di Sara Tortelli

Molti intermediari assicurativi, anche recentemente, ci chiedono se è il caso di aprire una Pagina Facebook per la comunicazione con i clienti e potenziali clienti: la risposta è sicuramente sì e in questo articolo vedremo alcuni elementi chiave.

In Italia sono 29 milioni gli utilizzatori di Facebook: lo dice il Digital Report 2020, pubblicato come ogni anno tra gennaio e febbraio da WeAreSocial e Hootsuite.

Un italiano su due quindi ha Facebook, anche se questo social network non è il preferito dagli italiani, come molti potrebbero pensare: al primo posto abbiamo YouTube (gli italiani sempre grandi appassionati dello schermo!), e poi al secondo post WhatsApp, per il quale noi italiani nutriamo un amore viscerale, tanto da averlo eretto a strumento passe-partout, dagli amici al lavoro, dall’appuntamento dal dentista alla newsletter settimanale con il nostro consulente finanziario e assicurativo.

Facebook è comunque il social più usato al mondo, e in Italia resta saldo in terza posizione con un pubblico equamente distribuito tra uomini e donne.

Cosa significa questo?

Significa che il tuo piano di comunicazione deve assolutamente prendere in considerazione la presenza in questa piattaforma social per garantirsi maggiori opportunità di entrare in contatto con nuovi potenziali clienti. Ovviamente, questa attività deve essere approcciata con professionalità, metodo e attenzione perché usare i social network per il proprio business non è come gestire i social nella vita privata.

Di seguito ecco i tre princìpi fondamentali che devono guidare la presenza su Facebook della tua attività di intermediazione assicurativa:

  • Pagina non profilo, anche se lavori come professionista.

Il regolamento di Facebook è molto chiaro: il profilo personale si usa per coltivare le proprie relazioni amicali, mentre la Pagina aziendale serve per comunicare tutto quanto il resto. Che tu sia un’azienda, un’associazione o un personaggio pubblico, devi usare la Pagina aziendale.

Facebook

  • Il piano editoriale della Pagina deve essere curato mensilmente.

Il piano editoriale di Facebook, ossia le pubblicazioni che facciamo nella Pagina aziendale, deve essere predisposto con regolarità ogni mese per mantenere un contatto costante con la propria audience. I contenuti, adeguatamente suddivisi tra autoreferenziali e laterali (=contenuti che comunque coinvolgono e interessano la base fan della pagina, ma non parlano dei nostri servizi in modo diretto) non dovrebbero essere inferiori ai 4 al mese. Non è assolutamente necessario scrivere tutti i giorni, più volte al giorno, perché l’algoritmo non ci premierà: al punto 3 maggiori dettagli sul funzionamento dell’algoritmo.

Ricordo inoltre l’importanza della creazione di un bel post: non deve mancare la parte visuale (immagine o video), un copy non eccessivamente lungo o complesso, vietato assolutamente l’affollamento di emoji!

  • Il social advertising deve essere un’attività continuativa, non una tantum.

L’algoritmo di Facebook si muove secondo una logica definita precisamente: i contenuti dei profili personali vengono valorizzati all’interno della propria rete amicale e sono mostrati in modo importante agli amici più vicini e coinvolti. I contenuti della Pagina aziendale, invece, sono limitati nella visibilità organica (quella spontanea, non a pagamento) ad un valore medio di circa il 4-5%. Se sotto i 1.000 Mi Piace alla Pagina la cosiddetta reach organica può raggiungere il 27% della mia base fan (stiamo parlando di nemmeno un terzo dei miei follower), dai 1.000 ai 10.000 Mi Piace alla Pagina la reach crolla al 13%, oltre i 10.000 Mi Piace ci attestiamo intorno all’8-9%.

Questo significa che non possiamo pensare di gestire una Pagina Facebook senza prevedere dell’attività a pagamento, ossia delle inserzioni che permettano a più persone di vedere i nostri contenuti: anche perché i dati indicati, da prendere come stime, si applicano a pagine gestite in modo corretto, ossia con un piano editoriale costante, contenuti interessanti e quindi coinvolgenti. 

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