebbero le preoccupazioni. Secondo lo stesso Copasir, la protezione con il golden power sarebbe motivata da ragioni di sicurezza nazionale.
Continua la pioggia di donazioni per far fronte all’emergenza coronavirus. Generali nell’ambito del Fondo Straordinario Internazionale ha contribuito con 14 milioni all’approvvigionamento di circa 20 milioni di mascherine da donare alla Protezione Civile. Il gruppo Crédit Agricole (sommando l’impegno economico delle controllate), ha destinato 2 milioni complessivi di cui 1 milione alla Croce Rossa Italiana, ente che ha ricevuto una donazione da 500 mila euro anche dal gruppo Bnl (anche in questo caso sommando l’impegno delle controllate).
Il disastro tanto annunciato si è verificato. E forse in maniera ancora più violenta di quanto ci si attendesse. Se infatti in Cina il mese di febbraio (quello più cruento sul fronte del coronavirus nel Paese asiatici) si era chiuso con un calo dell’80% delle immatricolazioni di nuove vetture, in Italia quello di marzo è andato ancora peggio, registrando un crollo dell’85,4% a 28 mila veicoli. Un livello paragonabile ai primi anni 60, un vero e proprio tracollo rispetto allo stesso mese di un anno fa, quando erano state immatricolate 194 mila unità. Mentre nel primo trimestre del 2020, le immatricolazioni in Italia sono scese del 35,5% a 347 mila unità dalle 538 mila dei primi tre mesi del 2019.
Con soddisfazione degli asset manager, la Cina continua a levare mattoni dal muro che circonda i propri mercati finanziari. Dopo l’apertura la scorsa settimana a Goldman Sachs e Morgan Stanley, autorizzati a prendere quote di maggioranza nei titoli cinesi, ieri si sono creati i presupposti per BlackRock e Neuberger Berman. I due gestori hanno fatto domanda per costituire società che gestiscano e vendano fondi comuni di investimento in Cina, come riportato dalla China Securities Regulatory Commission.
Unipol torna in Mediobanca e non molla la presa sull’operazione Ubi, che le consentirebbe di mettere le mani su una fetta importante del mercato bancassicurativo italiano. Per quanto riguarda la partecipazione della compagnia assicurativa bolognese nel capitale di Mediobanca, anticipata ieri da MF-Milano Finanza, l’acquisto dell’1,96% risale al 2019 ma è emerso solo dopo che Consob per evitare speculazioni lo scorso 17 marzo ha vietato le vendite allo scoperto e soprattutto ha abbassato all’1% la soglia per le comunicazioni. Così la mossa di Unipol è venuta allo scoperto. Ai valori attuali di mercato (la merchant di Piazzetta Cuccia capitalizza 4,46 miliardi) l’investimento della società guidata Carlo Cimbri vale 87,4 milioni, ma l’impegno finanziario è stato di certo maggiore considerando i cali di borsa delle ultime settimane. Si tratta di un investimento «puramente finanziario», hanno chiarito fonti vicine ad Unipol.
A febbraio la raccolta netta delle reti di consulenza finanziaria aumenta del 18,1% rispetto a gennaio e raggiunge i 4,2 miliardi di euro, grazie al balzo degli investimenti sui prodotti del risparmio gestito che crescono del 54,3% a 1,57 miliardi, con il contributo di tutte le macro famiglie di prodotto. Mentre il saldo delle movimentazioni sui prodotti in regime amministrato sale soltanto del 2,6% ma resta comunque prevalente e pari a 2,6 miliardi, per effetto dei maggiori volumi di raccolta di liquidità. Emerge dalle statistiche rese note da Assoreti, l’associazione nazionale delle reti di consulenti finanziari.

