Con misure a sostegno di famiglie, imprese ed esercizi commerciali, anche il mondo delle assicurazioni si è attivato per fronteggiare l’emergenza coronavirus. È il caso per esempio di Zurich, che è scesa in campo con una serie di iniziative rivolte in primis ai 1.200 dipendenti, tra cui lo smart working, attivo dal 24 febbraio. «Una misura che, tra l’altro, ha consentito di acquisire importanti competenze digitali che hanno permesso di mantenere alta la qualità del servizio offerto — commentano dalla società —. Ci stiamo anche impegnando nel mantenere costantemente aggiornate le persone, e in contatto tra loro, grazie al canale social interno, dove videomessaggi dei top manager si alternano ad aggiornamenti sul business. Uno scambio di informazioni che ha consentito di abbattere la distanza fisica tra colleghi. Attraverso gli strumenti digitali in loro possesso, gli agenti sono riusciti a relazionarsi con i clienti nel miglior modo possibile, valorizzando tutte le opportunità disponibili, come la perizia da remoto».
Inoltre, la compagnia svizzera ha predisposto anche una serie di misure dedicate alla clientela. «Con il propagarsi dell’emergenza in tutta Italia, per esempio, abbiamo deciso di offrire ai clienti la possibilità di effettuare i pagamenti delle polizze danni in corso entro 60 giorni dalla data di scadenza — si spiega —. E ora sono allo studio ulteriori misure di assistenza alla salute per gli over 65 e per le categorie sanitarie».
Iniziative che non si esauriranno qui, assicurano dalla compagnia, che ha messo a disposizione investimenti addizionali a favore delle sue agenzie per sostenere la loro liquidità: «Anche dipendenti e agenti si stanno mobilitando per dare un contributo al Sistema sanitario nazionale. In particolare, è stata avviata una raccolta fondi, con l’hashtag #InsiemePossiamo, condivisa tra i dipendenti, gli agenti, l’azienda e la fondazione Z Zurich Foundation e sono stati raccolti circa 650mila euro in una sola settimana. I dipendenti hanno devoluto somme equivalenti a giornate intere o a singole ore lavorative. Per ogni euro donato, Zurich Italia e la fondazione hanno contribuito con una donazione di pari importo e in totale sono stati raccolti più di 500mila euro già devoluti all’Ospedale Luigi Sacco di Milano e all’Ospedale Lazzaro Spallanzani di Roma. Anche la rete degli agenti Zurich ha partecipato alla raccolta, raccogliendo circa 150mila euro per l’Ospedale Giovanni XXIII di Bergamo e l’Ospedale Cotugno di Napoli.
Ga. Petr.
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