Cento domande al secondo. La corsa al bonus da 600 euro per gli autonomi in crisi per il coronavirus è partito con lo sprint: dall’una di notte alle 8.30 circa del mattino 300 mila domande. «Una cosa mai vista», ha commentato il presidente Pasquale Tridico. Subito dopo è arrivato il caos con gli utenti indirizzati sulle pagine di altre persone che così vedevano violata la propria privacy. Infine, la chiusura del sistema. «Un disguido grave», ha sottolineato la vicepresidente Inps, Maria Luisa Gnecchi. Tridico ha spiegato che l’Inps ha ricevuto 339 mila richieste di bonus e 1,4 milioni di richieste per la cassa integrazione, ma il sito dell’Inps è andato in tilt in tilt il sito Inps «non solo per la mole di richieste al minuto ricevute per i sussidi, ma anche perché oggetto di attacchi hacker».
Allianz e il gruppo Sapio sono partner al fianco della Regione Lombardia per il nuovo ospedale di terapia intensiva realizzato nella ex Fiera Milano, inaugurato lo scorso 31 marzo. La struttura, con 200 posti letto, può contare sugli impianti per la distribuzione di ossigeno e gas medicali forniti dal Gruppo Sapio insieme con Allianz.
Gli impianti, che sono stati realizzati da una squadra complessiva di 60 tecnici Sapio, che hanno lavorato giorno e notte in 10 giorni per completare la prima tranche di installazione di 5.000 metri di tubi per servire i primi posti letto della terapia intensiva, sono costantemente alimentati da tre serbatoi, per far fronte al fabbisogno di ossigeno dei pazienti ospedalizzati.
Poste italiane ha ampliato le garanzie offerte ai sottoscrittori di polizze salute Poste assicura e ai propri dipendenti che abbiano aderito al piano del Fondo sanitario del gruppo, con l’obiettivo di assistere al meglio le persone contagiate dal coronavirus. L’iniziativa è a carattere gratuito. A valere con effetto retroattivo, tutte le polizze salute della compagnia danni del gruppo vedranno potenziate le soluzioni Diaria e Rimborso spese mediche da ricovero ospedaliero.
Negata la possibilità di presentare la domanda di moratoria per mutui «prima casa» ai piccoli imprenditori, artigiani e commercianti. La lettura del ministero dell’economia e delle finanze, infatti, non risulta aderente alle disposizioni introdotte dal decreto «Cura Italia», anche per quanto chiarito nella relazione di accompagnamento.
Questo è quanto si deduce dalla lettura del modulo licenziato e disponibile sul sito del Ministero dell’economia e delle finanze (http://www.mef.gov.it/inevidenza/Pubblicato-il-nuovo-modulo-per-accedere-al-Fondo-per-la-sospensione-dei-mutui-sulla-prima-casa/ ).
L’indennità di 600 euro sarà erogata anche senza la certificazione della regolarità contributiva. È quanto prevede il decreto interministeriale Mef e del Ministero del lavoro pubblicato ieri sul sito del dicastero guidato da Nunzia Catalfo. Il decreto è stato modificato rispetto alle bozze circolate negli ultimi giorni. In particolare, come detto, è stato tolto il requisito della regolarità contributiva: il precedente comma 3 dell’articolo 1, infatti, recitava: «L’indennità è altresì corrisposta a condizione che il soggetto richiedente abbia adempiuto agli obblighi contributivi con riferimento all’anno 2019». Questo periodo è stato soppresso.

Repubblica_logo

  • Casi in aumento Nel mirino le cause contro i medici
Dopo la denuncia della Federazione dei medici, secondo la quale alcuni avvocati istigano azioni legali contro i sanitari impegnati nell’emergenza, il Consiglio nazionale forense ha assicurato controlli e sanzioni «contro chi specula sul dolore»
  • La Procura indaga ma è improbabile che il cyberattacco sia la causa del tilt
Gli attacchi informatici ci sono stati, ma è assai probabile che non sia da quella parte che si troverà la spiegazione della gravissima ferita inferta alla privacy degli italiani. Se il sistema dell’Inps è andato in tilt è perché quel sistema non è in grado di reggere l’onda d’urto di migliaia di utenti che, tutti insieme e fin dalle prime ore del mattino, hanno provato ad accedere ai rimborsi. A sera, quando la frittata è ormai fatta, le prime evidenze raccolte dagli investigatori sembrano propendere per questa versione. Hacker sì, ma fino a un certo punto.La procura di Roma ha aperto un’inchiesta per intrusione informatica.
  • Hacker allo Spallanzani e furto al San Camillo Attacco alla sanità laziale
Hacker a caccia di informazioni sui pazienti nei server dello Spallanzani, l’istituto di Roma specializzato in malattie infettive. Poi, nel laboratorio del vicino San Camillo, il furto dell’hard disk di un computer appena collegato ai nuovi macchinari per i tamponi per il Covid-19. Nel bel mezzo della lotta contro il coronavirus, la sanità laziale si ritrova sotto attacco. Sui due casi indagano rispettivamente gli agenti polizia postale e i carabinieri. I primi puntano sulla pista estera e ipotizzano che i dati fossero destinati alla rivendita sul web. I secondi sono a caccia di indizi: al vaglio le immagini delle telecamere e gli accessi all’ospedale.

corsera

  • «Il sito? Milioni di clic, poi l’attacco degli hacker. Ora i soldi in 15 giorni»
«C’erano problemi, è vero. Le domande per l’indennizzo da 600 euro viaggiavano a rilento, ma prima dell’attacco hacker ne avevamo raccolte già circa 350 mila. Poi siamo stati costretti a bloccare tutto. Le autorità competenti stanno indagando. Negli ultimi giorni abbiamo subito diversi attacchi informatici: è come se da diversi punti del pianeta partissero contemporaneamente milioni di domande». «Quando riapriremo il sito analizzeremo le diverse domande per tutti gli interventi previsti dal governo. Da domani (oggi per chi legge, ndr), dalle 8 alle 16 potranno presentare le domande solo gli intermediari, come i consulenti e i patronati, ciascuno per gli ambiti di propria competenza. Dopo le 16 le persone fisiche. Con questo scaglionamento contiamo di migliorare la situazione».
  • Un piano garanzie per le imprese: liberi fino a 500 miliardi di crediti
Dai giorni roventi dello scontro di agosto, mai Conte e Salvini si erano confrontati con tanta franchezza. E se il precedente incontro era stato pressoché inconcludente, il vertice di ieri con Salvini, Meloni, Tajani e Lupi sembra portare verso il primo concreto tentativo di collaborazione tra governo e opposizione. La prova si avrà già oggi, quando Federico D’Incà riunirà la cabina di regia con i capigruppo per discutere i provvedimenti per contrastare la recessione da virus. Quello che il premier ritiene più urgente è il decreto per garantire liquidità alle imprese e liberare, come ha spiegato il ministro Gualtieri, «oltre 500 miliardi di euro per l’economia reale». Potrebbe approdare già domani sul tavolo del Consiglio dei ministri e viaggiare in Parlamento attraverso una corsia preferenziale rispetto al decreto di aprile.
  • Azimut, il fondo per coinvestire sulla riapertura di bar e ristoranti
Un’iniziativa a sostegno di bar, ristoranti e società di catering in crisi a causa della pandemia, arriva da Azimut, realtà finanziaria indipendente nel settore del risparmio gestito. Nasce così «Azimut Sostieni Italia» un progetto di investimento (non finanziamento) di durata quadriennale, in attività locali in cui gli investitori condividono il rischio di impresa con i ristoratori, ottenendo una quota dei ricavi generati oltre alla restituzione del capitale al termine del periodo. «La ristorazione vale in Italia 86 miliardi di euro di fatturato e occupa 1,2 milioni di persone, un patrimonio che non si può perdere» ha spiegato il presidente di Azimut Pietro Giuliani». La raccolta dei fondi avverrà tramite la piattaforma Mamacrowd, di cui Azimut è azionista. Per candidarsi, le attività locali devono essere società di capitali ed essere stati in utile almeno tre anni. Le richieste saranno vagliate anche attraverso sistemi di rischio di credito.
  • La rete Bankitalia, socia di Leonardo e Moncler. Unipol in Mediobanca
Il 20 marzo la Banca d’Italia è diventata azionista di Leonardo (ex Finmeccanica) per una quota dell’1,013% che si affianca idealmente al 30% del Tesoro. Proprio nei giorni scorsi il colosso guidato da Alessandro Profumo aveva ricordato ai nuovi azionisti l’obbligo di dichiarare le quote oltre l’1% a pena della perdita dei diritti di voto. Bankitalia ha comprato ai minimi, attorno a 4,4 euro. Oggi si rivela un’operazione vantaggiosa: Leonardo ha chiuso a 5,88 euro. Ma non è l’unica mossa: il 30 marzo Bankitalia ha rilevato l’1% di Moncler, dove è entrato BlackRock con il 5% ed è emerso con l’1,63% Gig, il fondo sovrano di Singapore. Altrettanto attiva è stata la People’s Bank of China, emersa il 18 marzo con l’1,014% in Eni, anche se acquisito prima; Norges Bank invece è in Pirelli (1,18%), Reply (2,05%), Salini Impregilo (0,86%), Cattolica (2,5%), Atlantia (1,37%). Fra gli altri acquisti recenti, Francesco Gaetano Caltagirone è entrato in Anima Holding con l’1,118% e Unipol in Mediobanca all’1,95%.

  • «Le strade di accesso degli hacker moltiplicate con lo smart working»
Polizia delle Comunicazioni, Servizi di informazione e sicurezza, Procura di Roma sono a caccia degli autori di «attacchi hacker » come quello denunciato dal presidente dell’Inps Pasquale Tridico. Le incursioni cyber hanno riguardato poi l’ospedale Spallanzani, alcuni altri enti e per l’Inps, in particolare, sono stati attacchi definiti in gergo di tipo Dos (denial of service). Le valutazioni degli investigatori sono in corso ma osserva un addetto ai lavori: «Se l’intensità può essere valutata da zero a dieci, l’offensiva contro Inps è stata pari a sei». Circola, insomma, una considerazione diffusa: il blocco del sito dell’Istituto nazionale di previdenza non è stato causato da cyberspionaggio. Ma dagli accessi contemporanei a migliaia. Un classico. C’è tuttavia un rischio generale hacker di natura più ampia. Già molto alto e in crescita: «Nulla di paragonabile rispetto a quando l’emergenza COVID-19 non era iniziata» sottolinea Nunzia Ciardi, direttore del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni.
  • Bed & breakfast, 30 mila a rischio sopravvivenza
Le attività extralberghiere come bed & breakfast, affittacamere, gestori di appartamenti a locazione turistica, affitti a breve e agriturismi chiedono al Governo aiuti e interventi. Ieri è stata inviata al ministro Dario Franceschini una lettera sottoscritta dai vertici di una quarantina di associazioni territoriali che chiedono un pacchetto di interventi a sostegno delle attività. In Italia, per esempio, ci sono circa 30mila B&B di cui il 70% a conduzione familiare, senza partita Iva. Attività per cui si prospetta il fermo per parecchi mesi.

 

  • Dividendi sospesi per Bper e B. Generali
Il cda di Bper raccoglie la raccomandazione Bce e proporrà ai soci di accantonare a riserve l’utile 2019, riservandosi di riconvocare «nel prosieguo l’assemblea per l’esame di proposta di distribuzione di riserve, valutate le condizioni di mercato al momento esistenti e nel rispetto degli orientamenti espressi dall’autorità di Vigilanza» e in ogni caso non prima del primo ottobre. Stessa mossa per Banca Generali: come gà comunicato al mercato lunedì, il Consiglio ha previsto di proporre all’assemblea del 23 aprile il differimento della corresponsione del dividendo a una data successiva al 1° ottobre 2020, «subordinatamente all’accertamento della compatibilità con il quadro normativoper tempo vigente».
  • Cda di Unipol al bivio dividendo Conti a rischio per le Coop azioniste
Il tema del dividendo arriverà, per un primo esame, sul tavolo del consiglio di amministrazione di Unipol Gruppo convocato per oggi. Al momento non è ancora dato sapere quale sarà l’orientamento finale del board. D’altra parte sono diversi gli elementi da tenere in considerazione e non si può escludere che una decisione in proposito possa essere assunta anche in un momento successivo. Anche perchè ci sono almeno due aspetti, allo stato, che sembrano difficilmente conciliabili. Da un lato c’è la lettera di Ivass che con toni più severi rispetto al 2013 e al 2016 invita le compagnie a essere prudenti rispetto alla distribuzione della cedola e dall’altra ci sono le aspettative dei soci di controllo, che sul dividendo del gruppo avevano da tempo fatto un certo affidamento. Trovare una soluzione è possibile. Resta da capire a quale prezzo.
  • Unipol ha l’1,9% di Mediobanca
La richiesta della Consob di rendere note le partecipazioni superiori all’1% ha fatto emergere tutta una serie di quote rilevanti. Tra queste, spicca la posizione che Unipol ha costruito nel capitale di Mediobanca. In particolare, la holding che controlla UnipolSai ha acquistato l’1,956% di Piazzetta Cuccia. Si tratta di una «partecipazione finanziaria», frutto di «acquisti effettuati nel corso del 2019», hanno spiegato ieri fonti vicine al gruppo bolognese. Gli acquisti sono stati realizzati nell’anno in cui anche Leonardo Del Vecchio ha costruito una presenza di peso nell’istituto. L’imprenditore è entrato in Mediobanca inizialmente con una posizione in netto contrasto con il management. Diversamente, tra il vertice di Piazzetta Cuccia e quello di Unipol intercorrono da tempo solidi rapporti, nati in occasione dell’acquisto di FonSai da parte di Unipol e confermati recentemente con l’Ops di Intesa su Ubi. Alberto Nagel, ceo di Mediobanca, e Carlo Cimbri, ceo di Unipol, hanno lavorato congiutamente all’operazione FonSai, quindi sono stati alleati nel tentativo, poi fallito, di contrastare l’acquisizione di Rcs da parte di Urbano Cairo. E più recentemente, entrambi hanno avuto un ruolo nell’offerta pubblica di scambio che Intesa ha promosso su Ubi: Mediobanca è stata advisor di Ca’ de Sass mentre Bper, partecipata da Unipol con il 19,9%, rileverà le filiali che Intesa dovrà dismettere per motivi Antitrust.

  • Impossibile pagare i 35 miliardi di dollari di biglietti aerei non utilizzati 
Le compagnie aeree hanno accumulato 35 miliardi di dollari in biglietti non utilizzati a causa delle cancellazioni dei voli a cascata causate dalla chiusura delle frontiere. Incapaci di ripagare, offrono ai loro clienti un patrimonio. Dei 35 miliardi di dollari di biglietti non utilizzati, Iata stima che circa 10 miliardi di dollari siano a carico delle compagnie aeree europee. La maggior parte delle compagnie aeree, tra cui Air France, ha già sostituito i rimborsi con note di credito, valide per un anno o più. Questo nonostante le norme sui diritti dei passeggeri, che in linea di principio prevedono il rimborso dei voli cancellati dalla compagnia aerea. Queste cancellazioni non sono colpa nostra; sono il risultato delle decisioni del governo di chiudere le frontiere”, dice Alexandre de Juniac. Diversi paesi come il Canada, i Paesi Bassi e la Colombia hanno già autorizzato le note di credito al posto dei rimborsi”, afferma.

Handelsblatt

 

  • Perché l’Insurtech Clark avvia l’attività in Austria nel bel mezzo della crisi 
Un rinvio dell’espansione era fuori questione per Clark. La start-up spera che i modelli di business digitali si affermino ancora più rapidamente nella crisi.
Clark lancia questa settimana  la sua attività in Austria. I clienti possono ora gestire digitalmente tutte le loro polizze assicurative tramite app o sul computer e ricevere la consulenza di un team di esperti.
La società di Francoforte ha annunciato da tempo che questa primavera avrebbe fatto il primo passo all’estero. Tuttavia, in considerazione del crescente numero di infezioni in Europa, il progetto ha posto la giovane azienda digitale di fronte a sfide particolari.
  • Munich Re vede la crisi legata al coronavirus come un’opportunità
In seguito alla cancellazione di molti eventi importanti, il riassicuratore ha dovuto cancellare la sua previsione annuale. Ma il CEO del Gruppo Wenning pensa in modo positivo.
Appena un mese fa un possibile shock da coronavirus era solo uno dei tanti temi di punta per Joachim Wenning. Alla presentazione del bilancio dello scorso anno, il responsabile di Munich Re si è preoccupato anche degli incendi boschivi in Australia e della difficile situazione del costruttore di aerei Boeing, dei bassi tassi d’interesse e del nuovo piano pluriennale che sarà elaborato quest’anno.